Filologo classico (n. Varsavia 1900 - m. 1981); trasferitosi negli USA nel 1941 e naturalizzato nel 1946, insegnò nell'univ. di Urbana (Illinois) dal 1945. Si occupò della tradizione manoscritta di Pindaro, [...] Eschilo, Sofocle, Euripide. Tra le opere: De codicibus Pindaricis (1932); Pindari carmina cum fragmentis (1948; 2a ed. 1952); Studies in the manuscript tradition of Sophocles (1952); The byzantine manuscript tradition of the tragedies of Euripides ( ...
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Letterato (Bibbiena 1790 - Roma 1847); amico del Vieusseux e collaboratore dell'Antologia, autore di commenti a Dante e Petrarca, compose (1829-1831) ventuno Inni sacri nei quali - come nella traduzione [...] da Pindaro (1824) - si rivela abile e talora armonioso artefice, ma lontano da vera commozione poetica. ...
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Filologo (Garding 1819 - Francoforte sul Meno 1900), fratello di Theodor. Scrisse, fra l'altro, sulla sintassi greca (Beiträge zur Lehre von den griechischen Präpositionen, 1895) e curò un'edizione e traduzione [...] di Pindaro (1864). ...
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Filologo alessandrino (3º sec. a. C.), scolaro di Callimaco. Scrisse opere storico-geografiche (Sulle città dell'Asia, Sull'Epiro, Su Cillene, Sulle isole), antiquarie, mitologiche (i suoi commentarî sono [...] molto citati negli scolî a Omero, Pindaro, Apollonio Rodio), paradossografiche: Sui fiumi straordinari (in metro elegiaco), Sulle fonti. Ci restano solo frammenti. ...
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Filologo classico italiano (Verona 1849 - Milano 1918). Prof. a Messina, Torino, Pavia (1894-1918), formò una scuola di cultori dell'ellenismo. Oltre a studî su Bacchilide e Saffo, diede il commento e [...] la traduzione di Pindaro (1894), dei lirici greci (1910-13) e di dialoghi platonici (Timeo, 1906; Il sofista e L'uomo politico, 1911); si occupò anche di letteratura italiana con studî su Dante e sulla metrica italiana. Notevole il libro L' ...
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Arcivescovo di Tessalonica (n. Costantinopoli 1125 - m. verso il 1194). Partecipò attivamente alla vita del suo tempo, contribuendo in modo assai notevole a rafforzare la disciplina e lo spirito del monacato. [...] Svolse notevole attività letteraria con il commento a Pindaro e gli scolî all'Iliade e all'Odissea, questi ultimi giuntici nell'autografo (il ms. Laur. gr. 59. 3, della Biblioteca Laurenziana di Firenze) molto importanti per l'uso di fonti oggi ...
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Filologo inglese (Chiuchiang, Cina, 1898 - Oxford 1971), prof. di "poesia" al Wadham College di Oxford dal 1946 al 1951, poi vicecancelliere della stessa università (1951-54), presidente della British [...] Academy (1958-62). Ha studiato soprattutto i poeti greci antichi (ed. di Pindaro, 1935; Greek lyric poetry, 1936; Early Greek elegists, 1938) e, dei moderni, i simbolisti francesi e russi contribuendo alla loro valutazione estetica (The heritage of ...
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Scrittore (Parghelia 1738 - Tropea 1805). Insegnò all'università di Napoli filologia (1791), poi (1793) economia e commercio. Sebbene sacerdote, fu propugnatore delle idee repubblicane e massoniche e fondò [...] logge di liberi muratori in Calabria. Subì carcere ed esilio (a Marsiglia). Tradusse da Pindaro, da Orazio e dal Vangelo; scrisse drammi (Il ritorno di Ulisse), poemi (Paolo o dell'umanità liberata), liriche, libri di propaganda (Saggio dell'umano ...
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Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] consistere in un dialogo lirico fra il coro e il corifeo. Lo schema dell'epinicio di B. è vicino a quello di Pindaro per l'intrecciarsi dei tre elementi costitutivi: l'occasionale o descrittivo, lo gnomico e il mitico. Ma in B. hanno parte prevalente ...
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Filologo classico (Königsberg 1802 - ivi 1878), prof. nell'univ. di Königsberg dal 1845. È ricordato soprattutto per varî studî su Omero (in particolare: De Aristarchi studiis homericis, 1833; 2a ed., [...] a cura di A. Ludwich, 1882) ed Esiodo, per le edizioni di Erodiano (1848) e degli scolî a Pindaro (1873) e per il Q. Horatius Flaccus (1869) in cui esalta in Orazio il poeta satirico, respingendone invece il valore come poeta lirico. ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...