PEROSA, Alessandro
Giorgio Piras
PEROSA, Alessandro. – Nato a Trieste l’11 settembre 1910 da Lorenzo e da Alceste Olivetti, nel 1928 entrò come alunno alla Scuola Normale Superiore di Pisa; nel 1932 [...] si laureò all’Università di Pisa in letteratura greca con una tesi su Pindaro sotto la guida di Augusto Mancini, di cui divenne subito dopo assistente volontario (1932-39).
Nel 1932 iniziò il corso di perfezionamento presso la Scuola Normale, ma nel ...
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Filologo classico statunitense (Charleston 1831 - Baltimora 1924); prof. di greco all'univ. di Virginia e nella Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Autore di studî grammaticali (Latin grammar, 1867; Syntax [...] of classic Greek, 1900), ha curato edizioni di classici: notevole quella delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1885) e quelle di scritti apologetici greci cristiani. Fondò l'American journal of philology. ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] alessandrina: della sua scuola furono Aristarco e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le ...
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Grecista italiano (Roma 1871 - ivi 1938), prof. di lingua e letteratura greca nelle univ. di Milano e di Roma. Concepì un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che iniziò con la [...] traduzione delle commedie di Aristofane (1909), cui seguirono, fra l'altro, le versioni dell'Iliade e dell'Odissea, di Pindaro, dei tragici, di Teocrito. Notevole, nelle traduzioni di R., l'aderenza al testo e la capacità di rievocare lo spirito ...
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Erudito greco dei secc. 15º-16º, nato a Retimno di Creta, fu il più abile dei tipografi greci operosi in Italia, ed esercitò a lungo notevole influenza. Dalla sua tipografia a Venezia (1499-1509; editore [...] il conterraneo Nicola Vlastòs) uscirono quattro stampe bellissime, la prima delle quali fu l'Etymologicum magnum. Dal 1515 al 1525 stampò a Roma (Pindaro, 1515). ...
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Secondogenito di Dinomene, dopo essere stato posto al governo di Gela dal fratello Gelone, gli succedette nel 478-77 a. C. nella signoria di Siracusa. Venuto in conflitto con il fratello minore Polizelo, [...] accorse in aiuto dei Cumani minacciati dagli Etruschi, contro i quali riportò, nelle acque di Cuma, una splendida vittoria, esaltata da Pindaro e attestataci, tra l'altro, da due elmi di bronzo con dedica, inviati e ritrovati a Olimpia; in seguito ad ...
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Scrittore (Madrid 1585 circa - ivi 1638); dedicò alcune opere alla politica e alla storia e nella prosa narrativa delle Historias peregrinas y ejemplares (1623) portò il gusto della cronaca con un equilibrio [...] tra lo stile picaresco e l'attenzione alla vita provinciale, di cui aveva già dato prova nel Poema trágico del español Gerardo (1615). Forse l'opera più tipica è la Fortuna varia del soldado Píndaro (1626) con pagine lugubri di sapore preromantico. ...
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Papirologo e filologo classico inglese (Manchester 1888 - Oxford 1982), prof. all'univ. di Oxford. Ha contribuito in misura notevolissima, con le sue edizioni di nuovi papiri e i suoi studî, all'accrescimento [...] i volumi di Oxyrhynchus Papyri, dal 18º (1941) in poi, con importanti nuovi frammenti di Eschilo, Callimaco, Esiodo, Pindaro, ecc.; altri scritti da ricordare: Σαπϕοῦς Μέλη (1925); ᾿Αλκαίου Μέλη (1927); Greek manuscripts of Aristotle's Poetics (1933 ...
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Filologo classico italiano (Termoli 1900 - Firenze 1962), prof. di letteratura greca nelle univ. di Catania (1930-32), Cagliari (1932-35), Pavia (1935-36), di grammatica greca e latina in quella di Firenze [...] . Pasquali, autore di studî sulla letteratura ellenistica (1926), sulla lirica e sul dramma greco (I tragici greci, 1931; Saffo e Pindaro, 1935; Sofocle, 1935) e di una Storia della letteratura greca (3 voll., 1940-46). Sono stati raccolti postumi i ...
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Storico ed erudito tedesco (Karlsruhe 1785 - Berlino 1867); prof. a Heidelberg e a Berlino, elaborò il nuovo concetto della filologia intesa come metodo storico diretto a indagare e ricostruire tutta la [...] la vita pratica, pubblica e privata, e la vita teoretica (scienze, arti, religioni). Scrisse specialmente su Platone e su Pindaro, ma l'opera sua maggiore è Die Staatshaushaltung der Athener (1817-40). Progettò con l'appoggio di Niebuhr il Corpus ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...