Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...]
La l. cattolica dal Concilio di Trento al Vaticano II.- L’unificazione e la riforma dei libri liturgici furono intraprese da PioV (1570), attuando i decreti del Concilio di Trento (1545-63); l’opera fu poi continuata dai suoi immediati successori ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] lo appoggiò nella nomina a consultore della congregazione dell'Inquisizione nel 1560; successivamente fu dallo stesso PioV creato vescovo e vicario generale dei conventuali (1566), poi cardinale (1570). Tenutosi in disparte durante il pontificato ...
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Scrittore e uomo politico (Firenze 1492 - Roma 1573); fu segretario nella cancelleria dei Dieci a Firenze dal 1527 al 1530. Tornati i Medici, fu esiliato, e passò al servizio dei cardinali Ridolfi e de [...] Tournon, poi di PioV. Repubblicano convinto, vagheggiò per Firenze un governo misto, simile a quello di Venezia (Discorso sopra il formare il governo di Firenze, 1527; Della repubblica fiorentina, 1531; Libro de la repubblica de Vinitiani, 1540). ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] dell’I. come prima delle 15 congregazioni romane. I suoi successori, in particolare Paolo IV e, dopo la parentesi di Pio IV, PioV, si servirono dell’I. come di uno strumento di ferreo controllo della vita e della cultura del tempo, per perseguitare ...
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Tendenza dei pontefici romani, in alcuni periodi della storia della Chiesa, a favorire i propri familiari, e specialmente i nipoti, indipendentemente dai loro meriti. Il fenomeno, che si inquadra nelle [...] , con Leone X e Clemente VII, e con Paolo III Farnese. Il n. fu duramente colpito con la bolla Admonet nos di PioV (1567); ma riapparve ancora, fino al 18° sec., manifestandosi con la nomina di nipoti a cardinali e con il conferimento di lucrosi ...
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umiliati Membri di un movimento religioso affine al valdese, sorto in Lombardia verso la metà del 12° secolo. Si proponevano di vivere secondo i dettami della Chiesa primitiva senza possedere nulla personalmente, [...] ordine religioso con una regola, mista di elementi benedettini e agostiniani, approvata la prima volta da Innocenzo III nel 1201. L’ordine decadde nel 15° sec.; s. Carlo Borromeo ne tentò, senza riuscirvi, la riforma; fu soppresso da PioV nel 1571. ...
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Teologo ed esegeta (Cordova 1532 - Roma 1596). Discepolo a Salamanca di Domenico Soto, conseguito il dottorato si fece gesuita (1558) e, ancora novizio, fu chiamato dal generale D. Laínez a Roma come professore [...] di filosofia (1559-63) e teologia (1563-90) nel Collegio Romano. Nel 1569 fu nominato da PioV teologo della Sacra Penitenzieria. Ebbe poi varî incarichi diplomatici in Polonia (1572), in Germania e in Belgio (1580), ove promulgò la condanna di Baio. ...
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Storico (n. Napoli 1526-27 circa - m. 1580), figlio di Simone Porta (v.); laureatosi a Pisa, in patria divenne apprezzato avvocato e nel 1561 consigliere del viceré. Scrisse la Congiura dei Baroni del [...] Regno di Napoli contro il re Ferdinando I (1565), e inoltre un'incompleta Istoria d'Italia nell'anno 1547 e una Relazione del regno di Napoli (l'una e l'altra pubbl. solo nel 1839). Un suo Elogio di PioV non ci è pervenuto. ...
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Esegeta biblico (Siena 1520 - Genova 1569); di origine ebraica, si fece cristiano ed entrò tra i francescani. Accusato di eresia, fu condannato al rogo, ma ritrattò e fu graziato; passò quindi tra i domenicani [...] e fu da PioV impiegato in commissioni dell'Inquisizione (attivo a Cremona, riuscì a salvare molti manoscritti e libri ebraici). Scrisse la Bibliotheca sancta ... ex praecipuis catholicae Ecclesiae auctoribus collecta (1566), che costituisce una ...
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Complesso delle regole e delle usanze relative all’arte culinaria, che nella preparazione dei cibi privilegia l’aspetto del godimento dei sensi rispetto ai bisogni meramente nutrizionali. La g. ha per [...] . Si diffondono, così, le paste all’italiana, ottenute dalla sfoglia casalinga, di cui Bartolomeo Scappi, cuoco di papa PioV, fornisce un elenco completo, dagli ‘annolini’ alle tagliatelle.
Nel Seicento la corte di Luigi XIV impone nuove regole del ...
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pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte (Manzoni); rivolgersi...
pio2
pio2 agg. – Relativo a papi di nome Pio. In partic.: Museo Pio-Clementino (v. clementino); Porta Pia, fatta erigere in Roma da Pio IV (1561) su disegno di Michelangelo nei pressi dell’antica porta Nomentana, la cui costruzione rimase...