Ecclesiastico spagnolo (León 1722 - Roma 1804), vescovo di Placencia (1765), arcivescovo di Messico (1766), poi (1772) di Toledo, fondò in questa città una pubblica biblioteca; creato cardinale nel 1789, [...] grande inquisitore nel 1794, fu inviato (1797) da Carlo IV quale ambasciatore straordinario presso il papa PioVI. Accompagnò il pontefice in parte del suo esilio; alla morte di questo, ebbe parte notevole nel far riunire il conclave a Venezia. ...
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Teologo gesuita (Bergamo 1733 - Roma 1811), combatté il giansenismo in varie sue opere, onde fu chiamato nel 1787 da PioVI a Roma e nominato (1795) teologo della S. Penitenzieria, carica che gli fu poi [...] tolta da Pio VII per motivi politici: più tardi però si ritrattò. L'opera postuma Dei limiti delle due potestà ecclesiastica e secolare (1849) fu messa all'Indice (1850). ...
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Figlio (Cesena 1745 - Roma 1816) del marchese Girolamo Onesti, per volontà dello zio PioVI (Braschi) assunse, accanto al proprio, il cognome B. Rappresentante pontificio, negoziò con Bonaparte il trattato [...] di Tolentino (1797). Nel 1810 Napoleone lo nominò sindaco di Roma, ma in tale carica scontentò Francesi e papalini. Fece costruire (1791) il palazzo Braschi ...
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Letterato (Torino 1758 - Parigi 1823), autore di poemetti (A Giuseppe II imperatore e al Pontefice PioVI; L'Olanda pacificata; Napoleonia), di tragedie (I Circassi, 1791; Rea Silvia, 1799) e di liriche [...] (Versi di A. C., 1801-03) ...
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Cardinale (Roma 1743 - Bagni di Lucca 1790); legato a Bologna (1777), poi (1785-89) segretario di stato di PioVI: caldo fautore di riforme, abbandonò la segreteria di stato per le difficoltà incontrate [...] nell'attuarle ...
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Tendenza dei pontefici romani, in alcuni periodi della storia della Chiesa, a favorire i propri familiari, e specialmente i nipoti, indipendentemente dai loro meriti. Il fenomeno, che si inquadra nelle [...] IV i Riario e gli Sforza; raggiunse il culmine con Alessandro VI Borgia che sostenne con ogni mezzo i propri figli, con Leone . Il n. fu duramente colpito con la bolla Admonet nos di Pio V (1567); ma riapparve ancora, fino al 18° sec., manifestandosi ...
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Nella concezione teologica cattolica, il luogo e lo stato riservati dopo la vita a coloro che sono morti con il debito del solo peccato originale. Il termine (letteralmente «orlo») cominciò a essere usato [...] magisteriale della Chiesa fino al 1904, quando nel Catechismo di papa Pio X fu esplicitato che il l. esiste «proprio per quei bambini Gesù verso i bambini [...] ci consente di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza ...
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TAMBURINI, Pietro
Ettore Rota
Sacerdote, capo e maestro del giansenismo italiano. Nacque a Brescia il 1° gennaio 1737, morì a Pavia il 14 marzo 1827. Ivi iniziò e compì i suoi studî: di filosofia presso [...] vita più semplice dei suoi primi tempi.
Con la morte di Clemente XIV, Roma non era più buona mediatrice d'idee nuove. PioVI era ostile a ogni tentativo di riforma, e non gradiva l'opera dell'intrepido bresciano, che si dispose per ciò ad abbandonare ...
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SIMONETTI, Michelangelo
Vincenzo Golzio
Architetto, nato nel 1724, morto nel 1781. Nel 1769 diede i disegni per l'apparato festivo fatto in occasione del solenne possesso di Clemente XIV; nel 1774 fece [...] sostenuto da sedici colonne antiche di granito orientale, che gira intorno al cortile ottagono del Belvedere. D'ordine di PioVI edificò per il museo Pio-Clementino (1769-1774) la grande scala d'accesso a doppia rampa; la Sala a croce greca; la Sala ...
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GREPPI, Giovanni
Alberto Manzi
Autore drammatico, nato a Bologna nel 1751 e morto poco dopo il 1827. Passò da un'avventura all'altra: studente di legge, frate sfratato, uomo di mondo, amante disperato, [...] cavaliere pontificio di PioVI e poi giacobino, commissario di polizia e in seguito prefetto napoleonico, visse gli ultimi anni nell'ombra.
Della sua produzione drammatica (Capricci letterari, voll. 4, Venezia 1792-93; Bologna 1812, con le poesie) è ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...