Pittore (Palermo 1739 - ivi 1810). Allievo a Palermo di Vito d'Anna, maturò uno stile personale di grande compostezza, memore dei modi della tradizione locale e ispirato a un classicismo d'impronta batoniana, [...] Apostoli; affreschi nel palazzo del Quirinale; ecc.) interpretando la tradizione pittorica settecentesca con un nuovo rigore formale e una raffinata capacità coloristica. Protetto da PioVI, nel 1800 fu nominato pittore dei Sacri Palazzi Apostolici. ...
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Famiglia romagnola, venuta in fama dopo l'elezione al pontificato (1775) di Giovanni Angelo (PioVI). L'origine, forse svedese, rimane dubbia. Il primo di cui si ha notizia certa è un Giacomo oriundo di [...] ma solo da Andrea (1548) la discendenza è rigorosamente accertata (Pietro, Antonio, Francesco, Marco Aurelio, che fu il padre di PioVI). PioVI, non volendo che scomparisse il nome del casato, chiamò nel 1778 a Roma i nipoti Luigi (v.) e Romualdo (v ...
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Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso [...] . anonimo, 1733) può dirsi un trattato di politica sociale con particolare riguardo alle condizioni economiche dello stato pontificio. Le sue proposte precorsero le riforme finanziarie tentate poi da PioVI e realizzate in Toscana da Pietro Leopoldo. ...
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Ecclesiastico (Sarzana 1756 - Roma 1828); arcivescovo titolare di Corinto, dopo la proclamazione della Repubblica romana del 1798 seguì PioVI a Firenze e poi in Francia. Su incarico di Pio VII avviò a [...] Parigi i negoziati per il concordato con Napoleone (1800-01). Cardinale dal 1802, al concilio nazionale indetto a Parigi dall'imperatore (1811) perorò abilmente la liberazione del papa. Dopo la Restaurazione ...
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Architetto (Seregno 1509 - Milano 1594). Esponente significativo, seppur minore rispetto a G. Alessi o P. Tibaldi, dell'architettura del Cinquecento a Milano, S. fu architetto del duomo (1547-67); diede [...] per il rinnovamento di S. Vittore al Corpo e per la parte architettonica del mausoleo di Giovanni dal Conte in S. Lorenzo. Suo capolavoro è il palazzo dei Giureconsulti, commissionatogli da PioVI (1560 circa, portato a termine quasi un secolo dopo). ...
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Ecclesiastico (Cesena 1748 - Bourbonne-les-Bains, Champagne, 1812). Uditore di Rota (1785), fu creato cardinale da PioVI (1794), e (1797) caldeggiò la ripresa delle ostilità contro la Francia. Costretto [...] ) a trasferirsi a Parigi, si accostò a Napoleone; divenuto il più influente fra i cardinali favorevoli alla politica religiosa dell'imperatore, indusse Pio VII ad approvare il decreto (1811) sull'elezione dei vescovi sancito dal Concilio di Parigi. ...
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Ecclesiastico (Genova 1719 - Roma 1785); al servizio della S. Sede, fu governatore di Macerata; ebbe poi (1754) il titolo di arcivescovo di Lepanto e la nunziatura di Napoli, donde passò poi a Madrid. [...] Cardinale nel 1766, fu legato a Bologna, e poi segretario di stato sotto Clemente XIV e PioVI (1769-85). Da non confondersi con l'omonimo cardinale (1603-1680), creatore della Galleria Pallavicini. ...
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Architetto (Imola 1732 - ivi 1812), di origine ticinese. Fu tra i più operosi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia. Le sue opere principali sono il duomo di Imola e il palazzo Braschi a Roma [...] (1791), costruito per papa PioVI. Notevoli inoltre il duomo di Macerata e quello di Fermo, i teatri di Imola, Fermo, Osimo e dell'Aquila. ...
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Incisore (Roma 1758 - ivi 1821). Allievo di G. Rossi, lavorò a lungo nella zecca pontificia. Incise le monete per il papato di PioVI e Pio VII e per la Repubblica Romana e numerose medaglie religiose [...] e onorarie (per Metastasio, Muratori, Pergolesi, Alfieri, ecc.) ...
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Annibale della Genga (Genga, Ancona, 1760 - Roma 1829); sacerdote (1783), divenne ben presto vescovo di Tiro, nunzio a Lucerna e a Colonia. Inviato (1805) alla Dieta germanica e (1808) a Parigi, vi ritornò [...] (1814) quale latore delle congratulazioni di Pio VII per il re Luigi XVIII; nel corso di questa missione, entrò in grave urto (1816) e vicario di Roma (1820), alla morte di Pio VII fu dalla fazione degli zelanti anticonsalviani elevato al papato (1823 ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...