d'AMICO, Silvio
Paolo Petroni
Nacque a Roma il 3 febbr. 1887 da Fedele e Filomena Viola.
Il padre, originario di Torricella Peligna (Chieti), era stato chiamato a Roma dallo zio paterno Domenico, noto [...] nel 1935, quando la scuola venne costituita. Egli ne fu il primo presidente, dopo che dall'alto fu rifiutata la nomina di Pirandello, che il d'Amico stesso aveva proposto, e vi occupò allo stesso tempo la cattedra di storia del teatro.
Per aiutare i ...
Leggi Tutto
FLERES, Ugo
Giovanni Cirone
Nacque a Messina l'11 dic. 1857 dal procuratore legale Mariano e dalla baronessa Felicia Costagiorgiano, detta anche Felicita. Ultimo di otto figli, gli fu imposto il nome [...] , p. 153; B. Croce, La letteratura della nuova Italia, Bari 1940, VI, pp. 153 ss.; T. Gnoli, Un cenacolo letterario: F., Pirandello e compagni, in Leonardo, VI (1935), pp. 103-107; G. Costa, Ricordi di U. F., in La Scuola nazionale fascista, X (1940 ...
Leggi Tutto
Regista italiano (Trieste 1921 - Lugano 1997). Regista teatrale eclettico e fecondissimo, considerato uno dei registi più rappresentativi del teatro europeo, ha affrontato un vasto repertorio di autori, [...] quelle di Shakespeare (Re Lear, 1972; La tempesta, 1978), Goldoni (Le baruffe chiozzotte, 1964; Il campiello, 1975), Pirandello (I giganti della montagna, 1966), Čechov (Il giardino dei ciliegi, 1974). Attivo anche nel melodramma, raggiunse notevoli ...
Leggi Tutto
Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] , 190, riedito in Il personaggio-uomo, 1970) e l'analisi di I quaderni di Serafino Gubbio operatore (1961-62) di L. Pirandello. Il suo interesse per il cinema si manifestò anche nella scelta di pubblicare, con la casa editrice Il Saggiatore ‒ da lui ...
Leggi Tutto
d’AMICO, Fedele
Franco Serpa
Prime esperienze, carattere, aneddoti
Nacque a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio e di Elsa Minù, la cui madre bavarese, Fanny Schwager (1851-1942), fornì al nipote [...] , essenziale nella sua giovinezza fu anche l’amicizia che ebbe con prime figure della cultura letteraria di allora, Pirandello, Barilli, Bontempelli, Antonio Baldini, Labroca ed Emilio Cecchi (di cui, nel 1938, sposò la figlia Giovanna, ben nota ...
Leggi Tutto
Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] braccia sole, ma buone, che Dio gli aveva dato. Allegramente, sempre. Lavorare e cantare, tutto a regola d’arte: zappa e canto (Pirandello, La mosca, in Id., Novelle per un anno, vol. V, Firenze 1923, p. 6; cit. in Herczeg 1972: 576)
Frasi principali ...
Leggi Tutto
DE MARIA, Federico
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Palermo il 21 luglio 1885 da Giuseppe e da Giulia Serafini. Fondò e diresse nel 1905 La Fronda, un periodico letterario vivace ed aperto ad [...] del volume di versi Voci, poema della natura, elogiato dai nomi più prestigiosi della letteratura siciliana dell'epoca: L. Pirandello (Nuova Antologia, 16 genn. 1905) e L. Capuana (La Nuova Parola, febbraio 1906). Il successivo volume di versi, Le ...
Leggi Tutto
Gioi, Vivi
Nicoletta Ballati
Nome d'arte di Vivien Trűmpy, attrice teatrale e cinematografica, di padre norvegese, nata a Livorno il 2 gennaio 1919 e morta a Fregene (Roma) il 12 luglio 1975. [...] cinematografico avvenne nel 1936 in Ma non è una cosa seria diretto da Mario Camerini e tratto dalla commedia di L. Pirandello, dove ricoprì una parte di secondo piano. In seguito lavorò con diversi e importanti registi, spesso relegata in ruoli poco ...
Leggi Tutto
Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] maledetti, G. D’Annunzio e T. Mann, S. Corazzini e M. Proust, e poi ancora I. Svevo, J. Joyce, L. Pirandello, R. Musil, G. Ungaretti, E. Montale, A. Moravia, tutte le avanguardie (futurismo, dadaismo, surrealismo, espressionismo).
La critica
Usato ...
Leggi Tutto
SALVINI, Guido
Regista, nato a Firenze il 12 maggio 1893, figlio di Alessandro (XXX, p. 588). Studiò giurisprudenza a Padova, dove frequentò anche il Conservatorio di musica Cesare Pollini. Fu tra i [...] , l'Ifigenia in Tauride di Euripide, nel Teatro romano di Sabratha. In teatri normali: Questa sera si recita a soggetto di Pirandello, nel teatro di Torino, poi replicata a Vienna, Santa Giovanna di Shaw, La guerra di Troia non si farà di Giraudoux ...
Leggi Tutto
pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...