GIAN FERRARI, Ettore
Paolo Campiglio
Nacque a Padova il 13 marzo 1908 da Angelo Ferrari, musicista e direttore d'orchestra, e da Jole Papadopulos, contralto di origine greca, che risiedevano a Milano, [...] Zanini (1961), G. Rossi (1964), Arturo Martini (1965), C. De Amicis (1965), F. Bodini (1966), A. Tosi (1968, 1980, 1981), F. Pirandello (1969), P. Borra (1971), M. Sironi e F. De Pisis (1982).
Nel 1959 il G. riprese anche l'attività editoriale con il ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] Paleari, – gli obbiettai io – un grand’uomo passeggia, cade, batte la testa, diventa scemo. Dov’è l’anima?» (Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, da Bertinetto 1991: 65)
Dal punto di vista dell’➔aspetto, il presente neutralizza la distinzione che ...
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GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] il G., oltre che direttore, fu lucido e vivace animatore; alla rivista collaborarono, tra gli altri, G. Marradi, L. Pirandello e, per interessamento del G., il Ferrari, ma soprattutto - pubblicandovi alcune delle prime Myricae - G. Pascoli, il quale ...
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PAVLOVA, Tatiana
Annalisa Guizzi
PAVLOVA (Zeitman), Tatiana. – Nacque a Jekaterinoslav (Dnipropetrovsk) in Ucraina il 10 dicembre 1890, da Pavel e Fanny Terescenko.
Si unì in giovane età alla compagnia [...] , Italia Vitaliani e Carlo Rosaspina. La sua casa divenne un luogo di incontro di scrittori tra i quali Luigi Pirandello, Massimo Bontempelli, Corrado Alvaro e Cesare Vico Lodovici. Si recò assiduamente a teatro, convincendosi sempre di più della ...
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CIPPICO, Antonio
Sergio Cella
Nacque a Zara il 20 marzo 1877, da famiglia comitale trasferitasi nel XIII secolo da Roma a Traù, figlio di Venanzio, magistrato della Corte d'appello, e di Carolina Salghetti-Drioli. [...] a Roma dedicandosi al giornalismo letterario; diresse per alcuni anni la Rivista di Roma, cui procurò la collaborazione di L. Pirandello, A. De Bosis, E. Romagnoli, F. Orestano, E. Bodrero, F. Coppola, S. Benco, M. Bontempelli. Egli collaborò a Il ...
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Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] di P. in patria.In Germania P. realizzò Die Flucht in die Nacht (1926; Enrico IV), dal dramma di L. Pirandello, nonché diverse commedie e alcune versioni italiane di film tedeschi; vi assimilò anche alcune lezioni dell'Espressionismo, com'è evidente ...
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Romance, Viviane
Francesco Costa
Nome d'arte di Pauline Ortmans, attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Roubaix il 4 luglio 1912 e morta a Nizza il 25 settembre 1991. Prosperosa, sensuale, [...] d'eccezione, Totò e Orson Welles, in L'uomo, la bestia e la virtù (1953) di Steno, dall'omonima commedia di L. Pirandello, ma il film fu un insuccesso. Tornata in patria, la R. si vide offrire soltanto ruoli di caratterista, apparendo in film di ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] sostenitore di ogni avanguardia, in un momento in cui la scena italiana, se si esclude la grande presenza di L. Pirandello, sembrava ancora incerta nel trovare la sua strada, una volta esaurite le esperienze simboliste, naturaliste, del t. di poesia ...
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Placido, Michele. – Attore e regista italiano (n. Ascoli Satriano, Foggia, 1946). Diplomatosi all'Accademia d'arte drammatica di Roma, ha recitato in teatro, nel 1969, nella trasposizione dell’Orlando [...] serie televisiva Suburra. Tra i suoi lavori più recenti si cita la regia delle pellicole cinematografiche L'ombra di Caravaggio (2022, David Giovani 2023), e del biopic dedicato a Pirandello Eterno visionario (2024), di cui è stato anche interprete. ...
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Famiglia di attori, il cui capostipite è Giuseppe (n. Livorno - m. Palmanova 1844). Insegnante di lettere e filodrammatico, sposò l'attrice Guglielmina Zocchi. Attori furono i loro figli Alessandro e Tommaso. [...] regista (prima regia di Questa sera si recita a soggetto, 1930) della Compagnia del Teatro d'arte diretto da L. Pirandello, gli successe infine nella direzione. Insegnante di regia all'Accademia nazionale d'arte drammatica in Roma (1938-44), diresse ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...