buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] e benigno (in genere, chi è bendisposto verso il prossimo: trovò invece il Direttore molto benigno e amorevole [L. Pirandello]). Ben rappresentata, in questo caso, anche la serie dei contrari. Dal generico cattivo ai più intensi disumano e spietato ...
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vista s. f. [part. pass. femm. di vedere]. - 1. a. (fisiol.) [funzione e capacità di vedere: v. binoculare] ≈ visione. b. [il vedere] ● Espressioni: punto di vista → □. c. (lett., non com.) [atto con cui [...] viste) [mostrare in apparenza, con la prep. di seguita da inf.: tante volte bisogna anche far v. di credere (L. Pirandello)] ≈ dare a intendere (o, non com., a divedere), fare finta (o mostra o, lett., sembiante), fingere, simulare. □ punto di vista ...
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Fabio Rossi
toccare. Finestra di approfondimento
Venire a contatto - L’atto di entrare in contatto fisicamente con qualcosa o qualcuno è espresso dal verbo t., privo di sinon. se non marcati stilisticamente [...] è stato toccato almeno per un breve tratto: le abbiamo rotto la giara, strusciandola così con la sottana (L. Pirandello). Analogam., anche per lievi incidenti d’auto, strisciare (o strusciare) un veicolo significa graffiarlo. Si può sfiorare anche ...
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volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] ,ricercare e gli intens. reclamare e rivendicare (per i quali si rimanda alla scheda CHIEDERE): la bellezza non è dote che vada molto d’accordo con la modestia e con le altre virtù che a fare una perfetta moglie si ricercano (L. Pirandello). ...
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Fabio Rossi
caldo. Finestra di approfondimento
Gradi di caldo - C. e freddo hanno due ambiti semantici fondamentali: quello letterale, connesso con la temperatura, e quello figurato, riguardante il carattere, [...] gli agg. appassionato, ardente, fervido, passionale, sanguigno: da anni era ammiratore fervido dei discorsi di lui alla Camera (L. Pirandello). Riferito a una persona, c. è spesso limitato alla sfera sessuale, indicando per lo più chi si eccita ...
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Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] quello di p.): tracciò lo schema della conferenza, lo meditò punto per punto, poiché avrebbe parlato e non letto (L. Pirandello); mio padre mi chiamò nella sua camera, dicendo che aveva grandi cose a comunicarmi, e che stessi ben attento e ponderassi ...
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Fabio Rossi
cominciare. Finestra di approfondimento
Dare inizio - C., incominciare e iniziare sono i verbi più generici per esprimere il concetto di «dare principio a qualcosa». Più lett. (talora anche [...] qualcosa a metà, si dirà interrompere: interrompo subito ogni atto che tenda a divenire in me un’abitudine (L. Pirandello). Talora è appropriato anche smettere, che, pur indicando anch’esso l’interruzione di un processo non concluso in tutte le ...
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Fabio Rossi
ricco. Finestra di approfondimento
Gradi di ricchezza - Numerosi agg. ed espressioni si riferiscono a chi ha molti soldi. R. è l’agg. più com., mentre facoltoso è formale, danaroso è abbastanza [...] raro e spesso iron., dovizioso è lett.: trentatré anni, facoltoso, elegante, non privo di spirito (L. Pirandello); don Blasco era il primo Uzeda danaroso che se ne andava (F. De Roberto). Talora, nelle società ricche, il riferimento esplicito ai ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] uno di quei libri che l’altra volta s’era fatti spedire dal fratello, e si metteva a leggere (L. Pirandello). Gingillarsi,trastullarsi e il meno com. baloccarsi possono essere marcati in senso iron., alludendo ad attività superficiali e che fanno ...
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soffrire [lat. pop. ✻sufferire, dal lat. class. sufferre "portare su di sé, sopportare", der. di ferre "portare", col pref. sŭb "sotto"] (io sòffro, ecc.; pass. rem. soffrìi o soffèrsi, soffristi, ecc.). [...] per lo più la perdita dei sensi: quella scena, vissuta con tanta intensità, le aveva cagionato un improvviso malore (L. Pirandello). Morbo è del linguaggio lett., oppure è cristallizzato in alcune espressioni tecniche, quasi sempre seguito da un nome ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...