Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] . di guardare in alcuni dialetti, secondo l’originario etimo germ. wardon), ma diffusasi nel registro fam. di gran parte dell’Italia: ma va’ là; vah che disastro che hai combinato!; ma come, è ancora vivo? oh vah! proprio vivo? (L. Pirandello). ...
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Fabio Rossi
rompere. Finestra di approfondimento
Divisioni intenzionali - Vi sono molti modi di ridurre un tutto in più parti. Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. [...] , cioè a scomporre e a disgregare in me con assidue e spesso opposte riflessioni ogni formazione mentale e sentimentale (L. Pirandello); smembrare un gruppo, una nazione. Smontare, d’uso assai com., indica un fare in più pezzi, talora per il puro ...
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stenebrare v. tr. [der. di tenebra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io stènebro, ecc.), lett. - [togliere dalla tenebra, dal buio, spesso fig.: due fanaletti piagnucolosi, affogati nella nebbia, stenebravano [...] a mala pena quel lercio budello (L. Pirandello); s. la coscienza] ≈ illuminare, rischiarare, schiarire. ↔ oscurare, ottenebrare. ...
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stornare v. tr. [der. di tornare, col pref. s- (nelsign. 3), sul modello del fr. détourner] (io stórno, ecc.). - 1. (lett.) a. [tenere lontano: Move, cangiando color, riso in pianto, E la figura con paura [...] diversi da quelli presenti, anche con la prep. da del secondo arg.: Eh sì! ... Lei storna abilmente il discorso (L. Pirandello)] ≈ deviare, sviare. 2. (fig.) [far desistere da un dato comportamento, con la prep. da del secondo arg.: sono riuscito a ...
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ributto s. m. [der. di ributtare], non com. - [persona non considerata degna di stima e perciò tenuta lontana da tutti: figlio di cani, r. d'ogni civiltà! (L. Pirandello)] ≈ feccia, (volg.) merda, rifiuto, [...] scarto ...
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ricco [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [che possiede denari, beni e sim., in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale: è gente r.] ≈ danaroso, (lett.) dovizioso, facoltoso. [...] , danaroso è abbastanza raro e spesso iron., dovizioso è lett.: trentatré anni, facoltoso, elegante, non privo di spirito (L. Pirandello); don Blasco era il primo Uzeda danaroso che se ne andava (F. De Roberto). Talora, nelle società ricche, il ...
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Fabio Rossi
evitare. Finestra di approfondimento
Modi di evitare - Il concetto di «portarsi lontano da qualcuno o qualcosa di nocivo» può essere espresso da molti termini. Si può evitare un problema, [...] e per tutto il tempo mi ha impedito di parlare; non c’è altro mezzo ora di sventare quest’inganno (L. Pirandello). Analogo a sventare è scongiurare: sicuro d’aver per quella notte almeno scongiurato ogni pericolo (G. D’Annunzio). Meno forte di ...
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Fabio Rossi
dare. Finestra di approfondimento
Modi di dare - Il concetto di «far avere ad altri qualcosa» è espresso da d. e da numerosi sinon. con diverse sfumature: fornire, passare, porgere, rifornire. [...] limitato a risorse, cose necessarie e sim.: rifornito d’olio il lampadino, quegli si accostò pian piano al feretro (L. Pirandello). Porgere è invece un sinon. più ricercato di dare, che contiene anche un riferimento alla gentilezza del gesto: è usato ...
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Fabio Rossi
decente. Finestra di approfondimento
Nell’accezione morale - Gli ambiti semantici degli agg. d. e indecente sono fondamentalmente due: il primo riguarda la morale, il secondo l’appropriatezza [...] una novelletta grassa, un aneddoto scandaloso, una gesta da Casanova (G. D’Annunzio); giù le mani, vecchiaccio scostumato! (L. Pirandello). Più formali sono disdicevole, laido e lubrico (gli ultimi due per lo più limitati alla sfera sessuale: è un ...
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cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] qualcosa a metà, si dirà interrompere: interrompo subito ogni atto che tenda a divenire in me un’abitudine (L. Pirandello). Talora è appropriato anche smettere, che, pur indicando anch’esso l’interruzione di un processo non concluso in tutte le ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...