Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] di autori come Walter Benjamin e Brecht, riprende il di-scorso su Ejzenštejn, rintraccia l'influsso di Luigi Pirandello e la presenza di strutture epifaniche, della ricerca dell'oltre, delle intermittenze del cuore in registi come Charlie Chaplin ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] interventi e che avrebbe riacquistato più avanti un notevole rilievo, in particolare nelle straordinarie pagine del romanzo di Luigi Pirandello Si gira…, uscito a puntate nel 1915 e poi pubblicato nel 1925 in una nuova edizione con il titolo Quaderni ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] successo commerciale, e Feu Mathias Pascal (1925; Il fu Mattia Pascal), con cui raggiunse la notorietà, tratto da L. Pirandello e interpretato da Ivan Mo-sjoukine (Mozžuchin) e dall'esordiente Michel Simon. Gance, in La roue (1923; La rosa sulle ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] attrezzeria filosofica. La stessa unità dell'Io, a specchio di questo, naufragava, ed essa apparve, come dettò poi L. Pirandello, 'uno, nessuno e centomila'. La materia della mente si intrecciava con la sua stessa memoria ‒ anzi, era proprio la ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] 'amore, che, a differenza del primo, fu anche un grande successo. Liberamente tratto da una novella di L. Pirandello, fu pubblicizzato con lo slogan: "Un'apoteosi d'amore in tre lingue", essendo stato girato contemporaneamente in versione italiana ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] bestia e la virtù e in La patente di Luigi Zampa, episodio del film collettivo Questa è la vita (1954), con L. Pirandello; in Sette ore di guai (1951) di Vittorio Metz e Marcello Marchesi e nei tre film di Mattoli Un turco napoletano (1953), Miseria ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] alla realtà del cinema e della vita (La locandiera, 1944). Purtroppo del teatro italiano del Novecento non si adottarono solo L. Pirandello (Ma non è una cosa seria, 1936, fu del resto uno dei film meno felici di Camerini), oppure Eduardo De Filippo ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] dialoghi come un maestro di fioretto. Un simile disagio di fronte all'uomo simile all'uomo è messo in scena da L. Pirandello in Sei personaggi in cerca d'autore, quando il Padre e la Figliastra vedono riprodotto 'come rimesso in bello' un ruvido e ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] cinematografie, la riflessione oscillò, soprattutto nella fase primordiale, fra il netto rifiuto (si pensi all'intervento di L. Pirandello, Se il film parlante abolirà il teatro, 1929) e qualche consenso ponderato, per arrivare poi, forse anche per ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] , spesso ispirati alla letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento (A. Manzoni, C. Collodi, G. Verga, E. De Amicis, L. Pirandello, I. Silone, C. Levi, C. Bernari, E. Morante ecc.) o alle grandi figure della storia nazionale e non (Socrate, i ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...