comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] anche dell'importanza che la comicità e l'umorismo hanno assunto nel rapporto tra riflessione e pratica artistica. Nel 1908 Pirandello pubblica un saggio dal titolo L'umorismo (che sarà poi ripubblicato in una edizione molto più ampia nel 1920). Il ...
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Attore (Siracusa 1906 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo, ma solo negli anni Quaranta si impose come uno degli attori più intelligenti e moderni della scena italiana. Da allora fu interprete eclettico [...] dell'Otello (1956) in cui aveva come compagno V. Gassman, R. ci ha dato le sue migliori interpretazioni nei testi di L. Pirandello (Pensaci Giacomino!; Il piacere dell'onestà; Tutto per bene; Enrico IV) e di U. Betti (Frana allo scalo Nord; Marito e ...
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MALTAGLIATI, Evi (Evelina)
Attrice, nata a Firenze l'11 luglio 1908. Entrata in arte a 15 anni nella compagnia Galli-Guasti (1923) si perfezionò via via a fianco di altri attori e specialmente di Tatiana [...] (1948). Applaudita specie nelle commedie moderne, si ricordano fra le sue interpretazioni: La prigioniera di Bourdet, Come tu mi vuoi di Pirandello, Speranza di Bernstein, L'Aquila a due teste di Cocteau, Il Cigno e Pasticceria Kiss di Molnár, ecc. ...
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Attore italiano (Firenze 1899 - Milano 1978). Sulle scene dal 1915, recitò con E. Gramatica, V. Gandusio, V. Talli, E. Zacconi, L. Adani; per varî anni diresse una sua compagnia con E. Magni. Legato al [...] interpretazioni: Amleto e Re Lear di Shakespeare, Cocktail party di Eliot, Cesare e Cleopatra di Shaw, Tutto per bene di Pirandello, Lungo viaggio verso la notte di O'Neill. n Attrice anche la figlia Nora (Viareggio 1925 - Roma 1976); espressiva ...
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Regista italiano (Cortona 1943 - Firenze 2013). Esordì come attore nel 1965, collaborando con importanti registi e impegnandosi anche nel cinema. Passò alla regia dopo esperienze di teatro politico, in [...] 2004 ha diretto la Biennale di Teatro di Venezia. Si è affermato dirigendo con lucida capacità analitica alcuni testi di L. Pirandello (Vestire gli ignudi, 1976; La vita che ti diedi, 1978; Il piacere dell'onestà, 1984) e di H. Ibsen (Hedda Gabler ...
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Nome d'arte dell'attrice italiana R. d'Antigny (Lecce 1921 - Roma 2013). Esordì sedicenne come attrice giovane nella compagnia di R. Viviani; nel 1941 entrò nella compagnia di E. e P. De Filippo, incarnando [...] capacità di stilizzazione, ha saputo cimentarsi anche in un repertorio non dialettale comprendente autori come F. García Lorca, L. Pirandello, B. Brecht, C. Goldoni, M. Maeterlinck, R. Hochhuth. Ha recitato anche nel cinema (Il ponte di vetro, 1940 ...
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Attrice, produttrice e attivista per i diritti umani sudafricana (n. Boksburg 1951). Di origini greche, compiuti gli studi di recitazione presso l'università di Cape Town, il suo impegno contro l’apartheid [...] britannica a portare in scena con cast multietnici opere della drammaturgia greca e di autori classici quali Brecht, Genet e Pirandello, di cui è stata produttrice e ai cui personaggi ha dato volto con intensità interpretativa e profondità etica ed ...
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Critico letterario e regista teatrale italiano (Venezia 1920 - Roma 1981). Debuttò giovanissimo nella regia, mentre già si era affermato come critico letterario su Campo di Marte. Dal 1946 al 1960 visse [...] cultura teatrale e letteraria italiana. Accanto alle regie (I burosauri di S. Ambrogi, Il piacere dell'onestà di L. Pirandello), si ricordano i suoi libri di saggi, in grado di illuminare i fenomeni più originali della scena internazionale: Teatro in ...
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Attore drammatico (Clivio, Viggiù, 1914 - Milano 1989); proveniente dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha fatto parte delle compagnie Stival, Donadio, Ferrati, Ruggeri, Cimara, fino all'esperienza [...] Tartufo di Molière, 1954). Tra le sue migliori interpretazioni: Piccoli borghesi di Gor´kij (1946); I giganti della montagna di Pirandello (1947); Riccardo II di Shakespeare (1948); Assassinio nella cattedrale di Eliot (1948); La morte di Danton di G ...
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Drammaturgo e regista italiano (Napoli 1921 - Roma 2005). Dopo una raccolta di racconti d'impronta neorealista (Ragazzo di Trastevere, 1955), trasferì sulle scene lo stesso tipo d'ispirazione con una serie [...] (1973); Gli amanti dei miei amanti sono miei amanti (1981). Come regista teatrale ha allestito testi di R. Viviani, Pirandello, Čechov, ecc. Nel cinema, dopo aver lavorato come sceneggiatore (per F. Rosi, V. Zurlini e altri), esordì nella regia ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...