Pittore (Montevideo 1830 - Pisa 1901). Autodidatta, eseguì (1855-56) grandi quadri di battaglia con vigoroso realismo d'accento primitivo. Poi, dopo aver studiato a Firenze presso A. Ciseri, dipinse quadri [...] storici, di costume e ritratti ...
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Incisore di gemme (Pisa 1470 circa - Firenze 1516). Fece parte della commissione (1503) che doveva giudicare della collocazione del David di Michelangelo. Sicuramente di lui ci rimangono: un intaglio in [...] corniola col ritratto del Savonarola e uno in agata col ritratto di Lorenzo il Magnifico (Firenze, palazzo Pitti, museo degli Argenti) ...
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Pittore italiano (Pisa 1922 - Caen 2010). Dopo un esordio figurativo, nel 1947 realizzò le prime opere astratte e a Milano fu in contatto col Movimento nucleare. A Parigi (1951-69; dal 1984) si volse verso [...] una nuova figurazione, usando la tecnica del collage, del riporto fotografico, del fotomontaggio, ecc ...
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Pittore (n. Pisa 1556 - m. 1622); fu scolaro del Bronzino e del Cigoli, e attraverso I. Ligozzi derivò elementi della pittura del Veronese, che furono caratteristici della sua maniera. Lavorò in molte [...] chiese di Genova (Resurrezione di Cristo, S. Maria Assunta di Carignano), oltre che a Firenze (Visitazione, S. Maria del Carmine), a Roma (Assunzione, S. Maria in Vallicella) e a Torino (Adorazione dei ...
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Pittore italiano (Pisa 1833 - Firenze 1905). Si dedicò dapprima allo studio dei Quattrocentisti toscani, poi si orientò verso le ricerche tonali dei macchiaioli. Fu amico di T. Signorini e soprattutto [...] di S. Lega. Nei suoi paesaggi i contrasti di luce sono meno forti che negli altri macchiaioli, la sua maniera è più descrittiva ma il taglio delle vedute è severo, profondo l'accordo dei toni. Più indulgenti ...
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Pittore (Firenze 1397 - Pisa 1478). Formatosi nell'ambito tardogotico di Lorenzo Monaco, fu attento alle ricerche spaziali e volumetriche contemporanee, anche grazie all'esempio di Masolino, da cui fu [...] certamente influenzato (Madonna tra i santi, 1436, affresco, Firenze, S. Miniato al Monte; Annunciazione e affreschi nella collegiata di Castiglione Olona). Dopo il 1440 manifestò un ritorno al gotico ...
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Scultore italiano (Carrara 1881 - Pisa 1966). Mosso dall'imitazione di C. Meunier (i Costruttori, 1906, Palazzo dei Cavalieri del lavoro, Roma), se ne allontanò per ricercare forme sommariamente abbozzate, [...] arcaicizzanti. Di lui sono note alcune opere monumentali: il monumento ai caduti di Crema, la Vittoria di Bolzano, il grande fregio per l'arco trionfale ai caduti di Genova, l'obelisco in onore di G. Marconi ...
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Pittore italiano (Roma 1925 - Pisa 1991). Ha studiato a Milano con Funi, Carpi, Carrà. Nel 1946 è stato fra i firmatarî del Manifesto del realismo oltre Guernica, e nel 1948 ha aderito al gruppo spazialista [...] milanese. Dopo un primo periodo astratto-spaziale ha recuperato suggestioni surreali, ricavate con l'inserimento di particolari anatomici nelle macchie, nei grumi di colore o negli smalti, evocando atmosfere ...
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Storico dell'arte italiano (Pisa 1878 - Milano 1964), prof. nell'univ. di Milano (dal 1915). Figlio di Alessandro, ne ereditò l'indirizzo umanistico. Si interessò in particolare della storia della miniatura [...] (La miniatura fiorentina, 1914; La miniature italienne du Xe au XVIe siècle, 1925; Dictionnaire des miniaturistes, in collab. con E. Aeschlimann, 1940). Altre opere: Les primitifs italiens du XIe au XIIe ...
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Pittore (Pisa 1563 - Londra 1639). Allievo del fratello Aurelio, a diciassette anni si stabilì a Roma presso uno zio, del quale assunse il cognome. Operò a Roma, a Farfa e nelle Marche fino al 1621, quando [...] si recò a Genova e poi a Torino. Fu quindi chiamato in Francia da Maria de' Medici e infine in Inghilterra da Carlo I. Dipinse affreschi nelle chiese romane di S. Giovanni in Laterano, S. Silvestro in ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
paleopatologo
s. m. Esperto di paleopatologia, dello studio delle patologie che si riscontrano nei reperti delle varie epoche dell’antichità. ◆ Tra circa sei mesi si metterà al lavoro una task force di storici della medicina e paleopatologi...