GUINIGI, Lazzaro
Franca Ragone
Figlio maggiore di Francesco di Lazzaro, della nota famiglia lucchese, nacque intorno agli anni Quaranta del Trecento, presumibilmente dal matrimonio del padre con una [...] a Lucca tra i soci della compagnia facente capo al padre Francesco e allo zio Dino di Nicolao, attiva anche a Pisa, Roma, Londra e soprattutto a Bruges: è qui in particolare che egli risulta presente sulla base di numerose testimonianze, una delle ...
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COPPA ZUCCARI, Luigi
Vincenzo Clemente
Nacque a Città Sant'Angelo, allora nella provincia di Teramo, il 13 luglio 1874 da Giovanni e da Maria dei marchesi Cappelli, della famiglia aquilana cui appartengono [...] lei fratello, e Giovanni. Licenziato al liceo "Melchiorre Delfico" di Teramo nel 1893 ed avviato in agraria all'università di Pisa, passò alla facoltà di giunsprudenza di Roma e vi si laureò nel 1897; si laureerà quindi in lettere nel 1902. Vincitore ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 15 maggio 1459 da Sante, signore della città, e da Ginevra Sforza. Aveva appena tre anni quando il padre lo mandò "a Fiorenza a farlo nutrire [...] fu il Machiavelli, che rimase presso l'esercito per tutta la campagna.
L'8 settembre il B. era sotto e mura di Pisa: aperta con le artiglierie una larga breccia presso la porta Calcesana, lanciò le fanterie all'attacco della città. I fanti fiorentini ...
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COSTANTINO di Torres
Evandro Putzulu
Figlio del giudice di Torres Mariano (I) e di Susanna de Thori, nacque probabilmente verso il 1064. Sappiamo che nel 1082 era già associato al trono, ma non conosciamo [...] a quelli che nel resto dell'isola contraddistinsero in quegli stessi anni i non facili rapporti fra autorità locali, i governi di Pisa e di Genova, la Sede apostolica. Le fonti sono concordi nell'attribuire a C. doti di buon sovrano e lo ricordano ...
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Capo della parte popolare di Genova (n. tra il 1440 e il 1445 - m. 1507). Tintore di seta, ebbe un ruolo prioritario durante la rivoluzione antinobiliare del 7 sett. 1506, e quando il 10 apr. 1507 il governatore [...] francese fu costretto a lasciare la città, fu acclamato doge della repubblica. Ma diciotto giorni dopo dové, per il sopraggiungere dell'esercito francese, fuggire a Pisa, ove fu catturato e consegnato ai Francesi, che lo decapitarono. ...
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Comune della prov. di Grosseto (283,7 km2 con 8772 ab. nel 2008). Importante centro minerario; industria meccanica e dei materiali da costruzione.
Di origine incerta, acquistò importanza quando vi fu trasferita [...] . Durante il Medioevo fu comune fiorente, sebbene soggetto sin dalla sua formazione (1226) all’influenza politica delle repubbliche di Pisa e di Siena, che se ne contesero con alterna fortuna il dominio, finché nel 1335, dopo averne distrutte le ...
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EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] sparse la voce della sua morte. I Priori di Fermo chiesero, allora, al governo fiorentino il permesso di far giungere fino a Pisa i suoi parenti per riportare il cadavere in patria. Ma l'E., grazie alla sua fibra robusta, guarì presto; pur trovandosi ...
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BAUMGARTHEN (Baumgarden, Bongarden, Bongard, Bunghard, Bongardo, Mongardo), Johannes, detto Anichino (da Hanneken, diminutivo basso-tedesco di Johannes)
Ingeborg Walter
Del suo anno di nascita non si [...] dello Stato della Chiesa ad opera del legato pontificio cardinale Egidio Albornoz, nelle guerre tra Perugia e Siena, tra Firenze e Pisa, tra i Visconti e i loro vicini, e persino nei conflitti politici interni del Regno di Napoli, il B. fu sempre ...
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Patriota (Sarzana 1798 - ivi 1881); esule negli stati sabaudi per i moti in Emilia del 1831, s'iscrisse alla Giovine Italia ma, coinvolto nei processi del 1833 e condannato a morte in contumacia insieme [...] non ottenne dal duca di Lucca il permesso di risiedere nella città (promosse allora la costruzione della linea ferroviaria Lucca-Pisa). Amico del Gioberti, ebbe da lui nel 1849 una missione diplomatica a Firenze e a Roma; deputato di Genova, avversò ...
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Cronista (n. Parma 1221 - m. prob. nel convento di Montefalcone, Reggio nell'Emilia, dopo il 1288). Della famiglia parmense Adam, di ricca borghesia, entrò nell'ordine francescano (1238) nonostante l'opposizione [...] generale, frate Elia, e all'imperatore Federico II. Da Fano fu trasferito a Lucca (1239), poi a Siena (1241), quindi a Pisa (1243). Da Parma (1247), allora assediata da Federico II, si recò due volte in Francia, nel 1247-48 e nel 1249, visitando ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
paleopatologo
s. m. Esperto di paleopatologia, dello studio delle patologie che si riscontrano nei reperti delle varie epoche dell’antichità. ◆ Tra circa sei mesi si metterà al lavoro una task force di storici della medicina e paleopatologi...