Poeta d'ambito stilnovistico (Pistoia, 2a metà sec. 13º), di cui restano 8 vivaci sonetti, uno dei quali in provenzale diretto a Pietro III d'Aragona. ...
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Poetessa (Pistoia 1727 - Firenze 1800). Celebre improvvisatrice, fu incoronata in Campidoglio nel 1776 non senza contrasti e fra le proteste di Pasquino. Gli Atti dell'incoronazione di Corilla Olimpica [...] furono pubblicati da G. Bodoni ...
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Letterato (Cortona 1785 - Pistoia 1821); ebbe vita avventurosa e tormentata che concluse col suicidio; compose un gran numero di tragedie (Deianira, 1811; Druso, 1813; Cola di Rienzo, 1820-21), notevoli [...] per una consumata abilità tecnica che bene dissolve l'aperta intonazione metastasiana ...
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Latinista italiano (Piastre, Pistoia, 1872 - Firenze 1954); prof. all'univ. di Malta (1913-24). I molti ed eleganti carmi latini gli valsero tre volte (1914, 1921, 1945) il primo premio nelle gare di poesia [...] latina di Amsterdam ...
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Scrittore e patriota (Pistoia 1828 - Montale 1906). A Curtatone combatté col battaglione universitario e ne narrò le gesta nei Ricordi storici del battaglione universitario toscano (1891). Studioso di [...] letteratura inglese, tradusse anche dal greco e dal latino e lasciò notevoli scritti sui dialetti e la letteratura dialettale della Toscana ...
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Sacerdote (Pistoia 1769 - Firenze 1847); prof. di letterature antiche a Pisa, poi (1818-22) a Varsavia, si dedicò soprattutto alla storia della cultura polacca e ai suoi rapporti con quella italiana (Feriae [...] Varsavienses, 1818-19; Bibliografia critica, 1834-42, dei rapporti tra Italia, Russia e Polonia); lasciò anche opere di erudizione e di storia pistoiese ...
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Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791) ...
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Letterato italiano (Mondolfo 1887 - Pistoia 1918). Dopo esordî come poeta (Poesie, 1905; Odi, 1907) si dedicò allo studio della letteratura italiana e straniera, rivelando doti di fine e vivace saggista, [...] pur se privo di un solido metodo critico (Chateaubriand, 1910; Pagine di critica letteraria, 1911; Bozzetti di letteratura italiana e straniera, 1914; Lorenzo Sterne, 1915; Ritratti letterari, post., 1921) ...
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Umanista (n. Pistoia 1466 - m. 1515), dettosi grecamente Carteromaco. Studiò prima a Roma, poi a Firenze dal 1483 al 1493. Trasferitosi a Padova, passò quindi a insegnare lettere greche a Venezia. Fu gran [...] parte nell'Accademia fondata da Aldo Manuzio. Sostenne tra i primi la superiorità del greco sul latino (De laudibus litterarum graecarum, 1504) ...
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Verseggiatore (Pistoia tra il 1391 e il 1393 - Firenze 1429). Fu gonfaloniere (1421), lettore di legge nello Studio fiorentino, ambasciatore. Lasciò rime petrarcheggianti, ancora non ben distinte da quelle [...] del nonno, Buonaccorso il Vecchio (m. tra il 1390 e il 1395). L'ediz. canonica resta per ora quella del Casotti (1718): su questa e sui 61 mss. noti si dovrà operare la discriminazione tra i due canzonieri ...
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pistoiese
pistoiése agg. e s. m. e f. – Della città di Pistoia, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p.; l’Appennino p.; il dialetto p. (o, come s. m., il pistoiese), il dialetto toscano parlato a Pistoia; abitante, originario...
incenerare
v. tr. [der. di cenere] (io incénero, ecc.). – 1. non com. Spargere di cenere, coprire di cenere: soffiando nel fuoco, hai incenerato tutto il focolare (o ti sei incenerati i capelli). 2. ant. Ridurre in cenere, incenerire; intr....