sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] Saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. Ma nel corso del 5° secolo a.C. il termine finì per indicare quel gruppo di filosofi che – giunti ad Atene da altre città – vi insegnavano, a pagamento, la retorica, ossia l’arte della ...
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Scrittore greco (sec. 6º a. C.), autore di una specie di teogonia, Le sette caverne (‛Επτάμυχος), che fu detta la prima opera di prosa greca. Dai pochi frammenti a noi giunti si ricava che dovette aver [...] contatti con la teogonia orfica e influsso su Pitagora, che sarebbe stato scolaro di Ferecide. ...
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L’atto dell’anima che dopo la morte torna a vivere in un altro corpo. Si tratta di una credenza largamente diffusa anche presso i popoli di interesse etnologico. Fra i Greci fu una dottrina peculiare all’orfismo, [...] che fece presa sui filosofi (Pitagora, Empedocle, Platone ecc.) e sui poeti (Pindaro), però limitatamente a una piccola minoranza. Invece in India essa è diffusa presso larghe masse della popolazione, in connessione con il concetto del karman, per ...
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L'ultimo teorema di Fermat
L’ultimo teorema di Fermat
Si chiamano pitagoriche quelle terne (x, y, z) di numeri naturali non nulli che soddisfano l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2, interpretabile geometricamente [...] 8, 10), (9, 12, 15) ecc.: infatti, stante la omogeneità della relazione x 2 + y 2 = z 2, se (x, y, z) è una terna pitagorica, lo è anche (kx, ky, kz) per qualunque k naturale non nullo.
Il problema sorge quando, anziché l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2 ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] VI e il IV sec. il cambiamento fu molto drastico: è dubbio che Talete abbia mai scritto qualcosa ed è quasi certo che Pitagora non scrisse mai nulla. Si può essere scienziati e perfino matematici senza mai scrivere nulla, ma in questo caso la scienza ...
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MAGNA GRECIA
Arnaldo MOMIGLIANO
Secondina Lorenzina CESANO
. Origine ed estensione del nome. - Con l'espressione Μεγάλη 'Ελλάς (lat. Graecia magna, anche Graecia maior) si designarono, complessivamente, [...] scambî economici culturali durante il sec. VI a. C., tra la Magna Grecia e la Ionia, dalla quale appunto giunsero in Italia Pitagora di Samo e Senofane di Colofone; ma è press'a poco impossibile determinare quanto la Magna Grecia ha dato e quanto ha ...
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TELEFANE (Τηλεϕανής, Telephănes)
Lucia Morpurgo
Scultore focese, fiorito probabilmente nella prima metà del sec. V a. C.; è noto per un passo di Plinio, da cui risulta che era un artista di altissimo [...] valore, tale da non temere il confronto con Policleto, Mirone e Pitagora, benché assai meno noto di essi, sia perché le sue opere erano confinate in Tessaglia, sia perché volutamente trascurato per avere speso il suo ingegno a servigio dei re ...
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RINCARNAZIONE
Nicola Turchi
S'intende per rincarnazione la nuova nascita dell'anima entro un altro corpo. La credenza nella rincarnazione si riscontra presso i primitivi, presso gli antichi Indiani [...] in Oriente, presso gli orfici (e presso i filosofi che ne hanno subito l'influenza: Pitagora, Empedocle, Platone) in Occidente, e nella teosofia moderna.
Presso i primitivi la rincarnazione è credenza comune e dipende dalla loro convinzione circa l' ...
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TERRACINI, Alessandro
Erika Luciano
– Nacque a Torino il 19 ottobre 1889 in un’agiata famiglia ebraica, da Benedetto e da Eugenia Levi.
Frequentò il liceo classico Cavour. Fin dall’adolescenza dimostrò [...] una speciale passione per la matematica risolvendo 92 problemi proposti su Il Pitagora, Mathesis e sul Periodico di matematiche.
Conseguito il diploma di maturità con licenza d’onore, nell’autunno del 1907 si iscrisse al corso di laurea in matematica ...
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Così dai Pitagorici vennero detti due numeri interi a e b, quando i divisori di a dànno per somma b, e i divisori di b dànno per somma a (escludendosi il numero stesso dai suoi divisori). Secondo Giamblico, [...] sembra che Pitagora conoscesse almeno la coppia 220 e 284. I numeri amicabili (o amici) di sé stessi sono chiamati perfetti (6, 28....). Una regola per trovare coppie di numeri amicabili fu poi data dal matematico arabo Thābit ibn Qurrah (seconda ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...