numero femminile
numero femminile nella tradizione filosofica della scuola pitagorica, numero naturale n pari e maggiore di 2. La locuzione non è più in uso e non ha alcun significato matematico. ...
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Matematico greco (seconda metà sec. 5º a. C.) della scuola pitagorica, all'incirca contemporaneo di Archita. Pare che dimostrasse geometricamente l'irrazionalità di un certo numero di radicali quadratici: [...] √_________3, √_________5, √_________6, ..., √____________________17. Le sue ricerche furono genialmente sviluppate dal suo allievo Teeteto e confluirono nel famoso X libro degli Elementi di Euclide. Stando ...
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numero maschile
numero maschile nella tradizione mistico-filosofica della scuola pitagorica, numero naturale n ≥ 3 e dispari. La locuzione non è più attualmente in uso e non ha alcun significato matematico. ...
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Mendeleev, Dmitrij Ivanovič
Antonio Di Meo
L’ideatore della ‘tavola pitagorica’ dei chimici
Scienziato russo dai molteplici interessi culturali, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, Mendeleev [...] si pose il problema di trovare le relazioni sistematiche presenti nel mondo degli elementi chimici. In seguito alla scoperta della legge della periodicità, ideò la grande tavola degli elementi chimici ...
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Antico musico e musicologo ateniese (5º sec. a. C.) della scuola pitagorica; fu maestro di musica di Pericle e per questa sua amicizia fu ostracizzato nel 450-440 circa. Scrisse la più antica opera in [...] prosa in dialetto attico: un discorso su metrica, ritmica e musica ...
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Matematico greco (forse sec. 4º a. C.), l'unico della scuola pitagorica sul quale ci siano rimaste notizie di qualche rilievo. Della sua opera si sa soltanto che chiamò rettilinei i numeri primi (ἀριϑμοὶ [...] εὐϑυγραμμικοί) e che è l'autore di un metodo (detto epantema o fiorita di T.) per la risoluzione di un particolare tipo di sistemi di equazioni lineari, nei quali egli nettamente distingue i dati (ὡρισμένα) ...
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Nearco
Filosofo di Taranto (3° sec. a.C.). Fu seguace della scuola pitagorica. A lui Catone, nel Cato maior di Cicerone, fa risalire la tradizione di un discorso di Archita contro il piacere. Secondo [...] la storiografia più recente sarebbe soltanto un’invenzione letteraria di Cicerone ...
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numeri pitagorici
numeri pitagorici locuzione generica che può riferirsi, in aritmetica, ai numeri interi positivi che formano una → terna pitagorica oppure, in musica, ai termini della successione 1/2, [...] /22, 32/23, 33/24, ...; l’i-esimo termine di tale successione è perciò 3i−2/2i−1. Tale successione è la successione dei rapporti tra le frequenze di note che costituiscono un intervallo di quinta, che sono alla base della cosiddetta scala pitagorica. ...
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Frase latina («l’ha detto egli stesso») con cui ci si richiama all’autorità di qualcuno. Corrisponde al greco αὐτὸς ἔϕα usato, secondo Cicerone, nella scuola pitagorica per convalidare le verità dichiarando [...] che erano state asserite dallo stesso Pitagora. Nel Medioevo la formula fu adoperata con riferimento ad Aristotele, negli ambienti dove egli era considerato come suprema autorità nella filosofia. ...
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Filosofo pitagorico (sec. 5º a. C.); a causa dei violenti moti antipitagorici, si trasferì da Crotone a Tebe dove divenne maestro di Epaminonda e inaugurò una tradizione pitagorica a cui appartennero Filolao [...] e i suoi scolari Simmia e Cebete ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...