Matematico e filosofo neopitagorico (2a metà 1º sec. d. C.). Ci sono giunti di lui una ᾿Αριϑμητική ("Introduzione aritmetica"), in due libri, nella quale, sulle orme del pitagorismo, platonismo e neoplatonismo, [...] N. concepisce i numeri come principî della realtà, modelli preesistenti alla creazione demiurgica del mondo; e un ᾿Εγχειρίδιον ἁρμονικῆς ("Manualetto di armonia"), che è la nostra fonte più antica sulla musica pitagorica. ...
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Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] nella filosofia greca da Parmenide e dagli eleati, per i quali esso coincideva con il non-essere, per la tradizione pitagorica antica e per gli atomisti il v. è non solo esistente, ma principio ontologico degli enti; dialetticamente connesso al ...
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Nome di due filosofi greci: 1. Peripatetico (3º-2º sec. a. C.), autore di una Διαδοχὴ τῶν ϕιλοσόϕων ("Successione dei filosofi"), che fu utilizzata da Diogene Laerzio. 2. Uno dei rappresentanti della scuola [...] dei Sestî a Roma; ebbe (18 o 20 d. C.) come scolaro Seneca, che in due delle sue Epistulae morales ricorda di aver appreso da lui l'amore per l'astinenza pitagorica dai cibi carnei. ...
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Vocabolo usato da Platone, per designare gli abitanti della parte della terra diametralmente opposta all'οἰκουμένη, cioè al continente formato dall'Europa, dall'Asia e dalla Libia. Il concetto di Antipodi [...] presuppone quello della sfericità della Terra, ammessa, come è noto, dalla scuola pitagorica; anzi ai Pitagorici si fa risalire anche di solito il concetto stesso di Antipodi. Secondo una dottrina che poi si consolidò nel periodo più florido della ...
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Filosofo ed erudito poligrafo, nato a Como nel 1841, morto a Todi nel 1918. Studiò diritto a Padova, poi storia e geografia a Bologna, quindi matematica, scienze naturali ed economiche in Italia e all'estero; [...] essere e del conoscere, dai punti indistinti di energia sino all'uomo".
Secondo il C., la dottrina di Pitagora sarebbe conforme alla tradizione del pensiero italico e latino, quindi una filosofia italiana, ch'egli, ardente nazionalista, contrapponeva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nella cultura cristiana
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Padri della Chiesa e gli scrittori ecclesiastici della [...] ecclesiastici come specchio dell’eterna lode a Dio dei cori angelici e del creato. Questa concezione collega l’antica tradizione pitagorico-platonica della musica delle sfere con l’idea che il cielo risuoni dei canti dei beati, e che tutto l ...
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PANDINA (Πανδίνα)
C. Gonnelli
Dea il cui nome è testimoniato solo su alcune monete del IV sec. di Ipponio e di Terina.
Varie supposizioni sono state fatte intorno alla sua essenza. Si è identificata [...] e Hemera, Selene, Ecate o si è collegato il suo nome con δῖνος, arrivando a postulare un legame con la dottrina pitagorica della rivoluzione dei corpi celesti. Altri cercano di spiegare il nome collegandolo a radici latine, ma il risultato non è più ...
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Sozione
Nome di due filosofi greci. I. Peripatetico (3°-2° sec. a.C.), autore di una Διαδοχὴ τῶν φιλοσόφων («Successione dei filosofi»), che fu utilizzata da Diogene Laerzio. II. Uno dei rappresentanti [...] della scuola dei Sesti a Roma. Ebbe (18 e 20 d.C.) come allievo Seneca, che ricorda di aver appreso da lui l’amore per la frugalità e l’astinenza pitagorica dalla carne. ...
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L'ultimo teorema di Fermat
L’ultimo teorema di Fermat
Si chiamano pitagoriche quelle terne (x, y, z) di numeri naturali non nulli che soddisfano l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2, interpretabile geometricamente [...] 8, 10), (9, 12, 15) ecc.: infatti, stante la omogeneità della relazione x 2 + y 2 = z 2, se (x, y, z) è una terna pitagorica, lo è anche (kx, ky, kz) per qualunque k naturale non nullo.
Il problema sorge quando, anziché l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2 ...
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Fedone
(Φαίδων; Phaedo) Dialogo di Platone in cui si racconta l’ultimo giorno di vita di Socrate (399 a.C.), trascorso in carcere a dialogare con i discepoli. La filosofia è «preparazione» alla morte, [...] (precedente alla nascita, come è provato dalla «reminiscenza»). Rispondendo a Simmia e Cebete, Socrate confuta la tesi pitagorica dell’anima come «armonia» e quella anassagorea dell’«intelligenza cosmica»; poi fornisce nuovi argomenti a sostegno dell ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...