Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] e dipingendo le infinite vicende di singolari, taumaturgiche trasformazioni, e adottando persino il rincalzo delle dottrine pitagoriche, si addentra nel complesso più geloso con cui si manifesta l'amministrazione provvidenziale dell'universo, palesa ...
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PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come [...] Queste sollecitazioni hanno portato in seguito a diverse chiarificazioni e alla creazione di teorie. Da ricordare sarebbero le concezioni pitagoriche del IV sec. a. C., il sistema già grandioso di Eudoxos di Cnido, la visione del mondo di Aristotele ...
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Platone
Stefano De Luca
Il filosofo delle idee
Platone è – insieme al suo grande allievo, Aristotele – il più importante pensatore dell’antichità. Per comprendere l’ispirazione della sua filosofia, [...] l’uomo accede tramite il puro ragionamento, perché esse si trovano già nella nostra anima. Facendo sue le dottrine orfico-pitagoriche (Orfeo), Platone ritiene che l’anima sia immortale e che si incarni più volte nei corpi: prima di incarnarsi essa ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in Magna Grecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] le tuniche bianche delle figure maschili. Il simbolismo della scena è stato messo in relazione con le dottrine orfico-pitagoriche, in quel tempo ampiamente circolanti in ambito magno-greco. La danza intrecciata di tipo labirintico, accompagnata dal ...
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PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] che Cicerone (De fin., v, 2, 4) visitò; vi era annesso un santuario delle muse in relazione alla concezione musicale pitagorica. Gli abitanti di Crotone lo venerarono come Apollo Iperboreo; si determinò un rapporto fra la figura di P. e il santuario ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] dai quali si apprende che i maggiori pensatori dell'Ellade, da Solone e da Talete a Platone, a Eudosso, a Pitagora, viaggiarono in Egitto, e ascoltarono i sacerdoti, ci conducono anzi a sospettare che molti contributi delle scuole greche più antiche ...
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PROCLO di Costantinopoli
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Pensatore greco del sec. V d. C., ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia [...] " di Platone; un altro più importante ci rivela che i teoremi II, 9 e 10 di Euclide sono proposizioni pitagoriche, formulate in vista di una dimostrazione geometrica della legge di formazione dei numeri "laterali" e "diametrali" che dànno le ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] indicazioni sui rapporti di lunghezza (dello spessore della parete e delle dimensioni interne della campana) corrispondenti alle proporzioni pitagoriche che regolano i pesi o viceversa.
L'organo, la cui presenza nel mondo greco-romano è attestata a ...
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LUPI, Roberto
Tiziana Affortunato
Nacque a Milano il 28 nov. 1908 da Ermanno, maestro elementare, e da Maria Torelli. Fu avviato agli studi musicali all'età di otto anni, grazie anche a un ambiente [...] ossia nell'intervallo. La fede incrollabile nella forza evocatrice dell'intervallo, inteso nelle sue particolari congiunture matematico-pitagoriche e in prospettiva teosofica quale perenne tensione tra l'uomo e il cosmo, caratterizza la personalità ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] piano teorico, d’altro lato, la nuova filosofia della natura del Rinascimento (in cui rifluivano suggestioni pitagoriche, neoplatoniche e stoiche) proponeva schemi del mondo alternativi a quello aristotelico; per altro aspetto le discussioni sulla ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...