Il terzo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole.
La parte compatta, solida, della superficie terrestre, che emerge dalle acque, oppure la parte superficiale, esterna, della crosta terrestre, [...] celeste. Per quanto si sa, l’idea che la T. fosse una sfera venne introdotta nel 6° sec. a.C. dai Pitagorici, soprattutto in base alla supposta perfezione geometrica della forma sferica. Nel 4° sec. a.C., Aristotele enunciò, forse riprendendole da ...
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È l'astenersi da qualche cosa, e particolarmente da qualche cibo o bevanda per un motivo religioso. Questa osservanza s'incontra di frequente, e può fondarsi su ragioni diverse.
1. Dalle carni di animali [...] dei seguaci di alcune religioni (p. es., degli orfici). Ma certi animali erano ritenuti impuri anche da vivi; così ai pitagorici erano proibiti in generale tutti gli ovipari insieme con le uova, e anche alcuni pesci e, tra i vegetali, le fave ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] con i Babilonesi, impararono a distinguere gli a. erranti da quelli che formavano le altre costellazioni. Furono forse i pitagorici a siglare le corrispondenze fra le divinità (e perciò gli a.) del pantheon babilonese e quelle greche alle quali esse ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] se tutte le lunghezze siano commensurabili tra esse. Fu la geometria a far comprendere che non è così: il teorema di Pitagora, per cui vale c2=a2+b2 per i tre lati di un triangolo rettangolo, suggerisce l’estrazione di radice quadrata come quinta ...
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De Meteoris (Meteorologica)
Enrico Berti
Titolo con cui nel Medioevo venivano indicati i Meteorologica, opera di Aristotele, in quattro libri, collocata dagli editori, secondo il disegno dell'autore, [...] di D. nascono dal noto brano di Cv II XIV 5-7, concernente la Galassia.
Quivi D. dapprima riferisce l'opinione dei pitagorici (cfr. Meteor. I 8, 345a 13-18), che nel testo aristotelico è divisa in due dottrine distinte: di queste D. riporta solo ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] particolare ebbe il De institutione musica, che trasmise al Medioevo, non sempre rettamente intese, le dottrine musicali dei pitagorici greci, e fu, insieme con gli scritti musicali di Cassiodoro, alla base degli studî teorici fino alla fine ...
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Scienza che ha per oggetto la descrizione interpretativa della superficie terrestre o di sue parti, intendendo per ‘superficie terrestre’ lo spazio tridimensionale dove la massa solida della Terra (litosfera) [...] particolareggiate di paesi e genti: il filosofo ionico Anassimandro elaborò il primo disegno del mondo conosciuto; i pitagorici intuirono la sfericità della Terra; Aristotele affrontò vari problemi di g. fisica; Ecateo ed Erodoto delinearono efficaci ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] , ad aspre polemiche letterario-politiche, di cui restano documento gli scritti satirici Ragguaglio d'un'adunanza dell'Accademia de' Pitagorici (1810), e l'Hypercalypsis, cominciata nel 1810 e pubblicata nel 1816, come opera di Didimo Chierico (v ...
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GEOMETRIA (gr. γεωμετρία)
Federigo ENRIQUES
Gin. F.
1. Le origini. - Geometria significa etimologicamente "misura della terra", e rimane ancora traccia di questo significato nella denominazione di "geometri" [...] e BC fanno con AB, si calcolano AC e BC). Ma i più grandi progressi della geometria greca sono dovuti alla scuola pitagorica.
Pitagora stesso avrebbe scoperto che la somma degli angoli d'un triangolo è eguale a due retti, e stabilita in generale la ...
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TABU (o tapu; pron. tàbu)
Nicola Turchi
Parola polinesiana, usata indifferentemente come aggettivo, nome e verbo e costituita di due elementi: ta "marcare, notare" e bu particella intensificativa; con [...] a Gerapoli di Siria, il canguro presso varie tribù australiane, le carni in genere presso gli orfici, le fave presso i pitagorici, ecc.
3. Tempi. Anche certi giorni e periodi di tempo possono essere tabu specialmente in relazione a fenomeni lunari o ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...