NAVIGAZIONE
Aristide CALDERlNl
Mario LABROCA
Marino LAUREATI
Eugenio MODENA
Luigi BIONDI
Guido FERRO
Pino FORTINI
Alessandro GRAZIANI
Arrigo CAVAGLIERI
* Gu. Z.
. Si naviga o in vista [...] che vengono dopo di lui. La loro importanza è ben altra per i navigatori dell'Oceano e viene infatti valutata da Pitea di Marsiglia e da altri che alludono alla navigazione oceanica.
Per il calcolo della rotta, mancavano agli antichi quasi del tutto ...
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Costante De Simone
– Navigazione marittima. Navigazione aerea. Navigazione Terrestre. Navigazione internautica. Sitografia
Navigazione marittima. – Il recente sviluppo massiccio dei traffici mercantili marittimi, che oggi investe l’intero globo con una densità di naviglio mai avutasi in precedenza, ... ...
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Arte e attività del navigare sull’acqua con imbarcazioni, in superficie (n. sopracquea) o sottomarina (n. subacquea); si pratica in mare (n. marittima: a seconda delle zone percorse, costiera o alturiera; mediterranea, oceanica ecc.) o nelle acque interne (n. lacustre, fluviale ecc.). Per estensione, ... ...
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Parte introduttiva
di Costante De Simone
Alle tradizionali forme di n. si sono aggiunte, per estensione, quella terrestre automobilistica e anche più semplicemente pedonale ed escursionistica, grazie alla disponibilità per gli utenti degli ausili di radiotelecomunicazioni via satellite di navigazione ... ...
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Navigazione
Margherita Zizi
L’arte di percorrere fiumi, laghi, mari e oceani
La navigazione ha dato un contributo determinante allo sviluppo delle civiltà umane, ampliando gli orizzonti geografici e mentali dell’uomo. L’arte di condurre le imbarcazioni attraverso fiumi, laghi, mari e oceani è stata ... ...
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Michel Mollat du Jourdin
Introduzione
La navigazione è l'arte - oggi la scienza - che ha come oggetto il modo di condurre una nave in porto sana e salva. Questa attività presuppone: 1) la scelta di un bastimento adeguato alle prestazioni richieste nonché alle condizioni idrologiche e meteorologiche ... ...
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navigazióne [Der. del lat. navigatio -onis, dal part. pass. navigatus di navigare, che è da navis "nave"] [LSF] Il procedere galleggiando sull'acqua del mare, di un lago, un fiume e simili (n. marina, lacustre, fluviale, ecc.). (b) Estensiv., il procedere in un fluido generico, in partic. nell'aria ... ...
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Manuel de Donato
Publio Magini
Paolo Santini
(XXIV, p. 435; App. I, p. 892; II, 11, p. 389; III, 11, p. 200).
Navigazione marittima.
Dal 1960 il progresso della n. marittima si è manifestato attraverso nuove e più evolute soluzioni nel campo delle realizzazioni pratiche, ma i principi su cui sono ... ...
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Mario BINI
Publio MAGINI
Gaspare SANTANGELO
Dante GAETA
Vittorio Villa
*
(XXIV, p. 435; App. I, p. 892; II, 11, p. 389).
Navigazione marittima.
Navigazione astronomica. - Rispetto alla trattazione contenuta nel vol. V (p. 134) di questa Enciclop. (v. astronomia: Astronomia nautica), niente è variato ... ...
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(XXIV, p. 435; App. I, p. 892)
Publio MAGINI
Sergio FERRARINI
Navigazione aerea (XXIV, p. 441). - La seconda Guerra mondiale ha dato un impulso straordinario alle tecniche e all'entità del traffico aereo. Come risultato generale, la navigazione aerea ha acquistato una fisionomia organizzativa e tecnica ... ...
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PYTHAGORAS (Pitagora Reggino)
Carlo Albizzati
Scultore greco, nativo di Samo, ma vissuto a Reggio (Rhègion), in Magna Grecia, tanto che gli antichi lo chiamarono "Reggino": sopra una base di statua, [...] (Paus., VI, 7, 10) due volte premiato alla corsa. Un'altra statua iconica era quella del cantore Cleone figlio di Pitea, effigiato come citaredo, a Tebe.
Si ricordano di P. parecchie statue di eroi, ma senza notizie circa le circostanze della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli germanici
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni germaniche, di origine indoeuropea, dopo secoli [...] economiche
La prima identificazione delle popolazioni germaniche può essere fatta risalire al IV secolo a.C., quando Pitea di Marsiglia, durante il suo viaggio nel Nord Europa, riconosce la profonda diversità all’interno dell’indefinito ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] citazioni relative a vicende storiche o ad aspetti morali dei Celti si fanno sempre più frequenti in età ellenistica (Timeo, Pitea, Eratostene, ecc.), ma della storiografia che si occupò dei Celti non si è conservato quasi nulla.
La fonte greca più ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] con l'Africa orientale e con i paesi del Nilo.
Dall'altro lato del mondo conosciuto, ancora verso il 330, il marsigliese Pitea, movendo alla ricerca dei paesi di provenienza dello stagno e dell'ambra, naviga le coste atlantiche della Gallia e della ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] furono quelli dei bematistai, cioè di coloro che misuravano la Terra percorrendola a piedi. Per quanto riguarda il viaggio di Pitea, sia Polibio sia Strabone sono scettici riguardo all'impresa, tuttavia Marsiglia nella seconda metà del IV sec. a.C ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] dalle coste dell'Europa settentrionale l'a. arrivava fino all'Egeo lungo un fiume chiamato Eridano (mod. Elba o Vistola?). Il viaggiatore massiliese Pitea (IV sec. a. C.) sapeva che il mare gettava l'a. sul lido dell'isola d'Abalo presso il paese dei ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] tradizione storica intorno a popolazioni germaniche, risale alla seconda metà del sec. IV a. C. e ci viene dal massiliota Pitea. I primi ad aver contatti diretti con i Germani furono i Romani, che entrarono in rapporto con essi nella Gallia. Come ...
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Sino a una trentina d'anni fa, di questo poeta, che pure ebbe fama presso gli antichi, non possedevamo che pochi frammenti. Ma nel 1896, furono scoperti in Egitto, in due rotoli di papiro del sec. I o [...] , su Alessidamo vincitore, ghirlande di fiori: le vergini, che, intrecciate le chiome di fiori di fresco giunco, muovono contro a Pitea. Egli vede e osserva con rapimento, e se ne inebria, l'azzurro del cielo, la verzura delle foreste, il glauco del ...
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TIMEO (Τίμαιος, Timaeus)
Arnaldo Momigliano
Storico greco. I dati cronologici sono imprecisi. Luciano asserisce che arrivò a 96 anni; ed era certamente vivo circa il 264 a. C., anno in cui finiva press'a [...] proprî viaggi dovevano avere parte prevalente le informazioni libresche: T. ha il merito di aver preso sul serio i viaggi di Pitea e di avere per primo dato uno schizzo di etnografia celtica. Le accuse di Polibio contro di lui si rivolgono appunto a ...
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