Nome con cui è noto il pittore Giovanni Mannozzi (San Giovanni Valdarno 1592 - Firenze 1636). Allievo di M. Rosselli fino al 1610, studiò anche l'opera grafica di J. Callot e G. Parigi; lavorò specialmente [...] e di via Cennini, tra le sue prime opere) e nei dintorni (villa della Quiete; villa Corsini a Mezzomonte; palazzo Pitti, ecc.); a Roma, superata la formazione manierista, si orientò verso un linguaggio piacevolmente narrativo (abside dei SS. Quattro ...
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Pittore (Venezia 1659 - Londra 1713). Allievo del padre, Giovanni Francesco (n. Cassana, Genova - m. Mirandola 1690), un pittore della cerchia di B. Strozzi, C. si dedicò prevalentemente al ritratto, mantenendosi [...] come copista e restauratore (Cosimo III, Ritratto di cacciatore, La cuoca, Uffizi; La congiura di Catilina, da S. Rosa, Pal. Pitti). Nulla rimane della sua attività a Londra, dove fu chiamato da Anna Stuart. Suo fratello minore, Giovanni Agostino (n ...
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BOCCHI, Faustino
Camillo Boselli
Figlio di Giacomo e di Giulia Faioni, nacque in Brescia il 17 giugno 1659. Non sappiamo se il B. si sia mai mosso da Brescia; il Carboni e l'autore del manoscritto K. [...] , Brescia 1877, p. 31; U. Ojetti-L. Dami-N. Tarchiani, La pittura italiana del Seicento e Settecento alla mostra di palazzo Pitti (catal.), Milano 1923, pp. 21, 39; M. Nugent, Alla mostra della pittura del 600 e 700. Note ed impressioni, San Casciano ...
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GABBIANI, Anton Domenico
Alessandro Serafini
Figlio di Giovanni e Maria Simi, nacque a Firenze il 13 febbr. 1652. Secondo il racconto delle fonti (la biografia di F.S. Baldinucci [1725-30] e quella [...] . Un dessinateaur à l'époque du "grand tour", ibid., pp. 83 s., 88, 91; M. Gregori, Uffizi e Pitti, Udine 1994, p. 428; Visite reali a palazzo Pitti. Ritratti dal XVI al XVIII secolo, a cura di M. Chiarini - M. De Luca Savelli, Firenze 1995, pp. 70 ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] . Ritorno di bersaglieri italiani da una ricognizione (olio su tela, cm 57,5 × 95, Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti) e Episodio della guerra del 1859. Un’imboscata di bersaglieri italiani in Lombardia (olio su tela, cm 56,8 × 94,4 ...
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Pittore (Colonia 1552 - Praga 1615). Formatosi sotto l'influsso di B. Spranger, dal 1574 al 1587 operò a Roma, Firenze, Venezia; a Praga dal 1592, fu pittore di corte di Rodolfo II e poi dell'imperatore [...] Mattia. Rappresentante del "manierismo internazionale", nei suoi dipinti allegorici e mitologici porta a un estremo di raffinata eleganza i dati desunti dalla "maniera" italiana. Opere nel Kunsthistorisches Museum di Vienna e a Firenze (pal. Pitti). ...
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Abercorn
R. Cramp
Località nei pressi della riva meridionale del Firth of Forth nella contea del West Lothian, in Scozia. Probabilmente sede di un vescovado della Chiesa romana, sembra vi venisse in [...] , mentre dal 681 al 685 fu sede di un vescovo anglosassone di nome Trumwine. L'area fu sempre soggetta alle aggressioni dei Pitti e, dopo la partenza di Trumwine, il vescovado cessò di esistere. A. fu a lungo centro di raccordo tra la Chiesa celtica ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] visione dal sotto in su) e correggesca. Nel 1637, in un breve soggiorno a Firenze, P. aveva dato inizio in palazzo Pitti, per Ferdinando II, alla decorazione della Sala della Stufa con le Quattro Età. Tornato nel 1640 a Firenze per finire tali ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, Andrea del Sarto e Pontormo; seguì anche Santi di Tito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle vedove e degli orfani (1616, Gall. Pitti). ...
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Architetto e scultore (Firenze 1377 - ivi 1446). Riconosciuto, già dai suoi contemporanei (dall'Alberti che gli dedicò il suo trattato Della Pittura, all'autore della nota biografia, dai più identificato [...] infine, nell'ambito dell'edilizia civile, il suo intervento nel palazzo di Parte Guelfa e il nucleo originale di palazzo Pitti. Genio poliedrico, inventore di macchine e congegni, architetto militare, il B. rivela nelle sue opere ricerche costanti di ...
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pitta2
pitta2 s. f. [lat. scient. Pitta, da una voce di origine telugu]. – Genere di uccelli passeriformi pittidi che comprende una ventina di specie diffuse in Africa, Asia e Australia, fra cui la p. del Bengala (lat. scient. Pitta brachyura),...
pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).