CORSINI, Neri iunior, marchese di Lajatico
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 13 ag. 1805 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten. Nel 1834, anno in cui ottenne [...] contare sull'appoggio piemontese. Il Bon Compagni, ministro sardo a Firenze, lo invitò a tentare il possibile. A palazzo Pitti, il Baldasseroni gli riferì che il granduca era disposto ad aderire alla guerra contro l'Austria, a riattivare lo statuto ...
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FERRI, Domenico
Amalia Pacia
Nacque a Selva Malvezzi (ora frazione di Molinella, in provincia di Bologna) il 16 apr. 1795da Giovanni e Giovanna Gulini. Capostipite di una famiglia di scenografi e pittori, [...] scalone del palazzo reale di Torino. Tra il 1860 e il 1865 circa partecipò ai restauri del quartiere della Meridiana di palazzo Pitti e diresse l'ammodernamento e la decorazione di alcuni ambienti nelle ville di Poggio a Caiano, di Petraia e di San ...
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DEL PALAGIO, Guido
Franca Allegrezza
Unico figlio di Tommaso di Neri di Lippo e di Isabella Rinucci, nacque probabilmente a Firenze intorno al 1335. La prima data certa della sua vita è comunque il [...] lui piacesse, pure ch'ella fosse sua parente", onde acquistare l'appoggio e la parentela del "maggiore e piú creduto" uomo di Firenze (Pitti, p. 74).
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Carte Strozziane, s. I, filza 137, c. 20;Naddo di Nepo da ...
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CELLINI, Mariano
Enzo Bottasso
Nato a Firenze l'8 dic. 1803 da Gaetano e da Luisa Conti, modesti operai di sartoria, aveva cominciato a lavorare a otto anni, presso un negozio di cartoleria, per passare, [...] a stampare prevalentemente perfetti, splendidi volumi di grande impegno e di limitata diffusione, come i quattro della R. Galleria Pitti illustrata da cinquecento tavole incise su rame da L. Bardi del 1842. Si acuivano intanto i contrasti, tutt'altro ...
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INGHIRAMI, Iacopo
Marco Gemignani
Nacque a Volterra nel luglio 1565 da Giovanni, di famiglia volterrana di lontane origini tedesche, e da Lucrezia Falconcini.
L'I., rimasto presto orfano di entrambi [...] , avvenuta l'8 nov. 1601, Ferdinando I decise di affidare le navi stefaniane all'I., a C. Angelini e a L. Pitti, ognuno dei quali avrebbe retto il comando per una crociera, avvalendosi della collaborazione degli altri due. Il primo cui spettò tale ...
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CORSINI, Bertoldo
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Gherardo di Filippo nacque il 28 nov. 1415. Erede della tradizione che faceva dei Corsini una di "quelle case popolane antiche che hanno il reggimento" [...] di mano di Piero il Passerini vuole abbia preso parte anche il C.: "nel 1466, per le turbolenze suscitate dai Neroni e dai Pitti fu tra i primi a prendere le armi per la difesa di Piero de' Medici".
Ripristinata la logica medicea secondo la quale "le ...
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CALZI, Achille, senior
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza il 15 giugno 1811 da Giuseppe e Teresa Sansoni; prima di dedicarsi agli studi artistici frequentò il locale ginnasio, acquisendo buone nozioni letterarie. [...] Gesù Cristo nel deserto.
Il calcografo fiorentino L. Bardi, che stava pubblicando pregevoli riproduzioni dei tesori della Galleria Pitti ed aveva già assoldato altri incisori faentini, volle pure il C. come collaboratore; nei fascicoli usciti dopo il ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] (Il contadino incivilito)al teatro della Pergola e infine la prima esecuzione italiana del Messia di Haendel avvenuta a palazzo Pitti il 6 ag. 1768, poco prima della morte di Veracini, alla presenza del granduca.
Sempre dal Catalogo apprendiamo che ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] nella piccola casa di borgo S. Jacopo, da dove furono costretti a rifugiarsi, insieme con migliaia di altri sfollati, in palazzo Pitti a causa dell'ordine di evacuazione emanato il 29 luglio dal comando tedesco. Nella notte fra il 3 e il 4 agosto ...
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DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] Firenze (Conti, 1875, p. 83).
Al suo arrivo la serie dei quattro arazzi dedicata ai Continenti (Firenze, deposito di palazzo Pitti) era già stata messa in programmazione e G. C. Sagrestani aveva già fornito il primo bozzetto dell'Asia. La tessitura ...
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pitta2
pitta2 s. f. [lat. scient. Pitta, da una voce di origine telugu]. – Genere di uccelli passeriformi pittidi che comprende una ventina di specie diffuse in Africa, Asia e Australia, fra cui la p. del Bengala (lat. scient. Pitta brachyura),...
pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).