Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] la possedevano, avvenne giusto in questo giro di tempo), è nell'ordine delle cose che anche i pittoridi Napoli - quasi a replicare quel che esperti in questo generedi lavori da utilizzare nella fabbrica del palazzo di Bartolomeo di Capua, logoteta e ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] mosaici delle chiese cristiane; si tratta in generedi quelli meno connotati da significati, sia laici 1040-1116) - e pittoridi uccelli, fiori e bambù. Livelli altissimi raggiunse anche la pittura a soggetto religioso, di cui si ricorda solo quella ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] . C. Zeusi appare già, in pieno, un pittore da cavalletto, cioè un pittoredi quadri (per lo più votivi probabilmente) come del anche un presentimento della futura pittura digenere. Forse un po' più anziano di lui, Parrasio ci appare, attraverso le ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] ); e inoltre C. Conti, destinato di li a poco a farsi un nome come pittoredi storia; L. Pisani, il futuro i macchiaioli, in Le Arti, 1963, 8, pp. 4-7; M. Borgiotti, Il genio dei macchiaioli, Milano 1964, I, pp. 14 ss., 43-45, 339 e passim; A ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] di Salvator Rosa, o l'accostamento alla multiforme varietà della pittura digenere e a quella dei bamboccianti) non consentono più di Historians", 49, 1990, pp. 293-309.
Sul mecenatismo pittorico: V. Martinelli, Alessandro VII e Pierfrancesco Mola, in ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] digenere femminile. Raffaello stesso - per bocca di Beltrando Costabili, legato e corrispondente di Alfonso , Il sacco di Roma, Torino 1983, ad indicem; R. Signorini, La fabella di Psiche e altra mitologia secondo l'interpretazione pittoricadi G. R ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] 1857 - Una società può compiacersi delle cose elevate, di qualunque genere esse siano? Probabilmente no; così, nelle nostre società, fu tenuta nel 1886), pittoridi cui si è perso totalmente il ricordo, dichiarava: ‟Il pittore conoscendo le leggi che ...
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Giulio II
Alessandro Pastore
Giuliano della Rovere nacque ad Albisola il 5 dicembre 1443 di modesta famiglia, da Raffaello e da Teodora di Giovanni Manirola. Ad essi dedicò il 30 aprile 1477 un monumento [...] . In quegli anni nei Palazzi Vaticani avevano lavorato numerosi pittoridi gran nome, fra cui il Perugino, il Pinturicchio e romano e con gli umanisti in genere. Alla notizia dell'elezione di G. gli umanisti di tutta la penisola riversarono poesie d' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] “pensiero visivo”) è genere letterario prettamente cinquecentesco, parafrasi o persino traduzione stilistica del soggetto iconografico: “quidsimile verbale di una realtà visiva, che è la realtà pittoricadi partenza”, di cui dà identiche suggestioni ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] riporta una lettera di Epifanio il Saggio, risultò di grande utilità per altri pittoridi icone di Mosca, molti dei testimonianze di questo generedi produzione sono i 'manoscritti fratelli' di San Pietroburgo (Saltykov-Ščedrin, Lat. Q.v.V.1) e di New ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...