Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] . il significativo appellativo di Arcagnolo - da cui deriva Orcagna - e lo reputarono uno dei maggiori pittoridi Firenze, come è di Taddeo Gaddi nel refettorio di Santa Croce; con queste due opere ha inizio la lunga serie di decorazioni di tal genere ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] geometrico, floreale o intrecciato; figurata, con immagini digenere o scene bibliche) e nella tecnica (a cuneo pittori. Alla c., sia in vita sia sui fianchi, l'uomo poteva sospendere una daghetta o un pugnale che scendeva lungo la coscia destra. Di ...
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MIRADORI, Luigi detto il Genovesino
Alessandro Serafini
– Le scarse notizie sulle origini del M. non consentono di stabilire con esattezza la data e il luogo della sua nascita. È plausibile che sia [...] primo piano mostrano il suo interesse per la pittura digenere.
Nel 1640 il M. dipinse una grande tela arts, II (1960), pp. 98-100; G. Fiori, Notizie biografiche dipittori piacentini dal ’500 al ’700, in Archivio storico per le province parmensi ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] stile appare d'ispirazione popolare, benché vi lavorassero pittoridi talento come Tevdore; alcuni schemi iconografici risultano originali dei peccati del genere umano. Alcuni dettagli delle pitture o delle iscrizioni permettono di precisare che si ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] allegoriche disposte con naturalezza, quasi come in una scena digenere (Pavanello, 1998).
Verso il 1775 il G. intervenne p. 91; L. Livan, "Il pittore storico" G. G., tesi di laurea, Università di Padova, facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1934-35; ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] in modo mimetico il genere autobiografico – mescolò il piano della realtà (l’ispirazione fornita dalla vita e dall’arte del pittore Fabrizio Clerici) e quello della finzione (l’esistenza esemplare e misteriosa di un artista, giunto, alle ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] preparatori del C., ma va detto che anche se diventò uno dei pittoridi maggior successo del suo secolo, il C. era un disegnatore nato e , caricature, disegni digenere, di imitazione (per i disegni eseguiti nella maniera di antichi maestri, vedi ...
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STROZZI, Giulio
Paolo Cecchi
STROZZI, Giulio. – Nacque a Venezia e fu battezzato nella parrocchia di S. Marziale il 15 settembre 1583 (Baroncini - Collarile, 2016, p. 22), figlio naturale di Roberto [...] – Strozzi aveva prodotto testi poetici per musica, digenere vuoi cameristico vuoi teatrale. Attorno al 1627 imbastì de gl’illustri pittori veneti, Venezia 1648, p. 253; Orazioni, elogi e vite scritte da letterati veneti patrizi in lode di dogi, ed ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] e il libro illustrato, I-II (2009), pp. 17-22; A. Ghirardi, B. P., pittoredigenere, e i modelli fiamminghi tra ossequio e divergenza, in Crocevia e capitale della migrazione artistica: forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secoli XV-XVI ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] dei 1929).
Alla corte di Augusto III il B. era in una posizione privilegiata: nel 1748 fu nominato pittoredi corte e godeva della nei secc. XVII-XVIII. Le macchiette formano vere scene digenere, a cui prendono parte abitanti appartenenti a tutte le ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...