NICCOLÒ (Nicolò) di Liberatore, detto l’Alunno o Niccolò Alunno o Niccolò da Foligno
Mauro Minardi
Si ignora la data di nascita di questo pittore, originario di Foligno, figlio di Liberatore di Giacomo [...] di pala quadra nella produzione dell’artista, che avrebbe poi continuato a prediligere per lo più il genere del A. Rossi, I pittoridi Foligno, in Giornale di erudizione artistica, I (1872), pp. 258-280; Id., Giunte ai pittoridi Foligno, ibid., n.s ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] Perocco-Trevisan, 1986, pp. 16 s., 56, 65).
In La moglie di un pittore ingelosita (Como, coll. privata), esposto anch'esso a Brera nel 1873, rutilante pittura digeneredi M. Fortuny e dalle spettacolari ricostruzioni storiche di H. Makart e di E. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa ortodossa
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IX e X secolo, ormai superata l’iconoclastia, [...] è palese nel mosaico absidale (eccezionale nel suo genere in quanto ormai soppiantato dall’affresco) della , per via dipittori, di modelli o di opere, è testimoniata, fra l’altro, da un’icona dell’Annunciazione nel monastero di Santa Caterina al ...
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SALINI, Tommaso, detto Mao
Gianni Papi
SALINI, Tommaso, detto Mao. – È recente la scoperta dell’atto di battesimo del pittore, avvenuto a Roma il 21 novembre 1577 (Cavietti - Curti, 2012, pp. 418-422). [...] per T. S., ibid., pp. 131-146; V.E. Markova, Su T. S. pittoredi nature morte, in Paragone, s. 3, L (1999), 23, pp. 96-104; A. . Paliaga, Sui dipinti digenere con animali vivi attribuiti a T. S., in Atti delle Giornate di studi sul caravaggismo e ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] i suoi quadri; gli uni, spalleggiati dai maggiori pittori del momento, parlano in nome dell'ideale classico, gli altri non discutono ma accettano il genere e acquistano, sì che le opere "fatte di sua mano adornano le più nobili gallerie d'Italia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...] fratello Girolamo cominciano a comporre dipinti con scene digenere, ma la loro scelta di temi veristi non implica un linguaggio verista. Domenico non va oltre l’impiego di una tecnica pittorica tradizionale e una resa più naturalistica della luce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] francesi del tempo, fino a Charles Le Brun. La schiera dipittoridi talento che, con caratteristiche originali, operano a Parigi entro la nelle opere di Jean Le Maire, specialista del genere, diventano protagonisti, combinando fabbriche di fantasia ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] ai balconcini e i ai ballatoi delle architetture dipinte; la maggior libertà dei ductus pittorico in queste macchiette "digenere" permette di scorgervi una ispirazione veneta (Feinblatt, 1979), richiami al Veronese (De Vito Battaglia, 1928), spunti ...
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MEDICI, Ferdinando
de’
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 9 ag. 1663, figlio primogenito di Cosimo (dal 1670 granduca Cosimo III) e di Margherita Luisa d’Orléans, figlia di Gastone, duca di Orléans [...] sciolta, la maniera più pittorica e vivace», il tocco e l’ispirazione personale (Fasto di corte…, p. 193). Crespi, che soggiornò a Pratolino con la moglie e i figli, dipinse per il M. alcuni capolavori digenere, come la fiera di Poggio a Caiano e ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] per la sua piccola statura. Il padre (morto nel 1744) era pittoredi scenari teatrali: nel suo studio il giovane C. apprese l'arte. appena allora questo generedi pittura. A quanto viene riferito, il C. iniziò dipingendo le antichità di Roma; e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...