Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la cultura del giardino registra profondi mutamenti. I primi decenni del [...] in forme imitative come anche di forte astrazione. Per gli interni è il rocaille, genere decorativo propulsore per il rococò base al motto “secondo natura”.
La ripresa dipittoridi paesaggio seicenteschi e di poemi epici classici, da una parte, le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le arti figurative sono uno dei campi di battaglia nello scontro tra protestanti [...] . Nonostante ciò, nel genere della pala d’altare egli riesce a essere uno dei protagonisti del rinnovamento del linguaggio artistico in senso tridentino. Nella Visione di san Tommaso (1592, Firenze, San Marco), il pittore racconta la visione del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] secolo Ambrosius Bosschaert il Vecchio, Balthasar van der Ast, Roelant Savery, pittoridi fiori e frutta. Il genere della “tavola apparecchiata” che discende dagli interni di cucina aertseniani, si sviluppa ad Anversa con Osias Beert e Clara Peeters ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] Boito al "vero" fotografico nei confronti della pittura digenere. Indipendentemente dagli esiti e dalla qualità - non certo trascurabile - delle sue fotografie, è interessante notare come il pittore si rivolga al fotografo perché gli fornisca, più ...
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MORANDO, Paolo
Stefano Lodi
MORANDO, Paolo (detto il Cavazzola). – Nacque a Verona da Taddeo Morando «pezarolus» (detto Cavazzola, soprannome che passò poi al figlio) e da sua moglie Elisabetta tra [...] e il Ritratto d’uomo detto Emilio degli Emili alla Gemäldegalerie di Dresda (firmato e datato 1518), che rappresenta forse il più alto risultato ottenuto in questo genere dal pittore.
Ritenuto senza prove (se non l’appartenenza alla famiglia Emilei ...
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PASTORIS, Federico
Matteo Piccioni
– Nacque nel maggio del 1837 ad Asti, da Paolo e da Giulia Teresa Micheletti, figlia di Irene Lagrange, nipote del noto matematico. Suo nonno Carlo Luigi Pastoris, [...] Tissot (Maggio Serra, 1981). L’opera unisce indagine storica medievale e soggetto digenere, che caratterizzano la cifra stilistica di Pastoris. Giovanni Camerana, amico intimo del pittore, dedicò all’opera nel 1867 la poesia Sul quadro “I signori ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] promozione della linea lombarda di tradizione tardoscapigliata o della pittura digenere della scuola veneziana del il soggiorno a Venezia per quella del 1897, intensificò rapporti di amicizia con il pittore M. De Maria, cui il G. sarebbe stato molto ...
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ZOCCHI, Cesare Mariano Paolo
Claudio Tongiorgi
Nacque a Firenze il 7 giugno 1851 da Francesco, marmista di lapidi sepolcrali, e da Agnese Gambini.
Dimostrò molto presto abilità nel modellare la creta [...] medio formato, che alterna la figura digenere all’aneddotica di personaggi illustri. Fra gli esempi più 60; Z. C., Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori e architetti, a cura di A. De Gubernatis, in collaborazione con U. Matini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Essere del proprio tempo e dipingere ciò che si vede, senza lasciarsi turbare dalla [...] pittoricadi Manet
Nel 1865 Manet visita finalmente la Spagna. L’artista rimane folgorato da Velázquez, che definisce “pittore dei pittori e nella più innocua categoria della pittura digenere o di costume.
Edouard Manet non solo vuole cantare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Autentico artista “universale”, Rembrandt pratica senza preclusioni specialistiche [...] il ritratto, la scena digenere, il paesaggio, la natura morta e soprattutto la pittura di storia. Eccezionale, nell’Olanda artificiale” di una candela o di un focolare acceso) consente al pittoredi raggiungere straordinari effetti di fusione ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...