Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] . Nell’uso del Vasari la “maniera” indica principalmente lo stile di un artista e in particolare la capacità di alcuni pittoridi combinare insieme singoli elementi di bellezza; ma nel Cinquecento il termine designa anche atteggiamenti eccessivamente ...
Leggi Tutto
BRENNA (Brenda), Vincenzo
Stanislaw Lorentz
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel 1745 (Thieme-Becker), ma non si sa nulla della sua formazione ed è a Roma che lo troviamo, nel 1767, come autore, [...] romane e pompeiane, gare di quadrighe o scene digenere, firmati e datati 1783, oltre che vedute del palazzo della principessa Lubomirska a Wilanów nei pressi di Varsavia. Collaboratori del B. in Polonia furono i pittori Antonio Tombari, che si ...
Leggi Tutto
MARIANI, Cesare
Silvia Silvestri
– Nacque a Roma il 13 genn. 1826 da Pietro e da Maria Agnelletti. Il lavoro del padre, computista della famiglia Giustiniani, gli permise di risiedere nel palazzo nobiliare [...] il M. esordì favorevolmente alla Promotrice di Roma con quadretti digenere e piccole vedute; doveva appartenere Dovizielli in via Margutta, condividendo abitazione e studio con gli amici pittori B. Celentano, giunto a Roma da Napoli nel 1854, e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende politiche e religiose delle Province Unite influenzano in modo decisivo [...] queste premesse, un graduale mutamento d’indirizzo, dai soggetti storici verso le più varie sfaccettature della pittura digenere, interessa la maggior parte dei pittori attivi nella prima metà del XVII secolo.
Gli artisti si riuniscono all’interno ...
Leggi Tutto
CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] relativo" (E. Retrosi, Alcune riflessioni sulla pittura digenere e ilverismo in Italia, in Arte e storia, IV [1885], p. 203), il C. studierà la prospettiva; sperimenterà tecniche pittoriche diverse come l'acquarello per ottenere trasparenze maggiori ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Ottocento, il rifiuto dell’arte ufficiale accademica porta alcuni giovani [...] viene chiamato a presiedere la potente Royal Academy. Pittore dotatissimo, sacrifica l’indubbio talento sull’altare del subject, il soggetto morale moderno che ripropone la pittura digenere della prima età vittoriana.
Solo Hunt rimane fedele ai ...
Leggi Tutto
JOLI (Jolli), Antonio
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Ludovico, nacque intorno al 1700 a Modena ove, secondo il Tiraboschi (pp. 229 s.), si formò nella bottega del pittore Raffaello Rinaldi detto [...] di Padova (1738) e Molza di Modena (1738-39) e per il teatro Pubblico di Reggio Emilia (1739).
Lo J., come in genere 402; L. Salerno, Pittoridi vedute in Italia: 1580-1830, Roma 1991, pp. 245-260; S. Marinelli, La veduta di Verona di A. J., in Verona ...
Leggi Tutto
STROBEL, Daniele
Roberto Cobianchi
Nacque a Parma il 30 marzo 1873, secondogenito di Pellegrino (Milano 1821 - Vignale 1895), naturalista, professore e dal 1891 rettore dell’Università di Parma per [...] che spesso eseguì personalmente (Rosati, 2005, p. 22), affermandosi così come uno dei migliori pittoridi questo genere (Marangoni, 1929, pp. 224-226). Significativamente, in un Autoritratto a pastello e biacca (Traversetolo, Museo Renato ...
Leggi Tutto
NUZZI, Mario
Arianna Petraccia
NUZZI, Mario (Mario de’ Fiori). – Nacque a Roma il 19 gennaio 1603, secondo figlio di Sisto, «scriptor» di Todi, e di Faustina Salini, sorella del noto pittore Tommaso [...] , pp. 29-39), rende Nuzzi l’indiscusso caposcuola di un genere fino ad allora ritenuto minore.
Nel 1644 conobbe Giovan Carlo York 1975 p. 415; S. Rudolph, Carlo Maratti figurista per pittoridi nature morte, in Antichità viva, XVIII (1979), 2, pp. ...
Leggi Tutto
DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] del secolo, sono strettamente imparentati con la sua produzione pittorica degli ultimi anni, costituita per lo più da quadretti digenere, sulla scia della tradizione fiamminga delle scenette di vita domestica, dei personaggi e dei fatti minuti colti ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...