Pittore, nato a Monza il 13 ottobre 1840 da Giosuè, modesto ritrattista ed esecutore di pale d'altare, di miniature e di acquerelli; morto a Monza il 15 marzo 1904. Compiuti i primi studî tecnici nel collegio [...] di S. Albino presso Monza La comunione di S. Luigi Gonzaga, e, subito dopo, il suo primo quadretto digenere, la Vigilia della sagra (Galleria d'arte moderna di a Venezia, mettendolo a contatto con i grandi pittori veneti del '700, dal Ricci e dal ...
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Pittore, nacque a Foggia il 5 agosto 1826 da Raffaele A. e da Sofia Perifano di famiglia greca. Studiò in quella città presso gli scolopi con un padre Borrelli che poi a Roma fu il precettore dei figli [...] qui riprodotto. Morì a Napoli il 5 gennaio 1897. Foggia nel 1901 gli ha innalzato un monumento. Suo figlio Alessandro, pittoredigenere e di paese, nato a Firenze nel 1856, dimorò a Parigi, morì in Grecia presso la madre.
Bibl.: S. Altamura, Vita ed ...
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Pittore, nato a Pesaro il 12 agosto 1825, morto a Firenze il 19 gennaio 1884. Studiò col Bezzuoli all'Accademia di Firenze, e trattò dapprima soggetti storici: Il Savonarola e Lorenzo de' Medici (1859), [...] delle mezze figure quasi digenere, c'interessano certi ritratti o studi di teste, ove la fattura 17 gennaio 1884; E. Somarè, V. d'A., in L'Esame, agosto 1925; E. Cecchi, Pittori ital. dell'Ottocento, Roma-Milano 1926, p. 40; id., V. d'A., in Boll. d ...
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Pittore, nato a Pollone (Biella) il 17 gennaio 1840, morto a Torino il 15 novembre 1908. Frequentò l'Accademia Albertina di Torino dove fu allievo dell'Arienti e del Gastaldi. Cominciò nel '60 a esporre [...] di quell'ambiente si diede ai temi storici, prevalentemente drammatici, e a scene digenere in di L. D. a Torino, in Emporium, LXI (1925), pp. 263-67; L. Gigli, L. D.: Mostra, in Le arti plastiche, 16 aprile 1925; E. Somarè, Storia dei pittori ...
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Pittore e scrittore, nato a Malta nel 1648, morto a Napoli, ove si era recato giovanissimo, nel 1750 circa. Educato all'arte dal padre suo Raimondo, seguace del Preti, si diede alla pittura digenere e [...] artista, mentre è certo che egli non ebbe alcuna fama tra i molti pittori napoletani di paesaggi e di "bambocciate". Nel 1728 pubblicò anonima una vita di Luca Giordano, stampata nella seconda edizione delle Vite del Bellori, ripubblicata in edizione ...
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QUADRONE, Giovanni Battista
Anna Maria Brizio
Pittore, nato a Mondovì il 5 gennaio 1844, morto a Torino il 23 novembre 1898. Studiò all'Albertina con Gaetano Ferri, quindi a Parigi, dove rimase fino [...] straniere.
Fra i pittori piemontesi dell'800 il Q. è uno dei più noti; e indubbiamente i suoi quadri possiedono qualità piacevoli: sono eseguiti con un tocco morbido, minuto e nello stesso tempo vivace, e sono in genere ben armonizzati di colore. Li ...
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Pittore, nato a Salerno nel 1858, morto suicida a Sala Consilina l'8 aprile 1911. Studiò a Napoli con Domenico Morelli; ma la sua istintività pittorica lo portava fuor della via segnata da quel maestro. [...] digenere, coi quali si rivelò dapprima nell'esposizione napoletana del'77, e la vasta tela Sinite parvulos (1880; Napoli, Accademia di carriera egli parve come schiacciato da quei due pittori affini e più forti di lui.
Bibl.: L. Càllari, in Thieme- ...
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Pittore, nato a Napoli il 21 giugno 1858, ivi morto il 19 giugno 1924. Fu discepolo di Domenico Morelli nell'Accademia napoletana di belle arti, e nelle sue prime opere parve preso dal gusto morelliano [...] 'Oriente; ma assai presto si volse alla pittura digenere, di paesaggio, a figurazioni di tipi napoletani e a ritratti prevalentemente femminili. La sua arte, di scarsa consistenza pittorica, ebbe piacevolezze facilmente accessibili al gusto borghese ...
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Pittore, nato a Napoli il 29 marzo 1818, vi morì il 28 dicembre 1900. Appartenne al gruppo dei pittori che formarono la cosiddetta scuola di Posillipo; ma tenne viva, nella sua lunga carriera e nell'abbondante [...] italiani e stranieri. Fu figlio del pittoredigenere Raffaele. Suo fratello Gabriele fu paesista e pittoredi architetture: ed ebbe come seguace il figlio Giuseppe (nato in Napoli il 9 marzo 1859), pittoredi paesaggio e di marine.
Bibl.: G.B., in ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] le formule e i temi creati nel sec. VI da qualche artista digenio. Oggi sull'arte bizantina ci sono idee più esatte e più giuste. e sapiente, apporta nelle sue opere la minuzia dei pittoridi cavalletto e d'iconi; lavora a tocchi minuti, a ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...