TREVISANI, Francesco
Giulia Daniele
Figlio di Antonio, architetto, e di Domenica, nacque a Capodistria il 9 aprile 1656 (Pascoli, ante 1744, 1981, pp. 27, 40) e fu battezzato il 17 aprile successivo [...] dalle prime scene 'digenere', ancora in gran parte debitrici al gusto del maestro Heintz (pp. 295-297), a lavori di maggiore rilievo come con un ultimo saldo al pittore il 22 aprile di quell’anno. La gestione di questo importante cantiere impone una ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] stilisticamente ancora vicina alla pittura digenere, vide l'artista nuovamente di L. Caramel - C. Pirovano, Milano 1975, pp. 341 s.; Mostra di E. L. (catal.), a cura di M. Dalai Emiliani, Milano 1982; L. Caramel, L., Asnago, Vago: tre pittoridi ...
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FISCHETTI (Fischetti Gioffredo), Fedele
Francesca Bertozzi
Nacque a Napoli il 30 marzo 1732 da Francesco e Cannina Severino.
A volte al primo cognome aggiungeva l'altro di Gioffredo (Goffredo o Coffredo): [...] artistico formato da pittoridi origine tedesca, senza per questo rinunciare ad un tentativo di conciliazione con le Il F. dimostra anche in questo genere la partecipazione alle nuove istanze di gusto classicista, riassumendo sia l'esperienza ...
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RITORNI, Carlo
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 87 (2016)
di Alessandro Roccatagliati
Nacque a Finale di Modena (oggi Finale Emilia) il 6 giugno 1786 dalla contessa Barbara Scaruffi [...] genere poetico dell’epigramma comico (quattro raccolte date alle stampe nel 1826, 1841, 1850 e 1851, in una fluviale produzione manoscritta); ironie, caricature o sarcasmi costellano le sue pagine di architetti, decoratori, pittoridi scene e sipari, ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] attività del F. si rispecchia nelle vicende parallele di quel gruppo dipittori, da P. Caliari a D. Macanzoni, più tipici della tradizione vedutistica settecentesca popolandoli di episodi digenere, sottraendosi così ad ogni adesione alle tematiche ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] l'unico esito documentato del L. nell'ambito della pittura digenere minore.
Il L. si trovava ancora a Genova nel maggio cieco, conservato nel duomo. A seguito della stima effettuata dai pittori Cosimo Gamberucci e Pietro Sorri, il 18 nov. 1610 ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] momento individuati in una coppia di tondi con scene digenere, già nella collezione del principe di Fondi e oggi sfortunatamente dispersi dal fatto che Baldinucci afferma che "Micco Spataro, pittoredi figurine e paesi, morì che sono tre anni", ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Matteo Bonanomi
Giacomo Francesco, da sempre noto semplicemente come Francesco, nacque a Pitigliano, località gravitante per posizione geografica e vocazione commerciale nell’orbita [...] molte proposte per giustificare l’interesse verso un genere che a Venezia aveva trovato fin allora 1963, pp. 351-357; Dal Ricci al Tiepolo. I pittoridi figura del Settecento a Venezia (catal.), a cura di P. Zampetti, Venezia 1969, pp. 274-281; F. ...
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TOMA, Gioacchino
Matteo Bonanomi
Nacque il 24 gennaio 1836 in «strada S. Catterina» a Galatina, in Terra d'Otranto, figlio di Pietro (1803-1842), di professione medico, e di Petrina Strati (1812-1844).
La [...] Ottanta, Toma cercò di rivitalizzare la propria produzione di soggetti digenere, associando a ), pp. 99-105; F. Sapori, G. T., Torino 1919; G. Calò, G. T. pittore, Firenze 1922; E. Guardascione, G. T. Il colore in pittura, Bari 1924; M. Tinti, ...
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CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] nell'entroterra nizzardo; non possediamo documenti d'altro genere che lo riguardino e tanto meno ci sono prove 1482, ha fatto sospettare l'esistenza di due pittoridi uguale nome, magari in rapporto di parentela, visto che ambedue risultano pinerolesi ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...