Pittore ungherese (Munkács 1844 - Endenich, Bonn, 1900). Studiò a Vienna, Monaco, Düsseldorf; a Parigi assorbì la lezione di G. Courbet e dei pittoridi Barbizon, dove soggiornò nel 1874. Si rese notissimo [...] quadri storici e religiosi e scene digeneredi carattere letterario-realistico, eseguiti con appariscente virtuosismo (La morte di Mozart; Ecce homo; affreschi nel vestibolo del Kunsthistorisches Museum di Vienna); notevoli soprattutto i paesaggi. ...
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Famiglia dipittori olandesi (sec. 17º); i membri più noti sono: Cornelis (Gorkum 1607 - Rotterdam 1681), autore di notevoli paesaggi e scene digenere che ricordano D. Teniers e A. Cuyp, e Herman (Rotterdam [...] 1609 - Utrecht 1685), suo fratello, anch'egli paesista, nell'ultimo periodo vicino agli "italianizzanti". Dipinse soprattutto le valli del Reno e della Mosella ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] Nel 1829 Niépce si associò con L.-J.-M. Daguerre, pittoredi un certo rilievo, che aveva ottenuto un notevole successo con un convertitore analogico-digitale e un’unità di memorizzazione. Il mirino è in genere un display a cristalli liquidi a colori, ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] religiose, delle quali si fece promotore M. Lutero, genio dello spirito tedesco in quanto seppe coglierne angustie ed esigenze Nei paesaggi di C.D. Friedrich l’afflato cosmico si unisce all’osservazione della natura. Notevole pittoredi paesaggi è ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] del paese furono i primi esperimenti di allevamento di pecore su vasta scala compiuti da artisti australiani si sono attenuti in genere a modi accademici e naturalisti. Così -2001) e C. Meadmore (1929-2005); i pittori J. Dawson (n. 1935) e M. Johnson ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] dal 16° sec.: e. di dipinti erano organizzate ad Anversa, dalla corporazione dei pittori; a Roma, al Pantheon e Tebe fu vietata per un breve periodo), al punto che casi del genere si inseriscono nei miti popolari su Zeus, Posidone, Edipo ecc., e ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] nazionale russo; il secondo, utilizzando il genere del ritratto e la stilistica del neoclassicismo pittorico russo del 19° secolo, crea una galleria di ''eroi del nostro tempo''. La reputazione di questi artisti eccezionalmente popolari, che gli ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] andate stabilendo sulla terrazza dominante il fiume. L'esistenza di nuclei di questo genere ę dimostrata dal decorso stesso delle attuali vie a XIX e nel sec. XX si distinsero tra i pittoridi Varsavia o vi dimorarono, Giuseppe Chełmoński, i fratelli ...
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VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] intellettuale venezuelana si accentrò sul giovanissimo Tito (Británico Antonio) Salas (1887-1974), considerato il successore dei pittoridi storia dell'Ottocento, genere iniziato da J. Lovera (1778-1841) e che ebbe come massimo esponente M. Tovar y ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] ''altri'' e dunque privilegiarono l'aneddoto: così i pittoridi corte e delle famiglie borghesi, come Hédi Khayachi o Ben rappresentando personaggi tipici, rabbini, interni di sinagoga. La miniatura, genere privilegiato delle arti arabo-musulmane, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...