COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] 7, pp. 37-40; A. Zecchini, Il cenacolo Marabini, Faenza 1952, pp. 44-54; E. Golfieri, Il cenacolo della Fabbrica Ferniani e i pittoridigenere aFaenza, in Faenza, Faenza 1967, pp. 58-63; Id., La casa faentina nell'800, I, Faenza 1969, pp. 8-10; II ...
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DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] dell'anno 1877/78, Napoli 1878, p. 22).
Appassionato di soggetti digenere attinti alla storia dei costumi locali, il D. trattò temi pittoreschi con lo scrupolo filologico del pittoredi storia. Si ricordano, oltre a Una balia, esposta nel 1881 ...
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DI GIOVANNI, Luigi
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 19 genn. 1856 da Giuseppe, incisore e pittore, e da Giuseppina Fiammetta; seguì da ragazzo gli insegnamenti del padre, dal quale apprese i primi [...] cogliere nei bozzetti digenere quasi impressionistico, oltre che in alcuni pastelli e acquerelli di una luminosità calda Diz. biobibliografico, Catania 1911, p. 173; S. Marino Mazzara, Pittori dell'Ottocento in Palermo, Palermo 1936, pp. 19 s.; M. ...
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DI NEGRO, Ambrogio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nel 1519, figlio di Benedetto.
Il padre apparteneva al ramo dei Di Negro di Banchi, antica famiglia di nobiltà cittadina, impegnata nelle attività [...] di componimenti poetici, che possono essere in gran parte ascritti al periodo giovanile, pur essendo un genere , Vite de' pittori scultori ed architetti genovesi, Genova 1768, I, pp. 456-457; G. Ratti, Istruzione di quanto può vedersi di più bello in ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] . D., in Il Poligrafo (Palermo), I-II (1856), pp. 415-418; Due parole per il pittore G. D., in Segesta, 11ott. 1856, n. 2, pp. 5 s.; S. Lanza di Trabia, Guida del viaggiatore in Sicilia, Palermo 1859, pp. 30, 167, 171; L'Esposizione italiana del 1861 ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] stata scarsa, cominciò dopo la morte; da lui presero soggetti anche pittoridi vasi, scultori e incisori; i poeti lo imitarono, specialmente i di quadri teatralmente spettacolari, di scene digenere, di motivi sentimentali, anticipazioni spesso di ...
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Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti [...] Vita
T. è il più famoso rappresentante di una famiglia di artisti fiamminghi. Nel 1637 sposò la figlia di J. Bruegel "dei Velluti"; decano della Gilda di S. Luca (1645), fu nominato (1647) pittoredi corte e conservatore delle collezioni d'arte dell ...
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Nome di famiglia, usato talvolta anche come firma collettiva, di tre fratelli, pittori: Antoine (Laon 1588 circa - Parigi 1648), Louis (Laon 1593 circa - Parigi 1648), Mathieu (Laon 1607 - Parigi 1677). [...] ; Mathieu fu nominato, nel 1633, pittore ordinario della città di Parigi. Essi stabilirono una così stretta collaborazione produssero ritratti di gruppo in interni contadini e borghesi, muovendo dal gusto della scena digeneredi carattere realistico ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore [...] ; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pittura digenere e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in collab. con L ...
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Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittoridi Anversa come acquarellista [...] esponente della pittura fiamminga nel 17º secolo. Le sue composizioni sono di soggetto vivacemente realistico, di taglio sempre grandioso. Particolarmente noti sono i suoi quadri digenere (Il Re beve, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts; Satiro ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...