FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] non soltanto ritratti, ma anche quadri mitologici e digenere. Fu presente all'esposizione del 1833 con un e due Composizioni di cacciagione.
Il linguaggio pittorico dell'ultimo periodo è caratterizzato da una ricerca di precisione delle forme e ...
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CARLINI, Giulio
Ettore Merkel
Nacque a Venezia il 12 ag. 1826 (Mainella, p. 7) da Bernardo e da Barbara Barotto. La sua prima formazione artistica avvenne nell'Accademia di Belle Arti di Venezia (negli [...] sacri, nel disegno di figura, e nella "pittura digenere" in quest'ultima con risultati che lo avvicinano al Favretto e al Ciardi (Lavagnino). Nella composizione e nel colore il C. trasse ispirazione dai modelli dei pittori antichi che più ammirava ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] femminili, si orientò anche verso soggetti digenere, in cui più accentuatamente egli manifestò colore perlaceo ottenuto con i grigi e i rosa opachi (A. Macchia, Pittori e scultori alla I Esposizione nazionale d'arte, in Cronaca bizantina e " ...
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FALDI, Arturo
Giuditta Villa
Nacque a Firenze il 27 luglio 1856 da Davide e da Guglielma Fontebuoni. Frequentò l'accademia di belle arti di quella città. Allievo dei pittori Michele Cordigiani e G. [...] trattati rischiavano di inaridire la sua produzione, trasformandola in mera pittura digenere, soprattutto in L. Callari, Storia dell'arte contemporanea, Roma 1909, p. 349; G. Gatti, Pittori ital. dall'800 ad oggi, Roma 1925, p. 98; U. Ojetti, La ...
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DURA, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Cassano allo Jonio (prov. di Cosenza) il 7 ag. 1805 da Giuseppe e Saveria Conversi, entrambi napoletani. A Napoli, dove si era trasferito già durante la prima [...] quest'ultimo genere appartiene la Galleria pittorica, periodico litografico pubblicato in cinquantadue fascicoli fra il 1837 e il 1838.
Tale periodico, per il quale il D. esegui diverse tavole, raccoglieva ritratti, vedute e scene digenere, in parte ...
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FANELLI, Francesco
Francesca Bertozzi
Nacque a Livorno l'8 marzo 1869 da Adamo ed Emilia Marchetti, entrambi di origine senese. Si trasferì nel febbraio 1879 a Castelnuovo Garfagnana. Conclusi gli studi [...] paesaggi di Torre del Lago e della darsena di Viareggio. Si cimentò anche nel ritratto, generedi cui di T. Paloscia, Milano 1985, p. 42; Asta di dipinti del XIX secolo (catal. di vendita Finarte), Milano, 19 ott. 1989, n. 68; R. Monti, I pittoridi ...
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GRANERI, Giovanni Michele
Cristina Giudice
Questo pittore attivo in Piemonte alla metà del XVIII secolo è probabilmente identificabile con Giovanni Michele Graneri, figlio di Giovanni Maria "lavoratore [...] chiesa dei Ss. Simone e Giuda il 30 settembre.
Le fonti settecentesche lo dicono allievo di Pietro Domenico Olivero, il più importante e famoso pittoredi scene digenere a Torino, e i quadri giovanili del G. ne risentono fortemente l'influsso sia ...
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Goya, Francisco
Eugenia Querci
Interprete del suo tempo e anticipatore della modernità
Uomo colto e artista originale, Francisco Goya ha anticipato con le sue opere e il suo stile molte tendenze dell'arte [...] , dal ritratto, al dipinto religioso, alle scene digenere, di vita popolare o aristocratica, alle invenzioni legate al mondo del soprannaturale. Ma Goya non è solo un grande e raffinato pittore: è anche un geniale maestro dell'incisione, arte ...
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GRANATA, Giovanni
Valentina Ciancio
Nacque il 3 apr. 1875 a Sulmona da Pasquale, tintore, e da Crocifissa Perrotti. Nel 1892 si diplomò alla scuola tecnica governativa di Sulmona. Secondo quanto riferisce [...] digenere il G. realizzò una serie di opere di grandi dimensioni con destinazione celebrativa e funeraria. Nella sua città di 8; G. Marangoni, Alla X Esposizione di Venezia. La scultura moderna, pittori veneziani, triestini, meridionali, in La Cultura ...
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FONTANA, Ernesto
Paola Dell'Armi
Nacque a Milano il 12 febbr. 1837. Compì gli studi all'Accademia di Brera, dove frequentò i corsi di G. Bertini, terminando nel 1863.
Come il suo maestro, anche il F. [...] di facile divulgazione: dotato di una certa abilità tecnica, si indirizzò verso le scene digenere e Ottocento, Milano 1969, p. 81; G.L. Marini, in Diz. enc. Bolaffi dei pittori e degli incisori ital., V, Torino 1974, p. 34; S. Pinto, Il romanticismo ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...