CUMBO, Ettore
Gioacchino Barbera
Figlio di Diego e di Alcmena Borgia, nacque a Messina nel 1833. Romano d'adozione - fin dall'infanzia visse a Roma con la madre (De Gubernatis) -, studiò con ottimi [...] dipinti - soggetti alpigiani, marine, vedute fiorentine, nature morte - affermandosi come pittoredigenere. Partecipò inoltre a numerose esposizioni: si ricordano quella internazionale di Londra nel 1874, le regionali d'orticoltura a Palermo nel ...
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CANTI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Figlio di Ferrante (di famiglia bresciana) e di Fiorita Boni, nacque a Parma il 5 dic. 1653. Ebbe i primi ammaestramenti dal bresciano F. Monti. Si dedicò soprattutto [...] coll. Podio di Bologna, in cui era attribuita al Bazzani.
Ma la fisionomia del C. come pittoredi battaglie e di storiette viene in cui si simulano balconate che inquadrano gustose scene digenere; una seconda saletta dipinta nel fregio con bizzarre ...
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BORZONE (Borzon, Boulzon, Bourzon), Francesco Maria
Fabia Borroni
Figlio di Luciano, nacque a Genova nel 1625. Insieme con i fratelli Giovanni Battista e Carlo, fu indirizzato dal padre alla pittura [...] al gusto francese" (Buscaroli). Il Bénézit cita di lui, oltre a un paesaggio nel museo di Saintes, cinque tele con marine, paesaggi italiani e scene digenere, passate, come opere di attribuzione, sul mercato antiquario di Parigi nel 1929 e nel 1943 ...
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FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] p. 89) ricorda come il pittore dipingesse "di continuo e con maravigliosa rapidità; di cinque cefali e di cinque sardine (Zannandreis, 1891, pp. 448 s.). Altri quadri digenere ad imitazione del Bassano esistevano nella famosa collezione veneziana di ...
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DEBOLI (Degoli), Pietro
Alfonso Garuti
Originario di Carpi (Modena), vissuto nella seconda metà del XVII secolo, se ne ignorano le date di nascita e di morte.
Le uniche notizie sono trasmesse dall'erudito [...] e prospettive su fondi di giardini e paesaggì, animate da scenette digenere e da battaglie.
Questa Sammarini, Notizie ed opere degli artisti, archit., pittori, scultori nati o domiciliati nel territorio di Carpi [ms. sec. XIX], ad vocem; ...
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BIANCHINI, Bartolomeo
Fabia Borroni
Nacque a Firenze il 6 genn. 1634, da Matteo, orologiaio, e da Cristina Renard. Allievo di Simone Pignoni, cominciò a dipingere quadri con minute figurine, "con grande [...] Galgario).
Dopo la morte della moglie, la quale era figlia di un modesto pittore bergamasco, e dei figli, il B. ritornò a Firenze tunisino gli diedero spunto per quadri digenere satirico "riguardanti il modo di vivere dei Turchi" (Baldinucci) e ...
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FIAMMINGHI, Giacomo
Leandro Ventura
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia) il 9 ott. 1815, da Giuseppe e da Angela Grisanti. Trascorse i primi anni di apprendistato nella vicina Guastalla, presso A. Gualdi, [...] la città lombarda era il principale punto di riferimento per i pittori veronesi. Con questo allontanamento, il F. Francesco Giuseppe (1854; Mantova, Acc. Virgiliana). Tra i soggetti digeneredi carattere sociale o amoroso Nina o la pazza per amore è ...
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BIANCHI, Mosè
Luciano Caramel
Nacque a Mairago presso Lodi, l'11 nov. 1836, da Giuseppe e da Caterina Coppini. Studiò pittura dapprima a Lodi e successivamente a Milano, dove frequentò i corsi di F. [...] ; nel 1868 Il rapimento delle pandette), insieme con opere digenere e con ritratti (nel 1864 L'Amicizia; nel 1866 Ritratto , VIII(1958), n. 4, pp. 15-16; A. G. Riu, Mostra del pittore M. B. nel Salone dei Notari, in Il Popolo (Milano), 21 nov. 1958; ...
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DALL'ARA, Gustavo
Annateresa Fabris
Nato a Venezia il 22 dic. 1865, seguì, senza concluderli, i corsi dell'accademia di belle arti nella città natale. La sua pittura, influenzata dalle ricerche cromatiche [...] Vida fluminense (2a serie) con caricature, scene digenere, bozzetti d'aspetti tipici di Rio de Janeiro, colti con la freschezza e tanto da essere annoverato tra i pittori della "generazione del 1894", cioè di quegli artisti che operarono il trapasso ...
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BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova nel 1640 da Michelangiolo il Vecchio. Il padre gli fece da maestro nella pittura, ma più tardi, come ci riferisce il Soprani, [...] con l'impressione in lui suscitata dalla pittura digenere, nel clima della tradizione naturalistico-fiamminga viva a alle novità dei proprio tempo, che pur vedeva fiorenti a Genova grandi pittori barocchi come V. Castello, D. Piola e G. De Ferrari. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...