DIODATI, Francesco Paolo
Barbara Belotti
Nacque a Campobasso l'8 sett. 1864 da Eugenio e da Giulia Bellini. Da bambino mostrò una spiccata disposizione per gli studi musicali ed ottenne una borsa di [...] pittorica più intensa e autonoma, preferendo alla tecnica a olio il pastello che gli consentiva di fissare con pochi tratti l'attimo di un sorriso, la brevità di uno sguardo e le più diverse fisionomie e personalità. Fra le opere di questo genere ...
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CERRUTI BEAUDUC, Felice
Anna Bovero
Nato a Torino nell'anno 1818 da Francesco e da Giacinta Cicero, compì diligenti studi sull'anatomia del cavallo alla scuola veterinaria di Fossano, studi che aiutarono [...] d'arme contemporanei (Francesi attaccati da algerini, 1845) e, più di rado, scene digenere. Ufficiale d'ordinanza del duca di Genova durante la prima guerra d'indipendenza, il pittore negli anni successivi ne rievocò gli episodi con freddo puntiglio ...
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FARINA, Pasquale
Cynthia Mills
Nacque a Napoli il 2 nov. 1864, da Giacomo e da Emanuela Parisani, e ivi studiò all'Accademia di belle arti. Dopo aver diretto una manifattura di ceramica vicino Napoli, [...] e nel 1897 di nuovo in Argentina, a Buenos Aires; in questo periodo si specializzò nella pittura digenere e nel ritratto. -19). Il F. pubblicò inoltre un notevole numero di monografie su grandi pittori del passato e scritti sui falsi e sul restauro, ...
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DALL'ACQUA, Giuseppe
Francesca Lodi
Figlio minore dell'incisore Cristoforo e di Barbara Bonello, nacque a Vicenza il 14 giugno 1760 (Saccardo, 1981, p. 298). Secondo il Da Schio (cc. 668 s.), il D. [...] raffigurano scene mitologiche, quadretti digenere, vedute, paesaggi pastorali, o illustrano situazioni di romanzi (per es.; in cui si fa pure un interessante riferimento a una sua attività pittorica (Saccardo, 1981, pp. 299 s.). Per F. Sonzogno il ...
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CORRODI, Arnold
Sabina Magnani
Nacque a Roma il 12 genn. 1846 dal pittoredi origine svizzera Salomon e da Emilie Ruegger, fratello minore del pittore Hermann.
Fu introdotto giovanissimo alla pittura, [...] a Roma, negli anni 1866-67 subì l'influenza del pittore spagnolo M. Fortuny, che si dedicava particolarmente a soggetti il fratello Hermann, a Parigi, dove espose al Salon un quadro digenere, Bambini che raccolgono fiori (Corrodi, 1895, p. 28), poi ...
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CIAMBERLANO, Luca
Laura Tarditi
Nacque a Urbino probabilmente intorno al 1570-80: sono da ritenere erronee, perché non compatibili con la sua prima opera conosciuta, (1599), le date di nascita riportatp [...] genere tratte da disegni o da opere di grandi maestri (quali, ad esempio, I dodici apostoli di Raffaello, Noli me tangere del Barocci, S. Lucia di Agostino Carracci, il Silenoebbro di A. Antaldi, Notizie di alcuni ... pittori ... di Urbino, ms. [1805 ...
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CISERI, Francesco Giuseppe
Ettore Spalletti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1858 da Antonio e Cesira Bianchini. La sua educazione artistica dipende strettamente dall'attività paterna: egli fu costantemente [...] alla Promotrice fiorentina con un quadro digenere, l'Annaspo. Il suo primo di Pisa, II (1975), pp. 563-778 passim; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 14; H. Vollmer, Künstlerlexikon des XX. Jahrh's, V, p. 382; A. M. Comanducci, I pittori ...
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CAGNONI, Amero (Amerino)
Irma Sylvia Arestizabal
Nacque a Milano il 16 luglio 1853. Dopo essere stato direttore di una filanda in Brianza e amministratore di una famiglia di Asti, studiò all'Accademia [...] disegnatore e colorista, dipingeva e restaurava molto bene, distinguendosi soprattutto nella tecnica del pastello. Fu pittoredigenere, di paesaggi e di interni, e soprattutto ritrattista. Uno dei quadri più apprezzati ai suoi tempi fu La figlia ...
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BOSIA, Agostino
Anna Bovero
Nacque il 15 ott. 1886 a Torino. Già nello studio del primo maestro, Giovanni Giani, aveva assistito alla metamorfosi del solenne "quadro storico", qual era inteso da un [...] Gastaldi o da un Enrico Gamba, in scena digenere trattata con minuzioso e manieroso verismo. Ma contro tali tendenze della sua cultura. In realtà, il pittore cerca di coprire una fondamentale povertà di fantasia con l'apparente ascetismo delle forme ...
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BARISON, Giuseppe
Remigio Marini
Nacque a Trieste, il 5 sett. 1853, da Francesco; studiò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, mentre, secondo il Thieme-Becker avrebbe studiato a Vienna, discepolo [...] la sua più matura pittura digenere alla quale il B. prevalentemente si dedicò: anzi uno di questi briosi dipinti, Un dono delfidanzato,esposto a Venezia nel 1882, attirò su di lui l'attenzione della critica. Il pittore trattò un tema affine ne ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...