LAURENTI, Cesare
Paola Pietrini
Nacque a Mesola, nel Ferrarese, il 6 nov. 1854 da Agostino e da Maria Arveda. Avversato nelle proprie inclinazioni artistiche dalla famiglia, a diciotto anni si stabilì [...] veristico: è una pittura digenere, per stile e contenuti vicina all'opera di Giacomo Favretto, con 1989, pp. 77 s.; L. Rubaltelli, Il ciclo pittoricodi C. L. nell'albergo Storione di Padova, in Ricerche di storia dell'arte, XLV (1991), pp. 85-92; ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] cui il ritratto vi appare risolto in scena digenere, non senza riflessi bresciani e specie del Moroni Dyck et Anguissola, ibid.,VI(1899), pp. 316-320; E. Schweitzer, La Scuola pittorica Cremonese, in L'arte, III (1900), pp. 70 s.; T. Von Frimmel, ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] di aggiornarsi, si recò a Firenze con lettere di raccomandazione per il pittore e restauratore G. Bianchi e per il pittoredi corte G. Signorini, padre di politica di Pio IX. Sono in realtà scene digenere - una specie di quadri storici di contenuto ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] di "genere"proprio nel Seicento, la sintesi di "ellenismo veneto-raffaellesco", audacemente realizzata dall'A., sulla vasta orma di 1936), pp. 366-369; A. Boschetto, Per la conoscenza di F. Albani, pittore, in Proporzioni, II (1948), pp. 109-146 M. ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] nel soffitto del primo corridoio degli Uffizi. Solo nel bagno della villa di Artimino raggiunse anche in questo genere straordinari effetti pittoricidi vena macchiettistica, fondendo con autentico gusto e sensibilità poetica ricordi culturali (dall ...
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BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro di pittura), nacque a Monza il 13 [...] appare messo a miglior frutto, con più serio impegno compositivo ed espressivo, quel frizzare di pennellata che riscatta tante sue scenette digenere. Ma più definiti intenti di pura ricerca pittorica maturano nel decennio a partire dal 1870, a base ...
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MALDARELLI, Federico
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli il 2 ott. 1826 da Gennaro, pittore, e da Margherita Aulicino. Pittore, disegnatore e anche scultore nella maturità, fu allievo di Costanzo Angelini, [...] soggetti, inizialmente digenere religioso, e, a partire dagli anni Sessanta, anche digenere neopompeiano e realista moderna in Italia, Milano 1883, pp. 53-55; A. Maresca di Serracapriola, Pittori da me conosciuti, Napoli 1936, pp. 82, 92 s.; G. ...
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ESPOSITO, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Salerno il 17 nov. 1858 in una famiglia di pescatori.
Sottrattosi alla vita marinara dopo essere scampato ad un naufragio, ebbe i primi insegnamenti di disegno [...] : la sua partecipazione alle mostre si fece meno frequente, mentre la sua stessa elaborazione pittorica, limitata ai temi consueti del verismo digenere, sembrava perdersi in esasperate ricerche tonali, come quelle che lo tennero impegnato otto mesi ...
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CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] nomina a professore onorario nell'Istituto di Belle Arti (1859).
La sua produzione pittorica si mantenne intensa, sempre nel genere delle vedute di piccolo taglio, ben ordinate compositivamente e dense di luce: valgano, ad esemplificazione dei modi ...
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DELLEANI, Lorenzo
Maria Flora Giubilei
Terzo figlio di Agostino, "misuratore competente" nel Corpo reale del genio civile, e di Maddalena Billotti, nacque a Pollone Biellese il 17 genn. 1840. Iniziò [...] .
Era l'occasione per assimilare modi e inflessioni dipittori come Tiziano, Veronese, Tintoretto, le cui vibràzioni scene digenere, come quel Bue squartato (olio su tavola, 1881, coll. Rubino, Torino), che trattiene suggestioni di un Seicento ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...