LEKYTHOS (λήκυϑος)
E. Paribeni
La parola viene impiegata sin dall'età omerica a designare un tipo di vaso per oli e profumi (Od., vi, 79). È da ritenere d'altra parte che per gli antichi il nome restasse [...] non specificatamente funerario: ugualmente si hanno dei pittori che sembrano essersi dedicati esclusivamente a questo generedi vasi, quali i Pittoridi Charon, di Timokrates e altri.
Questo generedi figurazioni che per la contenuta e reticente ...
Leggi Tutto
ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] si dimostra opera provinciale etrusca, è stata probabilmente ispirata a una riproduzione (pittorica?) della morte di A., del generedi quella che ha ispirato il pittoredi un'anfora àpula della collezione Sant'Angelo, ove su un adorno letto giace ...
Leggi Tutto
EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] il colore che anche ad Oltos era derivato dal Pittoredi Andokides: interesse che si rivela specialmente nel variare le eroici, la vita atletica e le figure digenere vi hanno pieno diritto di cittadinanza. Estremamente semplicistica suona quindi l' ...
Leggi Tutto
DOURIS (Δοῦρις)
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è possibile seguire dalla fine del VI sino per almeno i primi tre decennî del V sec. a. C.
Il grandissimo numero di vasi firmati, unitamente [...] una collaborazione costante del generedi quella che risulta tra di D. non posseggono la suprema, filtrata essenzialità di quelle del Pittoredi Berlino, o che il suo segno è meno ricco di suggestioni poetiche di quello di Onesimos o del Pittoredi ...
Leggi Tutto
TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] di una tavoletta di piccole dimensioni (v. genere, pittura di; pinakes, zeusi). La tendenza ad abbassare la produzione di , s. v. Egeo insulari centri e tradizioni; C. L. Ragghianti, Pittoridi Pompei, Milano 1963, p. 79; P. E. Arias, in Enciclopedia ...
Leggi Tutto
PANATENAICHE, Anfore
P. E. Arias
Anfore che contenevano l'olio raffinato donato agli atleti vincitori delle feste Panatenaiche (tali competizioni ebbero inizio sotto Pisistrato verso il 566 a. C.), [...] più notevoli di questi manieristi. Ma oggi conosciamo altri nomi di ceramisti di anfore quale il Pittoredi Euphiletos, figurate, che appartengono ad un genere isolato estremamente limitato e privo di coerenza, che ha elaborato motivi ...
Leggi Tutto
ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος, Antiphëlus)
F. Magi
2°. - Pittore greco. Da Plinio era classificato assai vicino ai migliori pittori del suo tempo (Nat. hist., xxxv, 138). Nato in Egitto, fu scolaro di Ktesidemos [...] fatto molti ritratti di Alessandro, non riuscì, come l'artista di Colofone, a divenirne il pittore aulico.
Alcuni degli (probabilmente su di un carro, con la dea in veste di auriga), Alessandro fanciullo, Tolomeo a caccia; digenere: un fanciullo che ...
Leggi Tutto
SOPHILOS (Σώϕιλος)
E. Paribeni
1°. - Ceramografo attico a figure nere la cui attività sembra conchiudersi entro il primo venticinquennio del VI sec. a. C. Firma come pittore, e almeno una volta anche [...] da un genere all'altro, Hermes appare tra sfingi e pantere come una sorta di Potnios degli pittoridi Nettos e della Gorgone, e nel contemporaneo Pittore K. X. che S. Karouzou Papaspiridi pensava di poter addirittura confondere con il nostro pittore ...
Leggi Tutto
ACHELOO, Pittoredi
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività si data entro i decennî 530-510 a. C., vale a dire nell'ultima generazione dipittoridi vasi a figure nere. Gli si assegnano più [...] crateri e idrie, come quella da Vulci, al Vaticano, con uomini e donne alla fontana. Il Pittoredi A. si ricollega al gruppo di Leagros (v.) per il genere sobrio e vigoroso delle figurazioni. J. D. Beazley, D. v. Bothmer e altri hanno rilevato ...
Leggi Tutto
DRESDA, Pittoredi
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante nel secondo venticinquennio del V sec. a. C. J. D. Beazley gli assegna una ventina di opere, per lo più vasi di dimensioni modeste, lèkythoi [...] e anfore nolane, con figurazioni frettolose. Si tratta di un povero artista che ripete meccanicamente sulla linea dei Pittori della Lèkythos di Yale, e di Bowdoin, ovvie scene di inseguimento o figure digenere tra le più comuni, come la donna con lo ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...