Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] 4° al 10° sec., si affermò il genere poetico della hyang-ga («canzone indigena»), fortemente pittoridi talento della Reale accademia di pittura (Tohwaso) e pittori letterati contribuiscono allo sviluppo degli stili tradizionali, i generi pittorici ...
Leggi Tutto
Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] : dapprima a figure nere, poi (fine 6° sec.) a figure rosse. La produzione si mantenne in genere a un alto livello d’arte; di molti pittoridi c., che usavano firmare le loro opere, si conosce bene la personalità.
I prodotti greci furono imitati in ...
Leggi Tutto
Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] costituendo una categoria particolare di intellettuali, della quale partecipavano anche pittori e scultori che digenere, di carattere idillico, insieme alla rappresentazione di una mitologia ‘minore’ o alla ripresa dal vero di scene di costume ...
Leggi Tutto
Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti [...] Vita
T. è il più famoso rappresentante di una famiglia di artisti fiamminghi. Nel 1637 sposò la figlia di J. Bruegel "dei Velluti"; decano della Gilda di S. Luca (1645), fu nominato (1647) pittoredi corte e conservatore delle collezioni d'arte dell ...
Leggi Tutto
Nome di famiglia, usato talvolta anche come firma collettiva, di tre fratelli, pittori: Antoine (Laon 1588 circa - Parigi 1648), Louis (Laon 1593 circa - Parigi 1648), Mathieu (Laon 1607 - Parigi 1677). [...] ; Mathieu fu nominato, nel 1633, pittore ordinario della città di Parigi. Essi stabilirono una così stretta collaborazione produssero ritratti di gruppo in interni contadini e borghesi, muovendo dal gusto della scena digeneredi carattere realistico ...
Leggi Tutto
Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore [...] ; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pittura digenere e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in collab. con L ...
Leggi Tutto
Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittoridi Anversa come acquarellista [...] esponente della pittura fiamminga nel 17º secolo. Le sue composizioni sono di soggetto vivacemente realistico, di taglio sempre grandioso. Particolarmente noti sono i suoi quadri digenere (Il Re beve, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts; Satiro ...
Leggi Tutto
Famiglia dipittori e incisori svizzeri. Abraham (Le Locle 1764 - Parigi 1823), visse soprattutto a Parigi; incise riproduzioni da antichi maestri e fogli originali; collaborò ai Tableaux de la Révolution [...] francesi contemporanei; partecipò, con il fratello Karl, alla decorazione della galleria storica di Versailles. Karl (Le Locle 1813 - Versailles 1871), dipinse quadri digenere e paesaggi della Svizzera e del Tirolo, per poi dedicarsi a soggetti ...
Leggi Tutto
Scrittore e pittore francese (La Rochelle 1820 - ivi 1876). Allievo del paesaggista L. Cabat, fu profondamente influenzato dall'arte orientaleggiante di P. Marilhat. Compì varî viaggi in Algeria (1846-48 [...] numerosi quadri, bozzetti, paesaggi pittoreschi orientali e scene digenere (Chasse au faucon, 1863, Louvre), che lo resero celebre ai suoi tempi. Espressione appassionata del suo esotismo sono i suoi libri di viaggio: Un été dans le Sahara (1857) e ...
Leggi Tutto
Famiglia dipittoridi Anversa, di cui il più noto è David il Giovane (Anversa 1612 - ivi 1661); risentì dello stile tardo di A. Brouwer e in seguito di D. Teniers il Giovane per giungere a un realismo [...] e sommesso; dipinse soprattutto scene digeneredi ambiente borghese o popolare, rese con disegno attento e interesse ritrattistico, e con colorito via via più chiaro e luminoso. Opere nei principali musei di Anversa, Bruxelles, Parigi, ecc. Dal ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...