FORABOSCO (Ferrabosco, Ferabosco), Girolamo
Bernard Aikema
Figlio di Zorzi e di Marina Frizzieri, nacque a Venezia nel 1605 e qui fu battezzato il 24 novembre (Moretti, 1986). Visse e operò quasi ininterrottamente [...] il F. sarebbe stato un allievo del pittore bolognese.
Dal 1634 al 1639 il F. fu iscritto alla fraglia dei pittoridi Venezia; nella Tansa il suo nome a quanto di meglio fu prodotto in questo genere nella Venezia del XVII secolo.
Presso di lui si ...
Leggi Tutto
DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] qui continuò la collaborazione con quest'ultimo e col pittore Francesco Caucig, di cui incise i prediletti soggetti mitologici.
Morì poco dopo capriccio, dedicandosi piuttosto alle scenette digeneredi tipo tradizionale, più facilmente commerciabili ...
Leggi Tutto
CARELLA, Domenico Antonio
Oreste Ferrari
Figlio di Giuseppe e di Laura Agrusta, nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) tra il 1716 e il 1723, in una famiglia colà residente da circa un secolo (cfr. [...] figlio Francesco, tra gli altri) con scene bibliche, storiche e digenere nel palazzo ducale dei Caracciolo a Martina Franca; del 1777, loro figli, Domenico Antonio e Angelo Raffaele furono pittori.
Di Domenico Antonio (n. a Martina Franca nel 1776 ...
Leggi Tutto
FUMAGALLI, Michelangelo
Dario Melani
Nacque a Milano il 14 apr. 1812 da Ignazio e Marianna Bernasconi. Seguì le orme del padre e dal 1832 al 1836 fu allievo a Brera del pittore fiorentino L. Sabatelli.
Anche [...] spalle di Brera, espose numerosi quadri, prevalentemente digenere, tra i quali Una gita in campagna e Una lettera fatale.
Nel 1848 il F. manifestò la sua simpatia per il movimento di indipendenza dall'Austria realizzando, insieme con il pittore A ...
Leggi Tutto
GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] capricciose, con orride apparenze".
Si trattava di un genere che, introdotto a Napoli da François pittura in Italia. Il Settecento, II, Milano 1990, p. 744; L. Salerno, I pittoridi vedute in Italia (1580-1830), Roma 1991, pp. 302, 310 s., 313; G. ...
Leggi Tutto
PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] importante commissione pubblica relativa alla decorazione interna del palazzo della Provincia e Prefettura di Perugia, nel quale affrescò le pareti (Scene digenere, ripr. in Sei pittori a palazzo, 1997, pp. 118 s.) e la volta (Allegorie dei mestieri ...
Leggi Tutto
FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] non soltanto ritratti, ma anche quadri mitologici e digenere. Fu presente all'esposizione del 1833 con un e due Composizioni di cacciagione.
Il linguaggio pittorico dell'ultimo periodo è caratterizzato da una ricerca di precisione delle forme e ...
Leggi Tutto
CARLINI, Giulio
Ettore Merkel
Nacque a Venezia il 12 ag. 1826 (Mainella, p. 7) da Bernardo e da Barbara Barotto. La sua prima formazione artistica avvenne nell'Accademia di Belle Arti di Venezia (negli [...] sacri, nel disegno di figura, e nella "pittura digenere" in quest'ultima con risultati che lo avvicinano al Favretto e al Ciardi (Lavagnino). Nella composizione e nel colore il C. trasse ispirazione dai modelli dei pittori antichi che più ammirava ...
Leggi Tutto
DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] femminili, si orientò anche verso soggetti digenere, in cui più accentuatamente egli manifestò colore perlaceo ottenuto con i grigi e i rosa opachi (A. Macchia, Pittori e scultori alla I Esposizione nazionale d'arte, in Cronaca bizantina e " ...
Leggi Tutto
FALDI, Arturo
Giuditta Villa
Nacque a Firenze il 27 luglio 1856 da Davide e da Guglielma Fontebuoni. Frequentò l'accademia di belle arti di quella città. Allievo dei pittori Michele Cordigiani e G. [...] trattati rischiavano di inaridire la sua produzione, trasformandola in mera pittura digenere, soprattutto in L. Callari, Storia dell'arte contemporanea, Roma 1909, p. 349; G. Gatti, Pittori ital. dall'800 ad oggi, Roma 1925, p. 98; U. Ojetti, La ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...