L'Estonia, in estone Eesti, è il più nordico dei tre paesi sorti dopo il crollo dell'Impero russo ai confini occidentali di esso. Come stato baltico periferico e considerando il suo carattere generale, [...] la comprensione del paesaggio propria ai suoi maestri Calame e Diday, e l'altro, dedicatosi anche alla pitturadigenere, rappresentò di preferenza la vita dei contadini estoni. Questi pittori più antichi furono costretti dalle circostanze a lavorare ...
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SERBIA (serbo-croato Srbija; A. T., 75-76)
Elio MIGLIORINI
Vojeslav MOLE
Giuseppe PRAGA
Regione che costituisce il nucleo principale della Iugoslavia e occupa un'estensione di circa 90.000 kmq. nella [...] Krstić, allievo dell'Accademia di Monaco, genuinamente romantico e colorista di prim'ordine, ricco di delicatissime tonalità. Pure al campo del ritratto e della pitturadigenere appartengono le opere migliori di Uroš Predić, artista coltissimo ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] il rito della cremazione nel soprassuolo) dipingono gli amorini a masse sfumate di colori brillanti. Tentano poi la pitturadigenere col paesaggio di tipo ellenistico. Quelli delle cripte di Lucina in Callisto (sec. II), se pure più decisi, hanno ...
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Figura simbolica, di solito accompagnata da un motto e da una dichiarazione in versi, talvolta anche da un commento in prosa.
Il primo a usare la parola in questa accezione fu Andrea Alciato, nel suo Emblematum [...] , raccolti poi in Le Centre de l'Amour). Gli emblemi olandesi d'indole realistica si svolgono parallelamente alla pitturadigenere e offrono interessanti documenti per la storia del costume; notevoli tra gli altri, per questo rispetto, gli Emblemata ...
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Pittore greco dei più vicini ai miglioli pittori del suo tempo (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 138), nato in Egitto, scolaro di Ctesidemo (ibid., XXXV, 114), Contemporaneo di Alessandro il Grande e di Tolomeo [...] del corpo), quadri che forse furono suggeriti ad A. dalla secolare raffigurazione teriomorfa di molti dei della sua patria egiziana.
Anche la pitturadigenere in piccole proporzioni, la "rhyparographia", trovò seguaci (v. Simo [Plinio, Nat. Hist ...
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. Famiglia di artisti francesi, di cui i più notevoli sono:
Noël C., pittore, nato a Parigi nel 1628, ivi morto nel 1707, allievo del Guillerié, fu nel 1672 direttore dell'Accademia di Francia a Roma. [...] . Nel Perseo che libera Andromeda (Louvre), dipinto per il concorso del 1727, dai toni vellutati e preziosi, compose graziosi e morbidi nudi. Datosi alla pitturadigenere, col 1714 iniziò per i Gobelins l'opera sua più celebre, i cartoni con storie ...
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. Pittore fiorentino, di nome Francesco, nato il 1° marzo 1494, morto il 5 ottobre 1557; figlio di Ubertino di Bartolommeo orefice, d'una famiglia Filippini di Borgo San Lorenzo in Mugello, altrimenti [...] alcuni aspetti naturalistici ed episodici del Seicento e sembrano essere un anticipo della pittura "digenere". Al pari di quella di Piero di Cosimo, l'arte di quei pittori minori subì indubbiamente l'influsso del verismo fiammingo. Gli artisti presi ...
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SASSETTA
Emilio Cecchi
. Stefano di Giovanni, detto il S., pittore senese, nato nel 1392, morto nel 1451. È ricordato in numerosi contratti e documenti del 1428, 1430, 1440, 1442, ecc. Probabilmente [...] , degl'inizî del sec. XV, si ravviva al S. l'istinto a dipingere scene digenere, poetiche leggende, interni curiosi, ricchi abbigliamenti. Egli trasporta nella pitturadigenere tutta l'ispirazione religiosa dei trecentisti; e alle regali sante ...
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POSTIGLIONE
Alfonso De Romanis
. Famiglia di pittori napoletani. Le manifestazioni artistiche della famiglia Postiglione furono assai modeste per l'opera di Luigi (1812-1881) che dedicò la sua pittura [...] d'Ascoli Piceno), fu occasionalmente decoratore nel palazzo De Riseis a Napoli e nel castello di Miramare in Istria; e temprò nella pittura "digenere" e nei ritratti, non senza grazia, il suo manierismo morelliano. I suoi ritratti, assai vivi ...
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Pittore; nacque a Cañameras de Valencia il 1° ottobre 1855. A 18 anni ottenne una pensione per un viaggio all'estero. Nel 1879 stabilì la sua residenza a Roma, dove ottenne un gran successo dipingendo [...] Magdeburgo, Praga e Berlino.
Suo fratello Juan Antonio, anch'egli pittore, coltivò particolarmente la pitturadigenere. Tra i suoi quadri meritano menzione: Alterco tra soldati spagnoli in una taverna, Ratto mistico, Il ritorno dalla sfida e Dopo il ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...