CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] ; Diogene, Bartsch, XXI, 21). In questo generedi opere, soprattutto, si rivela la reale essenza della pittura del C., troppo spesso interpretata e apprezzata come una facile pitturadigenere, sottovalutando la portata intellettuale e filosofica che ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] esperienza o addirittura la suggestione negativa operata dalla virtuosistica e rutilante pitturadigeneredi M. Fortuny e dalle spettacolari ricostruzioni storiche di H. Makart e di E. Meissonier (Cecchi, [1926], 1988, pp. 31, 136; Barbantini, 1951 ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] del Rosa), marine, ed in ogni altra cosa" (Baldinucci). In altre parole tentò tutti i campi che si aprivano alla pitturadigenere.
Trovata la vena, il che avvenne secondo il Briganti (1954)intorno al 1630, il C. trovò anche gli acquirenti, e ...
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MEDICI, Ferdinando
de’
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 9 ag. 1663, figlio primogenito di Cosimo (dal 1670 granduca Cosimo III) e di Margherita Luisa d’Orléans, figlia di Gastone, duca di Orléans [...] il gusto e l’eccezionale fiuto artistico del M. sono ben espressi, oltre che dall’apprezzamento per la pitturadigenere del genovese Alessandro Magnasco e il vedutismo dell’olandese Gaspar van Wittel (Vanvitelli), soprattutto dal rapporto intenso ...
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LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] (il Grechetto), per gli animali, e G. Ceruti per le figure, pur toccate dall'agile grazia barocchetta di Porta.
La conversione alla pitturadigenere del L. avvenne presumibilmente nel quinto decennio del Settecento in Lombardia, a Milano o a Cremona ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] gusto derivanti dalla iniziale formazione classicistica, con conseguenti prevenzioni nei confronti della pittura "digenere": di fatto, relativamente scarso è lo spazio concesso nella raccolta ai paesaggi e alla natura morta, e viceversa predominante ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] (Milano, Pinacoteca Ambrosiana), presentato a Brera nel 1888.
Tale opera, stilisticamente ancora vicina alla pitturadigenere, vide l'artista nuovamente impegnato, con sensibilità e partecipazione, nella rappresentazione dell'infanzia, così come ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] Giovanni Andrea Doria, regalato a quest'ultimo da Filippo II (oggi Genova, palazzo Doria Pamphili), l'unico esito documentato del L. nell'ambito della pitturadigenere minore.
Il L. si trovava ancora a Genova nel maggio del 1604, quando fu padrino ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] il D., esauriscono e immiseriscono le istanze del verismo nel tono dialettale e provinciale della letteratura e della pitturadigenere, tipiche del nostro tardo Ottocento. Non a caso subito dopo il proprio alunnato alla Accademia Cignaroli, il D ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] da parte del mercato internazionale, proseguendo tuttavia anche con la promozione della linea lombarda di tradizione tardoscapigliata o della pitturadigenere della scuola veneziana del secondo Ottocento.
Nel 1883 Segantini si legò al G. attraverso ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...