CREMONA, Tranquillo
Alessandra Pino Adami
Nacque il 10 apr. 1837 a Pavia dal novarese Gaudenzio, impiegato dell'I.R. Delegazione, e da Teresa Andreoli, sposata in seconde nozze nel 1829. Fu l'ultimo [...] di tisi. Manifestò fin da giovanissimo una spiccata attitudine per la pittura, tanto che già nell'anno scolastico 1848-49 risulta iscritto alla civica scuola dipitturadi eseguire lavori di ogni genere: disegni per litografie e figurini di moda, ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] Milano. Nello stesso anno s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove seguì i corsi dipitturadi C. Tallone, mentre per la prospettiva gli furono fino alla fine del 1911, eseguendo dipinti di vario genere all'interno e anche sulle pareti esterne.
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VIOLA, Giovanni Battista
Silvia Bruno
Nacque a Bologna il 16 giugno 1576 (Malvasia, 1678, II, p. 149; Granata, 2002, p. 289) da Giacomo Filippo, falegname, e da Angelica de’ Vecchi, e in quello stesso [...] del Louvre (Spear, 1980, p. 301), fu menzionato – ancora vivente – come specialista dipitturadi paesaggio (Mancini, 1617-1621, 1956), un genere in cui si espresse inizialmente «alla maniera pittoresca buona italiana» , dipingendo paesi «assai belli ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] l'introduzione nella sua tematica, accanto ai soggetti allegorici, mitologici, religiosi, di temi più borghesi, vicini a quei bozzetti e scene digenere che costituiranno uno dei filoni della sua pittura dopo il 1870.
Intanto non aveva abbandonato la ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] una certa minuzia, quadri digenere - risentendo anche dell'influsso del Fortuny - e di costume (quali Luigi XIVa und dasschöne Heim, LXI [1963], pp. 372-377); Catalogo Bolaffi della pittura italiana dell'800, Torino 1964, pp. 40-43 (con elenco delle ...
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TRIVA, Antonio Domenico
Alice Collavin
Nacque a Reggio Emilia il 4 agosto 1626, primogenito di Francesco, pittore, e di Barbara Zanichelli (Longo, 2008, p. 9). Apprese i rudimenti della pittura probabilmente [...] Seicento Triva si dedicò anche al genere della ritrattistica; nel 1655 licenziò il Ritratto di fra’ Girolamo Pallantieri (Castel Bolognese Le minere della pitturadi Boschini (1664; 1674), inoltre, si ha notizia di una serie di opere ‘pubbliche’ ...
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Nacque a Milano il 29 aprile 1912, primo dei tre figli di Oreste, commerciante di vini, e di Paolina Lomazzi. Durante la prima guerra mondiale, il padre si arruolò come bersagliere e la madre dovette trasferirsi [...] e degli Aquiloni, di alcuni dei temi più frequenti della pitturadi Valenti in questi di Arp. Così, i toni pacati delle superfici di fondo sono spesso movimentati dalle intense accensioni cromatiche di alcuni elementi cartacei. Interventi del genere ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] cui il ritratto vi appare risolto in scena digenere, non senza riflessi bresciani e specie del artistiche del Museo Poldi-Pezzoli, ibid., pp. 202 ss.; G. Morelli, Della pittura italiana, Milano 1897, pp. 197 s.; Fournier-Sarlovèze, S. A. et ses ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] pennellata rapida e briosa, che non tarderà a diventare pitturadi "macchia".
All'esposizione di Belle Arti (Firenze) del 1854 il C. espose quattro dipinti (tre ritratti e un quadro digenere: Uva malata);alla Promotrice (Firenze), nel 1855, altri ...
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TEJA (Teia), Casimiro (Carlo Vittorio Giuseppe Casimirro)
Sandro Morachioli
Nacque a Torino il 12 giugno 1830, figlio di Giuseppe, intendente del principe di Carignano, e di Vittoria Cerino.
Frequentò [...] dei membri…, 1853), Teja vi espose nel 1859 un quadretto digenere, Beneficienza e beneficati (Album…, 1859), e nel 1860 un Felice Biscarra, invece, la pitturadi Teja mostrava «molto brio di colorito» e «non comune vigoria di effetto» (Album…, 1861, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...