BARISON, Giuseppe
Remigio Marini
Nacque a Trieste, il 5 sett. 1853, da Francesco; studiò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, mentre, secondo il Thieme-Becker avrebbe studiato a Vienna, discepolo [...] dedicavano, particolarmente in Germania e in Italia, a una prosastica e accademica pitturadi storia che poi credettero di svecchiare e di far rivivere trasformandola in pitturadigenere.
Tra le opere giovanili del B. si ricordano Isabella Orsini e ...
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BEDA, Francesco
Remigio Marini
Nacque il 29 nov. 1840 a Trieste. Studiò a Vienna con Karl von Blaas: cominciò come pittore di soggetti storici e ritrattista ma, come avvenne. anche per il concittadino [...] Silvio Benco ne scrisse (1922) un sintetico ma preciso giudizio: "dipingeva un settecento miniato e agghindato". Nella sua pitturadigenere, infatti, il B. prendeva prevalentemente a soggetto argomenti e costumi del sec. XVIII: in quelle figure e in ...
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BOSA, Eugenio
Gino Damerini
Figlio minore di Antonio, nacque a Venezia il 15 sett. del 1807. Precocissimo, incominciò a lavorare, spinto dall'insegnamento del padre, come scultore e s'impose nel 1827 [...] religioso, sboccò in quella pitturadigenere, faceta, curiosa, anche satirica, ricca di particolari estrosi che gli valse la qualifica di "Goldoni della pittura veneziana". Viaggiatori e capi di Stato stranieri, collezionisti italiani si rivolgevano ...
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BERTELLI, Santo (Sante)
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque ad Arquata Scrivia (Alessandria) il 1°nov. 1840 da Domenico e da Luigia Pessina. All'età di tredici anni andò a Gavi nello studio dei fratelli [...] per questa attività venne premiato nel 1872); si dedicò più raramente alla pitturadigenere. Il B. fu un convinto seguace del verismo, che introdusse anche nella pittura religiosa, pur con atteggiamenti retorici che appesantiscono la sua opera.
Morì ...
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ANDREOLI, Attilio
Renata Cipriani
Nato il 7 apr. 1877 a Milano, fu allievo di G. Bertini e V. Bignami all'Accademia di Brera, dove espose per la prima volta nel 1900 Rispha che protegge i corpi dei [...] ricevette in dono L'onomastico del Parroco a tempera e pastello. Lasciati i soggetti biblici e storici, si dedicò alla pitturadigenere e ai ritratti. Nel 1917 vinse una medaglia d'oro a Milano con La Violinista.Il suo Autoritratto si trova alla ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] il discusso August Strindberg (1979) di O. Lagerkrantz, vero maestro del genere anche in scritti a carattere autobiografico pittore S. Erikson. Intensamente cromatica e visionaria è la pitturadi C. Kylberg. Dopo il 1945 il dibattito artistico è ...
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Pittore e incisore (Londra 1697 - ivi 1764). Precursore, già alcuni decenni prima di J.-B.-S. Chardin e P. Longhi, di un gusto borghese contrapposto al gusto aulico del classicismo e del barocco, codificò [...] à la mode (1745) restano il suo capolavoro nel genere.
Vita e opere
Figlio di un maestro di scuola, esordì come incisore di metalli. Passò poi all'incisione illustrativa e quindi (1728 circa) alla pittura. Nelle sue prime opere, per lo più ritratti ...
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Nell’arte figurativa, dipinti che hanno come soggetto fiori, frutta, pesci, cacciagione, o vari oggetti d’uso.
La n. si configura nell’arte occidentale come genere pittorico autonomo dal 17° sec.; queste [...] dipitturedi «cose naturali, di animali, di drappi, di strumenti», K. van Mander di ‘pitturadi fiori banchi dei mercati. La n. sembra enuclearsi proprio da queste scene digenere, che presentano anche la figura umana, così come le dipingono nei ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] i frammenti). I soggetti rappresentati (battaglie, ludi gladiatori, caccia e pesca, corse di carri, scene digenere, ecc.) sono assai varî, lo stile della pittura fluido e "impressionistico". Confronti, assai scarsi, data la rarità del tipo, possono ...
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PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] come accessorio, ma sempre sentito con straordinaria vivezza. Solo isolatamente si hanno scene, che potremmo dire "digenere" (v. genere, pitturadi), nelle quali il p. non è soltanto un accessorio, ma partecipa in modo indissolubile a costituire l ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...