FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] esperienza o addirittura la suggestione negativa operata dalla virtuosistica e rutilante pitturadigeneredi M. Fortuny e dalle spettacolari ricostruzioni storiche di H. Makart e di E. Meissonier (Cecchi, [1926], 1988, pp. 31, 136; Barbantini, 1951 ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] gusto derivanti dalla iniziale formazione classicistica, con conseguenti prevenzioni nei confronti della pittura "digenere": di fatto, relativamente scarso è lo spazio concesso nella raccolta ai paesaggi e alla natura morta, e viceversa predominante ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] Giovanni Andrea Doria, regalato a quest'ultimo da Filippo II (oggi Genova, palazzo Doria Pamphili), l'unico esito documentato del L. nell'ambito della pitturadigenere minore.
Il L. si trovava ancora a Genova nel maggio del 1604, quando fu padrino ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] il D., esauriscono e immiseriscono le istanze del verismo nel tono dialettale e provinciale della letteratura e della pitturadigenere, tipiche del nostro tardo Ottocento. Non a caso subito dopo il proprio alunnato alla Accademia Cignaroli, il D ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] da parte del mercato internazionale, proseguendo tuttavia anche con la promozione della linea lombarda di tradizione tardoscapigliata o della pitturadigenere della scuola veneziana del secondo Ottocento.
Nel 1883 Segantini si legò al G. attraverso ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] Trevisani, Benedetto Luti; un consistente numero di dipinti digeneredi Antonio Amorosi, e paesaggi di Pieter van Bloemen, Gaspar van Wittel (Ciuffetti, 2005, pp. 93-94) e altri specialisti dipitturadigenere difesi nell’introdurre il II tomo ...
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CARRACCI, Annibale
Donald Posner
Figlio di Antonio, nacque a Bologna nel 1560 (fu battezzato il 3 novembre); era fratello minore di Agostino. Secondo il Malvasia (Felsina pittrice, Bologna 1678, I) [...] del Popolo); Pietà (1602/03-1607: Parigi, Louvre). Il C., dopo aver lasciato Bologna, non si dedicò più alla pitturadigenere, per quanto sia possibile che alcuni suoi disegni per le famose e importanti rappresentazioni dei mestieri (cfr. Le arti ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] questa interpretazione personale del fatto storico senza venir meno alle teorie del "verismo relativo" (E. Retrosi, Alcune riflessioni sulla pitturadigenere e ilverismo in Italia, in Arte e storia, IV [1885], p. 203), il C. studierà la prospettiva ...
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LAURENTI, Cesare
Paola Pietrini
Nacque a Mesola, nel Ferrarese, il 6 nov. 1854 da Agostino e da Maria Arveda. Avversato nelle proprie inclinazioni artistiche dalla famiglia, a diciotto anni si stabilì [...] prima produzione del L., databile agli anni Ottanta, presenta ancora un impianto veristico: è una pitturadigenere, per stile e contenuti vicina all'opera di Giacomo Favretto, con tratti talvolta bozzettistici nella ripresa della vita quotidiana e ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] , Esposito e P. Vetri.
L'I. raggiunse allora il successo dedicandosi soprattutto ad una pitturadigenere ispirata a un gentile realismo domestico (Valente, 1993). Tale pittura era venuta sviluppandosi in seno alle mostre della Società promotrice ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...