CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] Un ritratto di donna deve sempre renderla provocante, anche se ottantenne". "Chi non conosce la pitturadi Vittorio Corcos ? di novelle (Madamoiselle Le Prince, Livorno 1901); in conferenze di vario genere, fra cui una importante commernorazione di ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] ragione hanno evidentemente provocato l'ingente quantità delle sue pitture, sia interne sia esterne, di abitazioni di Firenze e zone limitrofe. La prima importante decorazione digenere storiconarrativo da lui eseguita dopo il soggiorno romano, nel ...
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BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro dipittura), nacque a Monza il 13 [...] assimilare quel tanto d'amabile naturalismo paesistico e figurativo, tipico della pittura lombarda tra l'Ottocento e il Novecento. Pur trattando motivi paesistici, temi rurali e digenere, ed anche il ritratto, meglio egli si definì con un'apprezzata ...
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MALDARELLI, Federico
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli il 2 ott. 1826 da Gennaro, pittore, e da Margherita Aulicino. Pittore, disegnatore e anche scultore nella maturità, fu allievo di Costanzo Angelini, [...] dei soggetti, inizialmente digenere religioso, e, a partire dagli anni Sessanta, anche digenere neopompeiano e realista, ., pp. 504, 511, 518; I. Valente, in La pittura napoletana dell'Ottocento, a cura di F.C. Greco, Napoli 1993, pp. 64, 139, tavv ...
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ESPOSITO, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Salerno il 17 nov. 1858 in una famiglia di pescatori.
Sottrattosi alla vita marinara dopo essere scampato ad un naufragio, ebbe i primi insegnamenti di disegno [...] periodo l'E. concentrò il suo interesse sulla pitturadi paesaggio, ritraendo soprattutto paesaggi marini nei quali ottenne elaborazione pittorica, limitata ai temi consueti del verismo digenere, sembrava perdersi in esasperate ricerche tonali, come ...
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CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] - dopo il '71 - insegnò anche pittura alla futura regina Margherita. A Napoli comunque egli fece ritorno dopo l'anno 1870, e per molti anni ancora seguitò,a dipingere paesaggi e vedute e scene digenere, fisso sui moduli già stabilitisi, piacevoli e ...
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DELLEANI, Lorenzo
Maria Flora Giubilei
Terzo figlio di Agostino, "misuratore competente" nel Corpo reale del genio civile, e di Maddalena Billotti, nacque a Pollone Biellese il 17 genn. 1840. Iniziò [...] del tema storico e di una pittura rifinita in senso accademico), e affrontato ancora con un pizzico di romanticismo (Scena araba, olio su tavola, coll. Soc. Edison, Milano: Brizio, 1940, pp.30 s.). E non mancano le scene digenere, come quel Bue ...
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PEROTTI, Edoardo
Francesca Franco
PEROTTI, Edoardo. – Nato a Torino il 31 maggio 1824, studiò a Ginevra presso l’École commerciale (1842). Nella città svizzera divenne allievo di Alexandre Calame (1843), [...] del calamismo in Piemonte, nuovi soggetti giunsero presto a rinnovarne la pittura. La passione per la caccia ispirò opere quali Il cacciatore all’osteria, rara scena digenere esposta alla Promotrice del 1859; Caccia alla lepre, apparsa alla ...
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BORRANI, Odoardo
Ferdinando Arisi
Nato a Pisa, in famiglia fiorentina, il 22 ag. 1833 da David e Leopolda Ugolini; nel 1840 era a Firenze, e in questa città operò per tutta la sua vita. Lo avviò all'arte [...] era stato a Parigi, dove aveva avuto modo di vedere la pitturadi Corot e di Troyon, di cui aveva parlato poi con entusiasmo, al più tardi, alcuni riuniti a formare composizioni, quadri digenere, come nella nota Veglia del 1887(disegno preparatorio ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] Bocchia Casoni, pp. 32-36).
Ma la serie più bella di quadri digenere sono sei ovati dipinti per i Meli Lupi a Soragna tra Le pubbliche pitturedi Piacenza, Piacenza 1780, p. 90; Parma, Galleria Nazionale: E. Scarabelli Zunti, Memorie di belle arti ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...