ECLISSI (Eclisse), Antonio
Andrea G. De Marchi
Molto scarse sono le informazioni biografiche rimasteci di questo pittore e disegnatore attivo a Roma, di cui si ignorano gli estremi anagrafici. Gli si [...] varie attribuzioni basate su dati di stile, poiché si riferiscono ad opere digenere copistico di modesta qualità esecutiva. In a tali lavori dipittura. La sua funzione più apprezzata fu, con ogni probabilità, proprio quella di copista specializzato. ...
Leggi Tutto
CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino [...] adipingere con successo nature morte e paesaggi, un genere in cui, oltre mezzo secolo prima, si era s.; R. Roli, Pittura bologn. 1650-1800, Bologna 1977, ad Indicem; R. Grandi, in Architettura,scenografia,pitturadi paesaggio (catal., Bologna 1980 ...
Leggi Tutto
DOLCI, Agnese (Agnesa)
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlia del pittore Carlo e di Teresa Bucherelli, nacque il 14 sett. 1659 (Firenze, Arch. dell'Opera del duomo , Libri dei battesimi, 1658-59, femmine, [...] dagli studi per tessuti agli animali, dai fiori a studi digenere; vi sono anche copie da Callot. Il McCorquodale (ibid , Paris 1983, n. 79; G. Cantelli, Repertorio della pittura fiorentina del Seicento, Firenze 1983, p. 68 (catalogo delle opere ...
Leggi Tutto
COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] effimeri, come gli obelischi per la festa dei gigli di Nola (Avella, 1980, p. 14). La sua fama maggiore era comunque legata alle opere dipittura e in particolare a quelle digenere e di costume. Secondo De Gubernatis (1906, p. 149) raggiunse perizia ...
Leggi Tutto
CAROSELLI, Cesare
Agnese Fantozzi
Nacque a Genazzano (Roma) il 14 dic. 1847 da Nicola e Cesarina Senni. Iniziò gli studi artistici a Roma alla scuola d'arte nell'ospizio di S. Michele, dove rimase per [...] prima di partire per il Trentino. Sempre nel 1881, partecipò all'Esposizione nazionale di Milano con un quadro digenere: Esposizione di belle arti del 1883, presentò ancora la Disfida di Barletta e due Paesaggi.
Interessato alla pitturadi paesaggio, ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Sulmona
Michela Becchis
GIOVANNI da Sulmona. -Non si conosce la data di nascita di questo pittore abruzzese attivo nella prima metà del XV secolo.
La critica è concorde nel ritenere che [...] ; l'altro, presente proprio nella cultura del Maestro del Trittico di Beffi, definitosi su di un tipo dipitturadi matrice fiorentino- iberica "nel genere dello Starnina […] di ritorno da Valencia" (Bologna, 1987). Entrambi questi modi erano diffusi ...
Leggi Tutto
DIODATI, Francesco Paolo
Barbara Belotti
Nacque a Campobasso l'8 sett. 1864 da Eugenio e da Giulia Bellini. Da bambino mostrò una spiccata disposizione per gli studi musicali ed ottenne una borsa di [...] del maestro, entrambi acquistati dalla Società (cfr. Comanducci, 1934).
La pittura sviluppata dal D., soprattutto nelle scene digenere, risentì in maniera concreta della lezione di G. Torna: in particolare, pur non cadendo nella semplice imitazione ...
Leggi Tutto
CIAFFERI, Pietro
Marco Chiarini
Nulla si sa della vita di questo pittore, disegnatore e incisore, attivo nella prima metà del sec. XVII; né si hanno notizie della famiglia. Certo non fu figlio di Agostino [...] a Filippo Napoletano, entrambi più noti divulgatori di un genere nato nei primi decenni del Seicento tra Corsini, Firenze 1886, pp. 29, 36, 375, 398; R. Buscaroli, La pitturadi paesaggio in Italia, Bologna 1935, pp. 332 s.; A. I. Rusconi, La ...
Leggi Tutto
CASTALDI (Gastaldi, Gastoldi, Gustelding), Filippo
Andrzej Ryszkiewicz
Figlio di Marco e di Giovanna Ranaldi, nacque ad Arpino (Frosinone) il 16 nov. 1734, e fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea. [...] fu quella di un pittore italiano di provincia, che fa appello alla iconografia della pittura del XVI sec. (fra l'altro di Raffaello); il nei quadri di soggetto religioso si nota una certa tendenza a trattarli come scene digenere su sfondo paesistico ...
Leggi Tutto
CERRUTI BEAUDUC, Felice
Anna Bovero
Nato a Torino nell'anno 1818 da Francesco e da Giacinta Cicero, compì diligenti studi sull'anatomia del cavallo alla scuola veterinaria di Fossano, studi che aiutarono [...] 1845) e, più di rado, scene digenere. Ufficiale d'ordinanza del duca di Genova durante la prima in L'Illustr. ital., 6 dic. 1896, p. 379, si veda: A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino 1893, pp. 113-115; L. Mallè, Le arti figurative ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...