BUSI, Luigi
Annamaria Alessandretti
Nacque a Bologna il 7 maggio 1837 e studiò pittura presso la locale Accademia di Belle Arti. È documentato a Milano nel 1868 e successivamente ancora a Bologna, dove [...] incondizionata tributata al B. dai contemporanei mosse tuttavia dall'aver egli saputo toccare, nell'ambito della pittura cosiddetta digenere, le corde più patetiche e vibranti, perfettamente allineato con la moda pietistica del tempo. Opere quali ...
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BARBAGLIA, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 10 ott. 1841 a Milano. Inquietudini sentimentali e una grave malattia che lo costrinse all'amputazione di una gamba tormentarono la sua prima [...] di Brera, e fu allievo di G. Bertini sino al 1868. Si dedicò alla pitturadi interni e soprattutto al ritratto, il che non gli impedì di , Campagna lombarda, Mietitura, Dintorni di Crescenzago,e soggetti digenere come Pensosa, Il gioco delle noci ...
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CORRODI, Arnold
Sabina Magnani
Nacque a Roma il 12 genn. 1846 dal pittore di origine svizzera Salomon e da Emilie Ruegger, fratello minore del pittore Hermann.
Fu introdotto giovanissimo alla pittura, [...] Franz-Dreber. Nel 1868 fu a Venezia; nel 1872, con il fratello Hermann, a Parigi, dove espose al Salon un quadro digenere, Bambini che raccolgono fiori (Corrodi, 1895, p. 28), poi a Londra e a Monaco per visitare l'esposizione internazionale (ibid ...
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CAGNONI, Amero (Amerino)
Irma Sylvia Arestizabal
Nacque a Milano il 16 luglio 1853. Dopo essere stato direttore di una filanda in Brianza e amministratore di una famiglia di Asti, studiò all'Accademia [...] tecnica del pastello. Fu pittore digenere, di paesaggi e di interni, e soprattutto ritrattista. Uno e scultori bisognosi; era inoltre consigliere dell'Accademia di Brera ed insegnava pittura e disegno nella scuola professionale femminile.
Bibl.: O ...
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BOSIA, Agostino
Anna Bovero
Nacque il 15 ott. 1886 a Torino. Già nello studio del primo maestro, Giovanni Giani, aveva assistito alla metamorfosi del solenne "quadro storico", qual era inteso da un [...] Gastaldi o da un Enrico Gamba, in scena digenere trattata con minuzioso e manieroso verismo. Ma contro s.; E. Zanzi, in Emporium, CXI (1940), p. 251 (50 opere dipittura e disegni esposti al Circolo degli artisti); C. L. Ragghianti, in Arte moderna ...
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ALUISETTI, Giulio
Renata Cipriani
Architetto e disegnatore milanese, nato alla fine del sec. XVIII. Forse intorno al 1810 era fra gli allievi di Giacomo Raffaelli alla scuola del mosaico fondata a Milano [...] Milano per le Classi di Architettura, Pittura, Figura e Ornato;esegui i disegni per le tavole dell'opera di J. Stuart e N eretto l'altar maggiore della chiesa di S. Simpliciano a Milano, definito di "genere romano", iniziando quel restauro, compiuto ...
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BOLDINI, Antonio
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 14 nov. 1799. Nelle sue biografie viene costantemente riferito che studiò il disegno con un artista locale, Giuseppe Sarolli, e che poi frequentò [...] a Ferrara, il B. si dedicò soprattutto alla pittura sacra, dipingendo con scarsa originalità, in uno stile il 26 luglio 1852, pittore di tranquilli quadretti digenere (quali il Cortile rustico del Museo Boldini di Ferrara; G. Boldini mentre osserva ...
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BIGGI, Giovanni
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Roma nel 1847. Pittore, allievo di L. Amici, esordì, per quanto si può dedurre dalla scarsa bibliografia sull'argomento, con opere di soggetto storico [...] poco, l'opera esemplare del movimento, le Vittime del lavoro di Vincenzo Vela (1882-83). Nel 1884, tuttavia, il B. affrontava un genere ben diverso di scultura, con le allegorie della Pittura e Scultura per la facciata del pal. delle Esposizioni in ...
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AMALFI, Carlo
Raffaello Causa
Nato a Piano di Sorrento, fu pittore attivo a Napoli, a Sorrento e a Nocera nel sec. XVIII. Talvolta è ricordato erroneamente come Paolo. È personalità poco nota, e i suoi [...] più in alcuni dipinti con scene digenere - Il ferito, Il giuocatore,ecc. - in varie collezioni private napoletane e romane, si rivela strettamente legato ai modi di Gaspare Traversi; nella pittura sacra (chiesa di S. Antonino e Congregazione del ...
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ACQUAVIVA, Vincenzo
Costanza Lorenzetti
Nato a Foggia il 5 ag. 1832, fu in un primo tempo allievo del ritrattista Domenico Caldara; passò poi a Napoli, ove, nel 1848, si iscrisse all'Istituto di Belle [...] Arti, ottenendo un premio per la pittura. Nel 1850 eseguì una copia dell'Abele del Caldara, donato al comune di origine, che gli assegnò una pensione mensile fino al 1856. Fu pittore storico e digenere, buon ritrattista, ma non ebbe viva personalità ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...