COLEMAN, Enrico (Henry)
Claudia Tempesta
Nacque il 21giugno 1846 a Roma, dove il padre Charles, pittore paesaggista inglese, si era trasferito fin dal 1831; la madre, Fortunata Segadori, era una modella [...] pitturadi paesaggio e divenne, insieme con l'amico Onorato Carlandi conosciuto alle esercitazioni della guardia nazionale, assiduo frequentatore della campagna dei dintorni didi moltissime specie di orchidee selvatiche, album unico nel suo genere, ...
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CANNICCI, Niccolò
Sandra Vasco
Nacque a Firenze il 29 ott. 1846.
Il padre, il pittore Gaetano nato nel 1811 a San Gimignano e morto a Firenze nel 1878, fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze [...] 1872 prese parte alla Mostra di belle arti a Firenze con quadri digenere: Una famiglia,Cenerentola,Filo ., in Scena illustrata, giugno 1940, pp. 16 s.; E. Somaré, La pittura ital. dell'Ottocento, Novara 1944, p. XXXI; M. Borgiotti, I macchiaioli, ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] il C. si dedicò prevalentemente alla composizione di scene digenere come Scuola di ballo, esposta a Brera nel 1865 (n e le sue ricerche si concentrarono con successo sulla pitturadi paesaggio. Delle esposizioni nazionali ed internazionali a cui ...
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FERRONI, Egisto
Alexandra Andresen
Nacque a Lastra a Signa (Firenze) il 14 dic. 1835 da Egiziano e da Teresa Soldaini. Primogenito di otto figli, fu avviato all'arte del padre, maestro scalpellino, [...] canoni accademici, come lo sono i numerosi quadretti digenere, con figure in costume settecentesco, che gli Parigi ebbe modo di conoscere i diversi orientamenti del naturalismo francese, e in particolare fu attratto dalla pitturadi J. Bastien-Lepage ...
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BRASS, Italico
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 14 die. 1870 da Michele e da Maria Happacher. Studiò per tre anni a Monaco di Baviera sotto la guida del pittore paesista Karl Raupp. Trasferitosi [...] si stabilì a Venezia, attratto dagli aspetti caratteristici e digenere legati alla vita veneziana della quale rese testimonianza con 'arte Martina di Torino (presentazione di E. Zorzi).
Abbandonata presto la pittura, si diede alla ricerca di opere d ...
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ANESI, Paolo
Evelina Borea
Per mancanza di documenti e di notizie, la vita dell'A. non è esattamente ricostruibile, mentre si può giudicare di lui attraverso la considerazione di un gruppo di opere, [...] di A. Locatelli, senza, tuttavia, condividerne le simpatie classiciste e raramente introducendo scene digenere delle opere d'arte della Provincia di Siena, Siena 1897, pp. 309, 317; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del '600 e del ...
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CASNEDI, Raffaele
Silvano Colombo
Pittore, nacque a Runo di Dumenza (Luino, prov. di Varese) il 24 sett. 1822 da Pietro e da Angelina Spaini. Mostrò una assai precoce attitudine alla pittura, tanto [...] di romanticismo seppur di maniera e una sorta di temperato verismo che indusse il C. ad amare soggetti digenere Leipzig 1914, p. 116; E. Piceni-M. Cinotti, La pittura a Milano dal 1815 al1915, in Storia di Milano, XV, Milano 1962, pp. 504 n. 2, 505 ...
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AMOROSI, Antonio
Carla Guglielmi Faldi
Pittore, nato a Comunanza (Ascoli Piceno) nel 1660.
Pressoché smarrita, per la dispersione delle opere, la conoscenza dell'artista, un tentativo di ricostruzione [...] Weitzner a New York, che mostra stretti rapporti di derivazione dai modi dello stesso Ghezzi. Della sua produzione dipitturadi "storia", persi gli affreschi nel palazzo comunale di Civitavecchia e essendo ancora da riconoscere altre opere citate ...
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BEZZI, Bartolomeo
Remigio Marini
Nacque a Fucine d'Ossana (Trento) il 6 febbr. 1851 da Domenico, geometra e notaio, e da Luigia Tarraboi. A undici anni. orfano di padre, lasciò Fucine e girò come merciaio [...] maggiori risultati; ma si conoscono ancora di lui ottimi ritratti e non indegni quadretti digenere. Le regioni che più l'ispirarono idolatria del vero che fu la falsa religione di tanta pittura italiana ottocentesca, specie nella seconda metà del ...
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ANGELI, Giuseppe
Camillo Semenzato
Nacque a Venezia probabilmente nel 1709. Nel 1741 figurava iscritto nella fraglia dei pittori; in un quadro digenere, Contadino che scherza con una fanciulla, del [...] un convenzionale illanguidimento sentimentale e rinsecca la profonda atmosfera del Piazzetta in un gioco di piani spesso uniformi e slegati. La sua era una pitturadi facile effetto ed era naturale che avesse un certo successo, testimoniato anche dal ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...