Pittore e poeta (Napoli 1615 - Roma 1673). La sua fama è legata soprattutto alla rappresentazione di paesaggi, caratterizzati da una natura aspra e selvaggia, alle scene di battaglia, contraddistinte da [...] e musici; La poesia, contro gli eccessi del secentismo; La pittura, in cui R. ripudiava la pitturadigenere. Ad esse seguirono La guerra, in cui prendendo spunto dalla rivolta di Masaniello si criticavano il malgoverno dei principi italiani e l ...
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Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti [...] d'Austria, lo confermò nelle sue funzioni. Fondò l'Accademia di belle arti di Anversa (1665).
Opere
Si dedicò soprattutto alla pitturadigenere, raffigurando scene di vita borghese e popolare; meno frequenti i soggetti religiosi (Tentazioni ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore [...] barocca (1962; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pitturadigenere e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in ...
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Famiglia di artisti portoghesi. Il capostipite Manuel Maria (Lisbona 1815 - ivi 1880) fu scultore, silografo illustre e pittore digenere; subì l'influsso di J.-L.-E. Meissonier. Ebbe tre figli: Maria [...] (soffitto del Teatro nazionale, decorazione del museo di artiglieria); il ritratto, e, con particolare sensibilità, la pitturadigenere (La tazza di tè, Frutti d'autunno); fu professore all'Accademia di Lisbona e creò un Museo d'arte moderna ...
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Pittore (Lione 1815 - Parigi 1892). Si fece conoscere dapprima, a Parigi, per buone illustrazioni romantiche (Paul et Virginie, La chaumière indienne, 1838); si volse poi, ottenendo immediato successo, [...] pitturadigenere, nel gusto dei piccoli maestri olandesi del sec. 17º, precisa nei particolari, fedele nella ricostruzione del costume (Giocatori di stessa ossessiva meticolosità caratterizza le scene di vita militare ispirate all'epopea napoleonica ...
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Pittore italiano (Genova 1848 - ivi 1926). Formatosi all'Accademia ligustica di belle arti di Genova, fu poi a Firenze e a Roma. Trattò inizialmente la pitturadigenere. Presente dal 1866 alle mostre [...] della Promotrice genovese, si dedicò in seguito alle arti decorative e all'arredamento; con A. D'Andrade ricostruì il Borgo Medievale di Torino per l'Esposizione del 1884. ...
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Pittore olandese (Haarlem 1592 circa - ivi 1642); fu a Roma dal 1625 al 1639. È il fondatore della pittura "digenere", popolare per argomento, strettamente realistica come stile, il capostipite dei cosiddetti [...] bamboccianti. Molte delle sue opere, scene di strada e di costume, si trovano alle gallerie Spada e Corsini a Roma e in molti musei d'Europa. ...
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Pittore italiano (Cremona 1841 - Milano 1929). Formatosi all'Accademia di Bergamo sotto E. Scuri, passato poi a Milano, esordì come illustratore e caricaturista; si volse quindi con successo alla pittura [...] digenere; fece parte della Scapigliatura. Fondò la rivista La famiglia artistica e scrisse tra l'altro La pittura lombarda del sec. 19º (1900). ...
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Pittore e incisore (Vienna 1796 - ivi 1842); disegnatore ufficiale del Gabinetto delle monete e antichità di Vienna (dove si conservano di lui oltre 2000 disegni), si dedicò in seguito alla pitturadi [...] genere e fu apprezzato come ritrattista (soprattutto di fanciulli) per le sue qualità di fine e preciso disegnatore. ...
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Pittore e incisore italiano (Roma 1843 - ivi 1909). Dedicatosi dapprima alla decorazione, si volse poi alla pitturadigenere, traendo i suoi soggetti da paesi esotici, Egitto, Marocco e Abissinia. Nel [...] periodo tardo incise anche rovine di Roma, ispirandosi al Piranesi. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...