Figlio di Carlo e di Maria Bottoni, nacque a Milano il 14 genn. 1828. Promettente allievo dell'Accademia di Brera, frequentò negli anni Quaranta gli studi del pittore di storia Roberto Focosi e dei pittori [...] Fattori", che fu in realtà il grande rivale del D. nel genere della pitturadi battaglie risorgimentali.
Cavaliere della Corona d'Italia e professore onorario dell'Accademia di Brera, nel 1884 il D. fece parte della commissione per la istituzione del ...
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JOLI (Jolli), Antonio
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Ludovico, nacque intorno al 1700 a Modena ove, secondo il Tiraboschi (pp. 229 s.), si formò nella bottega del pittore Raffaello Rinaldi detto [...] J. che, all'iniziale propensione e all'interesse per la pitturadi rovine e per la scenografia - settori cui si applicò Obizzi di Padova (1738) e Molza di Modena (1738-39) e per il teatro Pubblico di Reggio Emilia (1739).
Lo J., come in genere gli ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] scultura, ecc. (villa Vianello, Trieste).
Accanto al genere storico e alla pittura decorativa ad olio, il D. aveva fin dagli inizi affrontato anche altri temi e altre tecniche. Dopo la serie di litografie in onore della visita imperiale a Trieste ...
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CREMONA, Tranquillo
Alessandra Pino Adami
Nacque il 10 apr. 1837 a Pavia dal novarese Gaudenzio, impiegato dell'I.R. Delegazione, e da Teresa Andreoli, sposata in seconde nozze nel 1829. Fu l'ultimo [...] di tisi. Manifestò fin da giovanissimo una spiccata attitudine per la pittura, tanto che già nell'anno scolastico 1848-49 risulta iscritto alla civica scuola dipitturadi eseguire lavori di ogni genere: disegni per litografie e figurini di moda, ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] Milano. Nello stesso anno s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove seguì i corsi dipitturadi C. Tallone, mentre per la prospettiva gli furono fino alla fine del 1911, eseguendo dipinti di vario genere all'interno e anche sulle pareti esterne.
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] l'introduzione nella sua tematica, accanto ai soggetti allegorici, mitologici, religiosi, di temi più borghesi, vicini a quei bozzetti e scene digenere che costituiranno uno dei filoni della sua pittura dopo il 1870.
Intanto non aveva abbandonato la ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] una certa minuzia, quadri digenere - risentendo anche dell'influsso del Fortuny - e di costume (quali Luigi XIVa und dasschöne Heim, LXI [1963], pp. 372-377); Catalogo Bolaffi della pittura italiana dell'800, Torino 1964, pp. 40-43 (con elenco delle ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] cui il ritratto vi appare risolto in scena digenere, non senza riflessi bresciani e specie del artistiche del Museo Poldi-Pezzoli, ibid., pp. 202 ss.; G. Morelli, Della pittura italiana, Milano 1897, pp. 197 s.; Fournier-Sarlovèze, S. A. et ses ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] pennellata rapida e briosa, che non tarderà a diventare pitturadi "macchia".
All'esposizione di Belle Arti (Firenze) del 1854 il C. espose quattro dipinti (tre ritratti e un quadro digenere: Uva malata);alla Promotrice (Firenze), nel 1855, altri ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] di "genere"proprio nel Seicento, la sintesi di "ellenismo veneto-raffaellesco", audacemente realizzata dall'A., sulla vasta orma di , pp. 236-254, n. 4, 354-372; Maestri della pittura del Seicento Emiliano (catalogo della Mostra), Bologna 1959, pp. 30 ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...