Pittore e illustratore di libri, nato a Liverpool il 15 agosto 1845, morto il 15 marzo 1915. Coi genitori andò a Londra nel 1857, e due anni dopo entrò come apprendista nello studio dell'incisore in legno [...] W. J. Linton, studiando pittura nelle ore libere. Nel 1862 espose la Signora di Shalott all'Accademia reale. Nel 1863 comparve di aver subito fortemente l'influenza preraffaellita, e alcuni pochi aolio, come Il ponte della vita (1884) e I cavalli ...
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Pittore e incisore. Nato a Cremona nel 1671, morì a Bologna nel 1749. Fu attivo specialmente in Bologna, dove si trova la maggior parte delle sue opere, e dove ebbe la prima educazione da Lorenzo Pasinelli. [...] Il C. lavorò intensamente per chiese e per privati, aolio e in affresco; trattò non soltanto soggetti religiosi, ma anche, e con garbo particolare, mitologici e allegorici.
La pittura del C., attenta, elegante, chiara ed equilibrata, può rammentare ...
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Pittore, disegnatore e incisore nato nel 1784, morto nel 1851. Se si escludono due ritratti, esposti nel 1801 e 1802 all'Accademia Reale, sembra che l'A. si sia confinato nei soggetti di sport e umoristici. [...] and Jollities (1843); e pubblicò, nel 1849, un suo libro sull'arte e la pratica dell'acquaforte. Le pittureaolio che trattano particolarmente soggetti di caccia, e i molti disegni acquerellati sono stati sempre molto popolari in Inghilterra; ma ...
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MIGLIARA, Giovanni
Anna Maria Brizio
Pittore scenografo e vedutista, nato ad Alessandria il 15 ottobre 1785, morto a Milano il 18 marzo 1837. Cominciò a studiare intaglio in legno presso Luigi Zuccoli [...] e per quattro anni vi lavorava come scenografo; ma, ammalatosi, dovette abbandonare le fatiche della pittura scenografica. Si diede allora a dipingere, aolio e ad acquerello, piccole vedute di fantasia, di paesaggio e prospettiva, che ebbero ai suoi ...
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TERRENI, Giuseppe Maria
Luigi Servolini
Pittore e incisore livornese, nato il 19 giugno 1739 e morto il 9 novembre 1811. La sua migliore attività si manifestò nell'affresco, dove dimostrò vivacissima [...] feconda, manifestatasi anche, ma meno felicemente, nella pittura ad olio, ad acquerello, a tempera e sulla scagliola, il T. merita ben santuario di Montenero (Livorno). Capolavoro del Terreni è a ragione considerato il grande affresco (1798) sulla ...
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Pittore e incisore, nato a Belluno il 24 novembre 1689, morto a Venezia nel 1767. Scolaro del Lazzarini e di S. Ricci, dopo avere studiato e lavorato a Venezia, operò a Roma e in Germania dove, a Dresda, [...] e religiosi, paesaggi, scene di genere, vedute aolio e a fresco, e più spesso grandi decorazioni parietali e , Lipsia 1913 (con la bibl. precedente); G. Fogolari, L'Accademia veneziana di pittura e scultura, in L'Arte, XVI (1913), pp. 380, 382; G. ...
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Pittore milanese, nato sullo scorcio del sec. XVI, morto dopo la metà del seguente. Genero di G. Cesare Procaccini, fu il più schietto dei suoi seguaci. Operò a Torino, a Chieri, ad Asti, a Varese, a Cremona, [...] , da solo, le monumentali figure nei pennacchi della cupola, con gusto prettamente secentesco. Nella pittura ad olio, quando non si costrinse a macchinose composizioni, come la grande scena dell'Approvazione della Regola nel presbiterio della chiesa ...
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Pittore ungherese, nato il 17 dicembre 1859 a Liptószentmiklós (ora Liptovsky Svätý Mikuláš). Studiò a Budapest, perfezionandosi poi a Vienna, a Monaco e a Parigi prima presso il Bouguereau, poi presso [...] P. Laurens. Dopo un soggiorno a Madrid, lavorò per tre anni a Roma (1892-94), dove, oltre a qualche quadro sacro e di genere questioni di tecnica, e pubblicò un volume sulla tecnica della pittura ad olio (2ª ed., Budapest 1923), apparso anche in una ...
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Pittore polacco, nato il 13 giugno 1859 a BraŞov in Transilvania. Studiò pitturaa Monaco di Baviera tra il 1879-1883, poi a Parigi sotto Carolus Duran. Nel 1893 soggiornò a Londra e la scuola inglese [...] . dipinse dapprima vaste composizioni storiche, ma più tardi si dedicò a scene di vita tra i montanari dei Carpazî (Huzuli), trattate aolio e a pastello. Tutti questi quadri, come la Danza degli Huzuli, il Funerale, la Benedizione dell'acqua, sono d ...
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Píttore, nato in Roma il 21 settembre 1870. Apprese gli elementi della pittura dal padrigno, buon pratico, poi entrò nell'Istituto di belle arti, dove ritornò poi, ad insegnar pittura nel corso superiore. [...] due tecniche, quella aolio e quella a pastello, nella quale anzi possiede una larghezza raramente da altri raggiunta. È sempre sobrio nel colore, che talvolta evidentemente è scemato a bella posta; da ciò deriva alla sua pittura molta serietà, ma ...
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olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e proprietà ma somiglianti tra loro per certe...
pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...